27/02/20

I neutroni non temono il coronavirus **

Tra le quattro interazioni (o forze) della Natura quella meno "visibile", ma forse più utile perché esista la materia, è  quella nucleare forte. Una forza che si è dimostrata capace di adattarsi a condizioni critiche.

Siamo in pieno panico coronavirus e preferisco non fare commenti dopo che ieri ad Asti, con tutte le scuole, i teatri e i musei chiusi hanno, però, montato un enorme Luna Park, in cui c'era una moltitudine di giovani e meno giovani in fila per prendere i biglietti. L'Italia è proprio il paese di Pulcinella! Ammettendo il bisogno di mantenere le distanze tra le varie persone il nostro povero Governo va chiaramente in crisi (ma lo farebbero tutti i politici) e i giornali sono con la bava alla bocca per cercare di essere più tragici e catastrofici del concorrente. La solita, vecchia storia dove la prima cosa che si inquadra dopo un incidente è la sempre fondamentale macchia di sangue. Tra parentesi nessuno ci sta ancora dicendo quanti sono i morti per la solita influenza che sembra non esistere più.

L'unica cosa di positivo e che il virus ha fatto tacere Greta e i suoi gretini che riescono a saltare scuola senza bisogno di fare sciopero ecologico.

Ma torniamo alla folla e alla sua gestione. Non è cosa facile e le persone (homo sapiens sapiens) non sanno certo arrangiarsi da soli, cadendo in un eccesso o nell'altro. Forse dovremmo imparare dalle creature più piccole, ma proprio più piccole (o quasi): i protoni e i neutroni. Loro hanno non pochi problemi a riempire il nucleo di un atomo, dovendo bilanciare perfettamente la voglia di stare per i fatti propri e il bisogno di avvicinarsi un po' di più. Chi regola questa situazione è una legge che si sono imposti e che permette a una certa specie di "colla" di tenere assieme neutroni e protoni. Una forza che riesce a superare anche il problema delle cariche uguali dei protoni e li tranquillizza. D'altra parte i neutroni sono senza carica e la loro importanza silenziosa è spesso poco considerata, ma fondamentale. Già conosciamo quanto siano bravi a trasformarsi in protoni, se necessario...

Capita, però, che anche all'interno dei nuclei atomici le condizioni cambino drasticamente, magari non per colpa del coronavirus, ma tali che troppe particelle siano costrette a schiacciarsi una verso l'altra. E' necessario mantenere le distanze, ma i neutroni diventano numerosissimi e prendono loro le redini della situazione. Proprio loro che non hanno carica... Ebbene, tutto molto facile... Basta modificare leggermente la forza nucleare forte e far sì che permetta ai neutroni di iniziare a respingersi tra di loro. Una forza che sembra proprio modificarsi a secondo delle urgenze, senza panico e con grande maestria. I neutroni diventano i "leader" e regolano la troppa confusione. Con tutte le dovute buone maniere tengono a una certa distanza i loro fratelli, che oltretutto stanno aumentando per quell'unione un po' troppo forzata e spaventata degli elettroni e dei protoni che, per non sapere cosa fare in quelle condizioni, si trasformano in neutroni (i vecchi saggi che sono sempre presenti nel momento del bisogno).

Avrete già capito che stiamo parlando dell'interno delle stelle di neutroni, quel luogo ancora molto misterioso in cui ci si immaginava di tutto e di più. Per rendere sempre più complicate le spiegazioni si è  parlato di zuppe di gluoni e di quark, come se a certi livelli i cari e vecchi neutroni dovessero soccombere. E, invece, sembra che il tutto sia decisamente più semplice, senza scomodare particelle più piccole e un po' bizzarre. I protoni e gli elettroni si affidano ai neutroni e loro con calma serafica mantengono le distanze attraverso quella stessa forza che in condizioni normali gli serviva per tenersi vicini i protoni.

Una manovra di scarsa rilevanze globale? Accidenti... proprio il contrario! Un modo magnifico e SEMPLICE per cercare di evitare il collasso dell'intera stella. Quando il gioco si fa duro i neutroni iniziano a giocare!

Sapete come sono fatto... chiudo gli occhi e mi vedo i giovani, "elettrizzati", elettroni e protoni che rimangono sconcertati dalla folla che li sta sommergendo, ma nello stesso momento i silenziosi e riflessivi neutroni prendono il sopravvento e con la calma dei FORTI rimettono tutto in ordine, almeno fino a che la stella non abbia proprio deciso di fare impazzire quei poveri bipedi del terzo pianeta del Sole, diventando un buco nero e sparendo alla vista.

E poi chiamiamoli pure Principio di Pauli, materia degenere,  e inventiamo pure nuovi nomi che ci danno lustro e autostima, ma non saremo mai in grado di gestire le condizioni veramente critiche come sanno fare le vere creature fondamentali dell'Universo.

Chi vuole una traduzione un po' più... tecnica può andare su Media INAF (ben fatta) o direttamente sul lavoro originale...

 

Chi, invece, ama le favole e desidera entrare in modo semplice e divertente nel magico mondo delle quattro forze fondamentali della natura, può trovarne una molto bella QUI

Perché "scherziamo" sul coronavirus? Lo spieghiamo QUI

6 commenti

  1. Frank

    Caro Enzo il paragone regge ma occorre precisare che le particelle non hanno il libero arbitrio e sono obbligate a fare tutto quello che non è vietato dalle leggi di natura. Mentre i terricoli hanno il libero arbitrio (forse ma mi pare questa una prova pesante in tal senso) e fanno un gran casino, c'è  poi una esigua minoranza che si distingue per fare un grandissimo casino, inutile precisare quale sia..........

  2. Caro Frank,

    mi piacerebbe capire veramente cos'è il libero arbitrio... Le particelle fanno, in fondo, quello che rappresenta la migliore soluzione. Non dovrebbe fare lo stesso anche l'homo sapiens sapiens? Scegliere la soluzione che più lo favorisce. Se il libero arbitrio vuol dire farsi del male sarebbe meglio che venisse eliminato! Si fa per usare paradossi, ovviamente...

  3. Frank

    Bella domanda Enzo, quel che mi lascia perplesso è che più si studia la nostra materia grigia e più si mette in discussione il libero arbitrio che pare andare scomparendo, ma è presto per concludere se mai si arriverà a farlo e nel caso il mistero sarebbe ancora più profondo, perché mai la natura ci porterebbe a questi comportamenti apparentemente insensati e distruttivi visti a grande scala.

  4. la butto lì... perché la nostra specie è appena nata e deve cercare ancora di raggiungere il massimo livello evolutivo. Che ne dici di organismi che sono nati aerobici e hanno poi deciso di diventare anaerobici? Ciò che noi chiamiamo libero arbitrio sono solo estrema incertezza e variabilità dovute a un'evoluzione appena accennata. E non facciamoci ingannare dalla tecnologia. Anche le scimmie hanno imparato a usare bastoni per prendere le termiti. Stiamo attenti a non pensare che tutto ciò che fa la specie umana sia di livello superiore. Basta un virus per distruggere tutto il nostro teatro posticcio. Chi è più evoluto???? E che dire degli animali che, se non hanno fame, non hanno problemi a convivere in pace e aiutare altre specie? Noi non ne siamo capaci!

  5. Frank

    Non dico nulla perché non so cosa dire Enzo, faccio notare che anche negli animali si hanno comportamenti quanto meno dubbi è documentato da parte di biologi un episodio che lascia a bocca aperta. Sono stati visti alcuni delfini raccogliere dei sassi dal fondale e scagliarli contro delle innoque foche che dormivano pacificamente sulle rocce senza alcun motivo. Non credo che sia la stretta parentela di mammiferi che lega l'uomo ai delfini a cui dare la colpa. Ci sfuggono ancora troppe cose per avere le idee chiare, molto più facile attribuire tutto ad un "creatore".

  6. Chissà cosa avevano fatto prima quelle foche ai delfini... Scherzo, ovviamente. Ma sono d'accordo con te che non solo quello che sappiamo è poca cosa, ma forse non sappiamo nemmeno ancora che cosa dovremmo sapere!

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