26/01/20

Grazie Luna **

Il presente articolo è stato inserito nella sezione d'archivio Pianeta Terra

 

Il campo magnetico terrestre è sempre esistito e questo lo si deve, probabilmente, ancora una volta alla nostra Luna, un satellite anomalo, date le dimensioni, ma sempre più fondamentale per la nostra esistenza. Grazie Luna!

L'attuale presenza di un campo magnetico di notevole intensità attorno alla Terra ha un ruolo fondamentale per permettere la vita biologica, essendo una vera e propria trappola contro il vento solare e i raggi cosmici. Tuttavia, il campo magnetico deve essere esistito fin dai tempi più remoti, mentre nuovi dati hanno stabilito che il meccanismo attuale sia opera di recente costruzione. Diamone una rapida descrizione.

Il campo magnetico attuale si fonda sul principio della GEODINAMO. Ricordiamo che una dinamo permette alla rotazione di una spira in un campo magnetico di generare un campo elettrico. Tuttavia, è anche vero che un filo percorso da corrente genera un campo magnetico (QUI parliamo della doppia dinamo solare).  La geodinamo rappresenta una combinazione dei due effetti: la rotazione della Terra e il calore rilasciato dal decadimento radioattivo fanno circolare il ferro fuso nel nucleo esterno. Esso interagisce con un campo magnetico iniziale. Come detto, si origina un campo elettrico il quale, a sua volta, a causa del continuo movimento, genera un campo magnetico che rinforza quello iniziale. La geodinamo, in poche parole, si autoalimenta.

A questo punto, si deve ammettere che per iniziare il processo era comunque necessario un campo magnetico precedente, anche se debole. Tuttavia, il nucleo di ferro nel cuore terrestre è stato datato con grande precisione e risale a circa 560 milioni di anni fa. E prima? In qualche modo si pensava a un qualcosa di molto debole, anche se ciò creava grandi problemi all'evoluzione della vita e alla stessa esistenza dell'acqua . Ricordiamo che un basso campo magnetico avrebbe fatto portare via tutta l'acqua presente su Marte e non solo. La Terra, invece l'ha preservata e non solo per la sua massa più grande. Ci voleva un campo magnetico decisamente più robusto.

Ed eccoci alla nuova, importantissima ricerca. Analizzando cristalli di zircone in Australia, rappresentanti il materiale più antico della Terra, si è scoperto che al loro interno vi erano particelle magnetizzate, capaci di dare informazioni sul campo magnetico presente all'atto della formazione dei cristalli. Una vera sorpresa! Il campo magnetico era già più che potente almeno 4.2 miliardi di anni fa, in grado di difenderci dai nemici esterni e, soprattutto, in grado di proteggere l'atmosfera e il ciclo dell'acqua.

Fonte: Tarduno et al., Pnas, 2020
Confronto tra l'intensità del campo magnetico attuale e  quello risalente a 3-4.2 miliardi di anni fa. Fonte: Tarduno et al., PNAS, 2020

Resta, però, da trovare il meccanismo capace di mantenere così a lungo un campo magnetico, in attesa che il nucleo di ferro iniziasse la sua geodinamo. Una soluzione ci sarebbe e, ancora una volta, la Luna la farebbe da padrona. Dobbiamo andare proprio alle sue origini, al famoso impatto con un pianeta di taglia marziana. Nella terribile collisione l'alto calore raggiunto avrebbe fatto precipitare l'ossido di magnesio verso il centro, permettendo una prima forma di geodinamo. Sarebbe veramente fantastico!

Da un lato, dimostrerebbe come la Terra sia veramente un pianeta capace di escogitare ogni soluzione agli enormi momenti critici della sua tumultuosa esistenza e farebbe capire che quando l'uomo si crede capace di manipolarla o di ammalarla dimostra soltanto la sua ignoranza e arroganza. La Terra sa benissimo come comportarsi e se l'uomo le desse veramente un minimo di fastidio lo eliminerebbe con un battito di ciglia. Ha costruito così tanto e così bene... come si potrebbe mai pensare che possa essere indebolita da una sua insignificante creatura appena nata?  Farebbe da sola o magari con il consueto aiuto di un piccolo corpo alieno di pochi chilometri di diametro.

Dall'altro, la Luna aggiungerebbe una freccia al suo arco per essere stata veramente un'amica insostituibile durante tutta l'evoluzione terrestre. Ricordiamo che con le sue maree ha probabilmente permesso la nascita delle prime forme viventi, rinforzate dal continuo innalzamento e abbassamento del mare nelle zone costiere. La vita ha bisogno di situazioni critiche: troppa calma e si spegnerebbe; troppa agitazione e si distruggerebbe. Non troppo caldo, non troppo freddo è il motto della meccanica quantistica. Le condizioni migliori si trovano quasi sempre al limite del caos (rileggetevi Jurassic Park...).

Le stesse maree, ben più forti nei tempi remoti quando la Luna era ben più vicina, sembrerebbero aver innescato la tettonica a zolle, ormai considerata fondamentale per la vita in senso generale e biologico di un pianeta. Ma non possiamo certo dimenticare che la presenza di un satellite così grande ha evitato e continua ad evitare l'oscillazione dell'asse di rotazione che, teoricamente, senza Luna andrebbe su e giù fino a 85°. Questa danza sì che porterebbe VERI e insostenibili cambiamenti climatici. Basta immaginare le condizioni di sopravvivenza se, più o meno periodicamente e con buona frequenza, i poli si trovassero all'equatore e viceversa.

Ma gli aiuti non finiscono qui...

Forse la Luna potrebbe da sola risolvere il paradosso di Fermi sull'esistenza degli alieni o, quanto meno, renderebbe valida la teoria della "Terra rara".

Sull'importanza della Luna per la vita terrestre sto portando in giro una conferenza a livello divulgativo. Si parla tanto di missioni lunari per il suo sfruttamento e si parla ben poco della sua fondamentale presenza. Appena messo bene a punto e ritoccato, penso di inserire nell'archivio il power point relativo, in modo che sia a disposizione di chiunque voglia divulgare e condividere, in piena armonia con lo spirito del Circolo.

GRAZIE LUNA!!

Facciamoci accompagnare da Beethoven per ringraziarla... (e, mentre la ringraziamo, chiediamole "Che fai tu, Luna, in ciel? Dimmi, che fai...")

Articolo originale QUI

 

6 commenti

  1. Guido

    Eppure la si dimentica troppo spesso, la Luna. Siamo abituati a vederla sempre lì, avvolta in una discreta consuetudine. Ma è una compagna di cui sottovalutiamo l'importanza.

    Permettetemi, in onore della nostra fedele compagna, una citazione, in fin dei conti scienza e arte (letteraria in questo caso) sono unite, anche se spesso le si vuol considerare separate:

    "Eccola, eccola, eccola là, la Luna… C’era la Luna! La Luna! E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta, là, mentr’ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva piú paura, né si sentiva piú stanco, nella notte ora piena del suo stupore."

  2. caro Guido,

    ti ringrazio di cuore per avere richiamato Pirandello. Ciaula e la Luna è uno di quei racconti che ti rimangono nell'animo e nella mente per sempre. Dal giorno che l'ho letta, la Luna e l'Universo hanno avuto un ruolo straordinario per il mio pensiero... Troppo spesso una cosa vista mille volte perde il suo significato profondo. Bisognerebbe sempre stupirsi, giorno dopo giorno e rimanere sempre Ciaula.

    Scienza, arte, musica, storia, geografia, ecc., devono essere un tutt'uno in questo Circolo, non per niente faccio spesso riferimento a grandi opere d'arte. Guai a dividere e a separare ciò che è Natura e pensiero. Si cade nell'ignoranza e nella cattiveria...

  3. Guido

    L'importanza del campo magnetico terrestre per la vita sappiamo essere fondamentale e poichè il campo magnetico principale dipende dall'efficienza della geodinamo che a sua volta è legata strettamente alla presenza di moti vorticosi nel nucleo (fluido) appare in generale di poche speranze andare a cercare la vita in luoghi geologicamente "morti" o quasi, cioè pianeti che non abbiano (o abbiano avuto) un campo magnetico principale intenso e stabile per un lungo periodo. Per questo (e per altri motivi) Marte, benchè invitante per l'evidenza di passata presenza di acqua liquida sulla sua superficie, potrebbe non essere il corpo celeste migliore su cui concentrare gli sforzi alla ricerca di vita non terrestre.

  4. grazie Guido... pillole di conoscenza utilissime!

  5. Mario Fiori

    Si sta formando veramente una bella coppia di Scienziati di cui questo Circolo ne approfitterà per lenire la sete di conoscenza. Nulla ovviamente da togliere agli altri esperti e Scienziati che lo frequentano e ci danno la possibilità di deliziarci con la vera Scienzas.

    Grande Enzo, sfondi una porta aperta : che dire , cosa c'è di più importante di Astronomia, Geologia, Storia,Geografia, Arte , Letteratura, Filosofia....forse mi allargo troppo ma sono tutte affascinanti.

  6. Conteremmo poco se non ci fossero persone come te, caro Mario. Dovremmo riuscire a rivederci... chissà...

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