07/10/22

Un Nobel troppo tardivo *

Premiato Aspect, ma il vero vincitore sarebbe dovuto essere Bell.

Il Nobel per la fisica va, quest'anno, a tre studiosi di meccanica quantistica, tra cui Alain Aspect, il cui esperimento è stato descritto QUI (figura 19). Tuttavia, il premio sarebbe dovuto andare a John Stewart Bell che, alla fine degli anni sessanta del secolo scorso, riuscì a risolvere il paradosso EPR, formulato (e il nome dice tutto!) anche da Einstein che mai volle credere al fantomatico effetto dell'entanglement. Purtroppo il Nobel stava per essergli dato nel 1990, proprio quando Bell morì improvvisamente. Scienziato deceduto, niente Nobel... questa è la regola.

Il nostro plauso ad Aspect, anche se, in qualche modo, potrebbe essere considerato un Nobel a scoppio ritardato il cui vero vincitore va considerato Bell.

Riguardo al teorema che disse la parola fine al tentativo di condurre la meccanica quantistica verso regole deterministiche e diede il via alle attuali ricerche sui computer quantistici rimando alla splendida serie di articoli scritti dal nostro Fabrizio (QUI). Proprio lui mi ha sollecitato a scrivere queste poche righe di commento e lo ringrazio.

1 commento

  1. Alberto Salvagno

    Ricordasti in quell'articolo che il Premio Nobel per la Fisica Brian Josephson diceva: “L’universo non è una collezione di oggetti, ma un’inseparabile rete di modelli di energia vibrante nei quali nessun componente ha realtà indipendente dal tutto: includendo nel tutto l’osservatore”. Questa idea la trovo sempre più convincente e la collego direttamente a quella di Wheeler/Feynman dell'altro tuo articolo "Un solo elettrone". Per questo motivo mi piacerebbe sapere qualcosa di più sulla teoria dei campi
     

Lascia un commento

*

:wink: :twisted: :roll: :oops: :mrgreen: :lol: :idea: :evil: :cry: :arrow: :?: :-| :-x :-o :-P :-D :-? :) :( :!: 8-O 8)

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.