17/08/20

Le ultime luci dell'Universo **

Questo articolo è inserito nella sezione d'archivio "Dall'atomo alle galassie"

Questo articolo sembra un vero racconto di fantascienza, portandoci in un futuro veramente remoto, qualcosa come 1032000 anni in avanti nel tempo. Cosa succederà? Beh -forse- la luce continuerà a illuminare qualcosa...

Una delle "morti" più probabili dell'Universo è quella detta del grande freddo o della morte termica. L'Universo si espanderà per sempre, anche se a ritmo decrescente, causando una lenta ma inesauribile sparizione della luce. Niente più la potrà produrre. Le galassie si disgregheranno, le nubi molecolari saranno sempre più rarefatte e non potranno più creare nuove stelle. Non ci saranno più supernove e il Cosmo avrà come unici attori i buchi neri e le stelle di grande massa ormai trasformate in nuclei di ferro inerte. Tutto, quindi, avverrà nel buio più profondo.

Ma sarà proprio così? Forse no. Pensiamo per un attimo alle stelle più piccole, a quelle che non sono state in grado di arrivare fino al nucleo di ferro. Sì, parliamo proprio delle nane rosse e delle nane bianche, quelle come il futuro Sole. Esse, potenzialmente, hanno ancora nel loro interno atomi che "potrebbero" trasformarsi in atomi più pesanti. E' vero che si raffreddano sempre di più, ma la temperatura è veramente un parametro essenziale per la fusione? Andiamo avanti per gradi...

Le stelle troppo piccole non solo si spegneranno e non creeranno più luce, ma la loro massa è tale da non riuscire a produrre densità troppo elevate nel loro nucleo più interno. Eh sì, una volta tanto parliamo di densità e non di temperatura. Facciamo un passo ulteriore ed entriamo nel fantastico mondo delle nane bianche. Ormai le conosciamo e sappiamo che ne sanno una più del diavolo. Abbiamo già imparato a non sottovalutarle, ad aspettarci nuove accensioni se rimpinzate da compagne altruiste. Abbiamo anche imparato che potrebbero ancora mantenere la vita su pianeti che abbiano superato indenni la fase di gigante rossa. Ma potrebbero fare anche di più...

Anche loro contengono elementi chimici relativamente leggeri (carbonio e ossigeno) che potrebbero benissimo fondersi in elementi più pesanti. Ma come fare se la temperatura scende inesorabilmente verso lo zero assoluto? Ed eccoci a uno studio teorico non certo campato in aria...

Per ottenere la fusione nucleare, la temperatura non è un requisito essenziale. In realtà, basta che la densità raggiunga livelli sufficientemente elevati. Anche in questo modo i protoni potrebbero superare le barriere sollevate dall'avere la stessa carica e riuscire a unirsi, formando nuclei atomici sempre più pesanti. Una fusione veramente "fredda", molto lenta, che avrebbe bisogno di tanti miliardi di anni per arrivare fino al ferro. Dovrebbe anche essere accompagnata dall'effetto tunnel, ma si sa che esso lavora molto bene... basta dargli tempo. E poco importa se l'Universo sarà ormai buio e gli attori più grandi saranno fatti di ferro e inesorabilmente spenti. E lo stesso discorso vale per i buchi neri, senza più cibo per lanciare i propri urli energetici, magari evaporeranno oppure rimarranno zone buie in uno spazio buio.

Una nana nera... Di fuori sembra spenta, ma al suo interno la densità e l'effetto tunnel riescono ancora a fondere gli elementi più leggeri del ferro. Basta dargli tempo. Fonte: NASA/JPL-Caltech

Intanto, però, le "terribili" nane bianche, pur diventando ormai nane nere esteriormente, continueranno a fondere elementi più pesanti nel loro interno fino a giungere al ferro. Saranno delle vere e proprie stelle giganti in miniatura: arrivate al ferro la pressione dovuta agli strati esterni non sarà più bilanciata dalla fusione, per lenta che sia, e si assisterà a una esplosione molto simile a quella delle supernove. Un lampo di luce in un Universo ormai buio da tanto, tanto tempo.

Purtroppo (si fa per dire), il nostro Sole non produrrà un nana bianca di questo tipo... è troppo piccola: le nane bianche capaci di farlo dovranno avere dimensioni di almeno 1.2 volte quelle della nostra stella. Pazienza, il Sole non riuscirà a illuminare un Cosmo buio e freddo (ciò che probabilmente accadrà a stelle come il Sole lo raccontiamo QUI) . Molte, però, ci riusciranno e il Cosmo vedrà ancora luci sporadiche, probabilmente sempre più frequenti (le ultime a esplodere saranno le più piccole -ma non troppo-  che sono anche più numerose di quelle più grandi). Alla fine, si spegneranno anche queste ultime fiaccole e l'Universo sarà veramente buio.

Ho detto che l'Universo "vedrà" le ultime luci, ma, in realtà, nessuno potrà realmente vederle, dato che ormai le distanze tra le stelle saranno troppo grandi perché la luce di queste "fiammate" possano essere percepite da un vicino di casa. Segni di vita stellare, ultime grida luminose che resteranno patrimonio solo di chi le causa.

Va beh... un triste scenario che finirà tra 1032000 anni... anno più, anno meno.

Articolo originale QUI

 

NEWS del 7/7/2021 - Un ammasso globulare con forte presenza di buchi neri apre scenari inediti per una possibile fine dell'Universo

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