Non era un fenomeno sconosciuto, ma una cosa è ipotizzarlo e un altro è vederlo in azione su tempi scala "umani".

Sappiamo che molte stelle sono doppie, così come sappiamo che molte di queste rivolvono una attorno all'altra con periodi molto corti. Periodi corti vuole dire distanze reciproche molto piccole. Ogni stella, ovviamente, ha una sua propria atmosfera, ma quando sono troppo vicine ecco che preferiscono unirle durante la loro danza.

Come spesso capita, c'è di mezzo lo "zampino" di ALMA, che è stato diretto a guardare meglio un campione di stelle doppie della nostra galassia che avevano una caratteristica particolare: erano probabilmente avvolte da materiale molto denso che conteneva sicuramente dell'acqua. La presenza di acqua si lega proprio a un vorticare rapido di nubi attorno a loro. ALMA ha eseguito il suo compito, analizzando il contenuto di CO, e si è visto che TUTTE le  stelle condividono lo stesso meccanismo evolutivo: entrambe le compagne sono immerse in un'unica atmosfera.

Il fatto è che questo periodo evolutivo sembra durare poche centinaia di anni o anche solo pochi decenni, e che, quindi, potrà essere studiato a fondo con futuri telescopi, in momenti anche ben diversi della loro evoluzione. La condivisione dell'atmosfera produce effetti macroscopici. Innanzitutto vengono espulsi dei getti molto potenti dai poli orbitali, ma anche una enorme quantità di materia si distribuisce su un disco equatoriale. Ciò che stupisce è la quantità di massa che viene perduta, anche metà di quella di ogni singola stella. Una vera e propria  "fontana" che regala al Cosmo una delle sue parti vitali in modo che vi sia sempre a disposizione nuova materia per le future generazioni.

Se non è un regalo di Natale, questo ...

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