Categorie: Satelliti e anelli
Tags: Europa oceano sotterraneo satelliti Giove subduzione tettonica
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:8
Tettonica a placche anche su Europa, ma non in… diretta! **
Non volevo più essere polemico con Media INAF, ma una nuova interpretazione fantasiosa di una notizia veramente affascinante, sembra quasi sminuire quest’ultima e farla apparire una barzelletta. Sempre peggio, cari ragazzi…
Deriva dei continenti, zolle continentali, fenomeni di subduzione, ecc., ecc. Sembrano fenomeni legati univocamente alla geologia e non certo alla planetologia. Nessun pianeta, grande o piccolo che sia, ci mostra segni di questo tipo di attività, simbolo stesso di vita geologica (e non solo). Alla subduzione, in particolare, avevo dedicato un paio di articoli non molto tempo fa (QUI e QUI), definendo meglio le differenze tra noi e la nostra invivibile sorella Venere. Bene, da oggi possiamo dire che la subduzione è un fenomeno di planetologia, dato che la cara e misteriosa Europa ce l'ha mostrato abbastanza chiaramente. In altre parole, anche Europa sembra possedere una tettonica a placche. Se non è una notizia questa! Peccato che qualcuno la dia, al solito, in modo del tutto errato e senza conoscenza della materia. Non volevo più fare polemica, ma ne sono costretto. Ne parliamo alla fine dell’articolo… Ah… indovinate chi l’ha data?
Che il “vestito” di Europa sia molto giovane lo si sa molto bene e questo fatto implica che esistano meccanismi di ringiovanimento. Normalmente si pensa alle eruzioni di crio-vulcani che eruttano acqua e che coprono di ghiaccio nuovo vaste zone della superficie. Su Europa sono state notate da molto tempo zone di dilatazione (come nei fondali oceanici) da cui sembra essere uscito materiale interno. La crosta che deve fare posto a questa fuoriuscita di “nuovo” ghiaccio è costretta a spezzarsi in tante parti più o meno piccole, trascinate lontano le une dalle altre a causa dell’intruso che faceva capolino. Oltretutto, le forze mareali aiutano in questa meticolosa frammentazione.
La crosta, spezzata in tanti pezzi, assomiglia a un gigantesco puzzle, i cui le tessere si muovono in modo del tutto casuale (o quasi). Sulla Terra, sappiamo che sa da un lato dilatiamo la crosta, dall’altro ci deve uno scontro e una subduzione: la superficie a disposizione è quella che è e, se ne aggiungiamo di nuova, qualche parte vecchia deve “sparire”. Può capitare lo stesso anche su Europa? Non è certo facile rispondere, dato che su Europa la crosta è tutta spezzata e per capire cosa è successo bisogna prima rimettere a posto il puzzle. In altre parole, bisogna ricostruire la situazione precedente e vedere se le tessere del puzzle ci sono tutte. Se ne mancasse qualcuna, si potrebbe concludere che essa è sparita sotto qualche altra zona del satellite, ossia si è verificata una subduzione. Guardiamo la figura che segue e che si riferisce proprio a ciò che sta capitando su Europa e confrontiamolo con analoghi diagrammi degli articoli “terrestri” precedenti.
Pensare che le informazioni erano già lì, davanti agli scienziati che stavano analizzando le immagini di Galileo. Se vi erano zone di “apertura” con fuoriuscita di materiale dovevano anche esserci zone di subduzione. Sarebbe stata la prima volta su un pianeta che non è il nostro, ma prima bisognava ricostruire il puzzle, senza sapere ciò che si doveva trovare! Gira e rigira, prova e riprova, finalmente si è riusciti a ricostruire una zona molto vasta e ci si è accorti che una zona di circa 20000 km2 era letteralmente sparita. Non abbiamo certo visto in diretta questo movimento tettonico, ma si è intuito ricostruendo la situazioni precedente, quando la crosta era ancora intatta. Attenzione: questo è il punto divertente della news di INAF, ma ne parliamo alla fine.
La parte mancante doveva essere sprofondata nel mantello di ghiaccio sottostante, profondo circa 30 km. Uno strato di ghiaccio “caldo” che separa la crosta vera e propria dall’immenso oceano. Vicino alla linea di sprofondamento sono stati anche visti dei vulcani, cosa che capita, insieme ai terremoti, nelle zone terrestri simili, come le Ande. Su Europa non si vedono montagne, ma si pensa che la crosta sia scivolata nel mantello in modo estremamente fluido. Una ottima strada per avvicinarsi all’oceano e avere scambi continui con lui. Una doppia via di comunicazione tra l’interno e l’esterno. Prima si conosceva solo quella verso l’esterno, ma la seconda è molto più interessante per il trasferimento di elementi organici verso il tiepido mare. Un mattoncino in più per ipotizzare una vita sottomarina… Insomma, Europa sta chiamando, quando ci decidiamo ad andarla a trovare? Spero vivamente che questa scoperta veramente inaspettata per un pianeta che non è la Terra, smuova finalmente le missioni preparate per la seconda luna di Giove, ma rimaste un po’ troppo in sala d’attesa.
Veniamo all’articolo INAF. Veramente ridicolo nella sua ingenuità. L’autore non solo è del tutto sprovveduto in astronomia, ma anche nei fenomeni geologici in genere. Pochi anni e su Europa spariscono aree di migliaia di chilometri quadrati nel nulla!? Fosse stato così, se ne sarebbe accorto anche un bambino e non solo gli specialisti che hanno analizzato per anni le immagini. Verrebbe da ridere, se non fosse una fonte giudicata seria da tanti, troppi appassionati. Leggetela da soli e poi ditemi se sono io ad averla interpretata male… Ah… l’autore è lo stesso di qualche tempo fa, quello che costruisce giocattoli scientifici…
8 commenti
Risposta un po' fuori contesto (ma in parte forse anche sì).
Oggi ti ho pensato leggendo un articolo su Focus relativamente alla colonizzazione di Marte: la NASA ha intenzione di mandare degli astronauti per una missione di andata e ritorno, mentre un'azienda privata olandese vuole iniziare davvero a colonizzarla inviando un po' alla volta coppie di persone con viaggio di sola andata.
caro Michael,
parole per adesso... ci sono enormi problemi da risolvere sulla salute degli astronauti (a parte la necessità scientifica di tale missione... ovviamente )
Sono profondamente addolorato per l'improvvisa scomparsa di 20.000 kmq di crosta. Requiescat in pacem...
caro Mik... mi associo
Per farti riprendere dalla dolorosa scomparsa ti regalerò un puzzle da 150 000 km2 da rimettere assieme. Che ne dici? Magari salterà fuori qualche migliaio di km2 in più...
Grande Europa, è lì che bisogna mandare qualcosa a vedere, è lì che qualcosa si muove , è lì che i robottini riceverebbero onori e meriti.
Ma come si può...è solo un satellite...
Mi piacciono i puzzle...
Forse non vanno su Europa perchè hanno paura di cosa potrebbero trovare.... Qualche omino verde magari ;)
O... a placche...chissà
Su Marte potrebbero mandare alcuni giornalisti ...