04/03/21

Un tesoro nascosto

Questo articolo è solo una presentazione... una presentazione a un tesoro che Guido ci ha permesso di scoprire recentemente e che ci ha lasciati letteralmente a bocca aperta. Invitiamo, perciò, tutti a leggere questo tentativo di dare la nostra fioca luce a ciò che tra breve risplenderà di luce propria, a dir poco abbagliante!

Pensavamo di avere tra noi un bravissimo geologo, capace di illustrare, con dovizia di particolari e grande esperienza, l'evoluzione di un qualcosa che sembra immobile rispetto alla nostra vita quotidiana? E invece no. O meglio… non solo!

In realtà, la geologia sembra  parlare solo di cose che appaiono immobili e legate a ben determinati eventi passati. Ma non è così, niente è realmente immobile nell'Universo... ciò che cambia è il diverso scorrere del tempo. Una stella impiega milioni e milioni di anni per poi esplodere in un attimo e così fanno i fenomeni  geologici che evolvono lentamente, senza quasi apparire, e poi anche loro esplodono in manifestazioni repentine. Prendiamo, come esempio, il vagabondare delle placche continentali. Questo movimento è continuo, incessante, ma di lui ci ricordiamo veramente solo quando dà luogo a eruzioni vulcaniche e a terremoti nei punti di scontro o di allontanamento, mentre i depositi di miliardi di anni di lavoro sembrano raccontare solo situazioni bloccate nel tempo. In poche parole, il tempo è sempre più relativo, anche senza scomodare la relatività einsteniana.

Tuttavia, tutto ciò sembra ben lontano dall'esperienza umana, imprigionata in tempi molto ristretti, basata su decisioni, su dubbi, su reazioni che avvengono a ciclo continuo, senza un attimo di sosta. E' difficile pensare che tutto ciò che ci circonda segua una sua propria evoluzione.

Ebbene, per Guido, da ottimo geologo, le scale di tempo manifestano solo una "piccola" differenza, alquanto soggettiva. E così, risulta indubbio che solo lui possa realmente far scorrere il tempo a piacimento, dilatandolo o costringendolo in confini sempre più stretti. La vera eccezionalità, però, sta nel sapere raccontare tutto ciò. Saper mettere in scena brani di vita in cui il tempo diventa parte essenziale del racconto. La sua conoscenza scientifica gli permette di sapere dosare magistralmente le pause, gli impeti improvvisi del pensiero e delle azioni umane.

In poche parole, cari amici, Guido è anche autore di racconti (ma è riduttivo chiamarli così, ve ne renderete conto leggendoli) capaci di analizzare fin nei più piccoli risvolti la mente umana con i suoi turbamenti, desideri, sconfitte, paure, speranze. Riesce a mettere in luce risvolti nascosti su cui, magari, non ci siamo mai soffermati. Momenti di ansia, di riflessione, di ricordi che diventano quasi tattili. Ne nascono cento interpretazioni, visioni ambigue su cui ragionare e da confrontare, della nostra esperienza quotidiana.

Egli crea una "bozza", completa nella sua incompletezza, che ognuno può rifinire o lasciare così com'è per assaporarne i punti essenziali. Una specie di Pietà Rondanini, in cui lo scambio tra le figure di Maria e del Figlio, avvenuta in tempi diversi, non riesce a suonare come un errore, ma come un invito a cambiare punto di vista, a capire che il nero non è mai nero e potrebbe anche diventare bianco. Tu chiamala, se vuoi, relatività del pensiero umano o, più semplicemente, Pirandello.

Per rimanere in tema, ricordiamo lo struggente racconto "Ciaula e la Luna". Ciò che per quasi tutti noi è uno spettacolo normale, ripetitivo, per Ciaula diventa un urlo di gioia, una commozione senza limiti, un pianto dirotto di felicità e tristezza.

Ma Guido fa molto di più. Tutta la sua meravigliosa, a volte ambigua, struttura indagatrice è immersa in ambienti curati e studiati alla perfezione e, soprattutto, descritti con un uso del linguaggio che rasenta e forse raggiunge la perfezione. La lingua italiana, così ricca e pregna di storia e cultura, risplende della sua immensa luce che oggi cerchiamo di offuscare, di limitare e addirittura di spegnere attraverso parole insulse cercate in linguaggi sicuramente ben più primitivi rispetto al nostro.

Un Guido che nessuno si aspettava, che ha riempito il nostro cuore e il nostro cervello.

Leggeteli con calma i suoi piccoli grandi capolavori, rileggeteli alla ricerca di sfumature che potrebbero esservi sfuggite, pensate e immedesimatevi nei personaggi, viaggiate nei luoghi, lasciatevi guidare nell'apertura di quello scrigno prezioso che è la nostra lingua.

E lo ringrazierete profondamente, come abbiamo fatto noi tre (Daniela, Barbara e io me medesimo!).

N.B.: questo vuole essere solo una introduzione, che ritenevamo doverosa, alla serie di racconti che inizieranno tra breve. Racconti che non possono non essere gustati e affrontati da tutti coloro (e sono tanti nel Circolo) che sanno capire e  manifestare ancora il bisogno di questi esempi di prosa purissima e di complessità mentale, come dell'aria che respirano. Cerchiamo, insomma, di fare in modo che non sfugga a nessuno il tesoro che andremo piano piano scoprendo. Per aiutare questo processo, i primi due racconti, saranno seguiti dalle nostre reazioni "a caldo", inserite al termine degli articoli presentati direttamente dallo stesso Guido, che renderanno tutti partecipi delle emozioni che abbiamo avuto alla prima lettura di questi racconti. Emozioni forti, a volte dolorose, a volte allegre, come impongono queste vere opere d'arte. Poi non ce ne sarà più bisogno, i racconti parleranno da soli e li scopriremo tutti insieme. Abbiamo anche creato una sezione d'archivio ad hoc, la cui presentazione è scritta da Guido e costituisce un piccolo ma gustoso assaggio dello stile che ritroverete nei suoi scritti.

Per concludere e per non cadere nel prolisso, proprio ciò che Guido evita accuratamente, non possiamo che mandare un GRAZIE enorme a lui per averci reso partecipi di questo turbinio di emozioni e sentirci veramente ONORATI di accogliere nel nostro piccolo Circolo un tesoro di tale valore assoluto. Come dice lui stesso, sono stati scritti solo per se stesso e per pochi veri amici in grado di comprenderne le profonde motivazioni. Ritenere questo Circolo all'altezza delle aspettative di Guido ci onora e ci rende felici.

Leggete e capirete perché tanta emozione!

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