09/05/22

Cosa potrebbe avere visto la sonda Cassini il 15/9/2017?

Ricordate la sonda Cassini? Quella che ha volteggiato tra Saturno, i suoi anelli e i suoi satelliti per molti anni e ci illuminato d'immenso su quell'angolo di Universo (peraltro non ha ancora terminato di illuminarci, dal momento che i suoi dati sono ancora oggetto di analisi e lo saranno ancora per un bel po' di tempo)? Quella la cui missione, dopo averle dedicato decine di articoli, provammo a sintetizzare quando, il 15 settembre 2017, arrivò il momento di dirle addio?

Se vi ricordate di lei e vi siete mai chiesti cosa potrebbe avere visto dopo essersi tuffata tra le braccia del gigante gassoso, state per avere la risposta alla vostra domanda.

Probabilmente non ha visto molto, dal momento che temperatura e pressione devono averla presto ridotta in briciole, ma, se fosse stata costruita di un materiale indistrittubile e dotata di un'altrettanto indistruttibile e potentissima telecamera capace di inviare le immagini a Terra, il video che segue mostra quello a cui avremmo potuto assistere, a partire dall'incontro ravvicinato con le particelle di roccia e ghiaccio che compongono gli anelli, fino ad arrivare al nucleo solido di roccia ferrosa e ghiaccio, che si stima essere grande due volte la Terra.

La sonda è riuscita a sopravvivere al contatto con le nubi composte di cristalli di ammoniaca (temperatura -130°C, pressione 1 atmosfera ovvero la stessa che abbiamo sulla Terra a livello del mare), ma poco dopo le condizioni si sono fatte sempre più estreme:

- uno strato composto da idrosolfuro di ammonio (temperatura 0° C, pressione 2-4 atmosfere)

- venti fino a 1770 km/h

- nuvole di ghiaccio cariche di elettricità statica e percorse da fulmini impressionanti (pressione 10 atmosfere, ma in rapido aumento)

- strato composto da idrogeno ed elio liquefatti dalla forte pressione

- "oceano" di idrogeno metallico (temperatura 9.000 °C, pressione fino a due milioni di atmosfere), che genera il campo magnetico di Saturno

Insomma, non sapremo mai cosa esattamente Cassini ha visto prima di soccombere alle estreme condizioni di temperatura e pressione, ma se sappiamo come potrebbe essere un viaggio all'interno di Saturno, è soprattutto grazie alle informazioni che proprio lei ci ha trasmesso in tanti anni di onorato servizio.

Ancora grazie Cassini, grazie di cuore!

Impressione artistica dello strato di idrogeno ed elio liquefatti, attraversato dall'intrepida Cassini

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