19/07/20

Com'è profondo il mare

Questo articolo è inserito nella sezione d'archivio "Quanta vita sulla Terra e (forse) oltre..."

 

Questo articolo è dedicato al mio fantastico medico che è soprattutto un vero grande amico su cui poter contare sempre. Tra le varie cose che riesce a fare nel tempo libero (poco) vi è la fotografia artistica (e lo è davvero) e lo scandagliare gli abissi del mare come sub più che esperto. Alcune sue foto e pensieri mi hanno fatto pensare al Cosmo e alle curve di Lissajous: forse il mare serve come specchio al cielo che nelle sue profondità ripete ciò che meglio gli è riuscito. Noi non possiamo che ammirare in rispettoso silenzio...

Le curve di Lissajous sono tra le curve più belle che possano essere create e le loro ricadute sulla musica e sull'arte pittorica sono numerosissime. Tuttavia, mentre ammiravo le stupende foto del caro amico Gilberto, mi sono imbattuto in straordinarie rappresentazioni "viventi" di queste curve. Non so se i rapporti tra a e b siano razionali oppure no e non so nemmeno esattamente che organismi siano, ma di certo superano i nostri buffi tentativi di computer grafica... guardate e ammirate!

Fonte: Gilberto Franco

 

Fonte: Gilberto Franco

 

Fonte: Gilberto Franco

 

Fonte: Gilberto Franco

 

Fonte: Gilberto Franco

Stupende, veramente stupende! Me le immagino in movimento come un intreccio che continua a modificarsi e a sublimare delle curve che a noi appaiono come geometriche e basta. Però, però... mi torna in mente che anche il Cosmo sa usare le stesse curve, magari non in modo così plateale, ma sicuramente altrettanto prodigioso. Ne parleremo nella terza puntata, ma proprio curve del genere, seppure invisibili, esistono all'intorno dei punti lagrangiani. La loro determinazione è uno degli argomenti più ostici della meccanica celeste, ma la loro essenza profonda è facilmente intuibile. I punti lagrangiani sono dei punti e come tali, in qualche modo, teorici. Su di loro si raggiunge una stabilità e una calma perfette, luoghi dove assistere al moto di due corpi facendone parte integrante.  Chi sta in essi ruota come i due corpi attorno al centro di gravità e quindi le due masse dominanti appaiano ferme. Un luogo dove le forze e l'energia si annullano e si è come sospesi in una configurazione immutabile.

Ma i punti non esistono realmente e allora chi vuole cercare di avvicinarsi alla perfezione può servirsi delle orbite di Lissajous, traiettorie che attraverso intrecci a non finire riescono a mantenere "abbastanza" stabile un corpo che in esse venga inserito. Molti telescopi spaziali sono stati posizionati in queste orbite, dato che, per contrastare le perturbazioni planetarie, basta usare pochissimo carburante, una piccola correzione e via così. Un uso tecnologico che potrebbe far dimenticare la purezza della loro esistenza: un moto praticamente perenne o quasi che permette di galleggiare nel vuoto, come si stesse orbitando attorno a un punto che non ha massa (concettualmente assurdo), ma che la Natura sa riconoscere molto bene. In realtà, la loro quasi periodicità è data da un complicato mix di forze centrifughe e gravitazionali.

Fatemi pensare che le orbite di Lissajous dell'Universo si specchino nel mare e si trasformino in esseri viventi che le rendano visibili, tattili e colorate: un'altra, ennesima, meraviglia della Natura. Sono spaventato nel pensare che l'uomo del futuro se ne dimenticherà completamente e non riuscirà più ad alzare gli occhi verso l'Universo o a sprofondarli negli abissi marini.

Un caso? Sì, può darsi... ma guardate queste altre foto.

Fonte: Gilberto Franco

 

Fonte: Gilberto Franco

 

Fonte: Gilberto Franco

Sono proprio stelle, stelle come quelle disegnate dai bimbi con le loro punte. L'innocenza e la saggezza dei bimbi, gli unici forse capaci di capire e accettare allegramente le assurdità della meccanica quantistica. Solo loro sono capaci di semplificare gli oggetti celesti e comprendere il significato dei giochi svolti perennemente dalle particelle più piccole. Se i bimbi non giocassero non potrebbero mai crescere, così,  senza i giochi tra elettroni e fotoni, la materia non potrebbe esistere. Sì, cari amici, anche le stelle marine sono sicuramente riproduzioni vive delle gigantesche stelle del cielo. Cambiano solo le dimensioni. Riproduzioni "vive", ma che cos'è veramente la vita? Forse anche le stelle del Cosmo, gli elettroni, i fotoni sono vivi  e sanno parlare con le loro controparti marine.

Il mare è uno specchio dell'Universo e lo riproduce, trasformandolo con un pizzico di quella infinita fantasia di cui è capace.

Com'è profondo il mare!

 

1 commento

  1. Barbara Zappalà

    Non mi è mai passato per la testa di commentare un articolo di mio papà, perché lo trovo alquanto stupido e insignificante e inoltre malgrado i possibili suggerimenti non ne sarei  all'altezza .

    Questa volta però voglio fare un'eccezione, perché conosco perfettamente la sua  fonte di ispirazione.

    Posso solo dire che una vera amicizia ha la straordinaria capacità di unire due estremi  il cosmo e le sue meraviglie  con il profondo e immenso mare.

    Bravi

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