20/11/14

Un sistema “medievale” può cambiare il modello cosmologico **

Allineamenti degli assi di rotazione dei quasar fino a distanze di miliardi di anni luce. Sembra la trama di un romanzo di fantascienza e, invece, potrebbe veramente essere la realtà. Una scoperta che ha dello straordinario!

Un sistema correntemente usato in epoca medievale mi ha sempre affascinato: l’informazione gestita attraverso i castelli posti in posizioni tali da vederne sempre almeno due, uno da un lato e uno dall’altro. Un segnale che partiva da A veniva trasmesso velocemente fino a B, attraverso un numero indefinito di castelli intermedi. Non dico che si andava alla velocità della luce, ma non si era poi troppo distanti. In altre parole, ogni castello non faceva che ripetere ciò che riceveva. La distanza che l’informazione percorreva poteva anche raggiungere le centinaia di chilometri.

In Valle d’Aosta è facile notare come ogni castello, posto in posizione dominante, riesca sempre a vederne almeno due.
In Valle d’Aosta è facile notare come ogni castello, posto in posizione dominante, riesca sempre a vederne almeno due.

E se qualcosa di simile avvenisse nell’Universo? Le condizioni sono decisamente diverse, ma il concetto base mi sembra che non differisca di molto. Mettiamo che un certo quasar abbia un buco nero centrale che “spara” i suoi getti secondo una certa direzione. Che ne direste se anche il quasar più vicino facesse  lo stesso e via dicendo lungo un percorso di miliardi di anni luce?

Ovviamente, in questo caso, non possiamo pensare realmente che l’informazione di un quasar allinei anche il suo vicino di casa, ma dovrebbe esistere qualcosa di intrinseco e di primordiale che leghi tra di loro le modalità con cui si costruiscono i getti. Sappiamo ormai bene che i getti sono normalmente perpendicolari al disco di accrescimento che si forma attorno al buco nero. Possiamo perciò concludere che getti paralleli vuole anche dire dischi paralleli. Ne segue anche che la direzione del getto è l’asse di rotazione del disco e quindi del buco nero. In altre parole, indica molto bene il momento angolare del… mostro (del resto non si scherza col momento angolare... QUI parliamo di tante giganti rosse in un ammasso aperto, tutte con la stessa inclinazione dell'asse di rotazione).

Vi sembra che stia raccontando una storia di cavalieri e di dame dai lunghi capelli. Assolutamente no! Sto parlando di osservazioni eseguite su 93 quasar eseguite dal VLT dell’ESO. La cosa più sconvolgente è che la possibilità che un allineamento del genere sia dovuto al caso è inferiore all’1 %. Praticamente è come dire che qualcosa deve avere gestito la geometria dell’intera configurazione.

C’è però dell’altro. Qual è la direzione che sembrano seguire tutti i quasar, che stanno in una certa zona dell’Universo? Facciamo un  passo indietro e richiamiamo le strutture a grande scala del Cosmo. Vi sono gli ammassi di galassie, i quali sono legati tra loro da filamenti che creano una specie di enorme ragnatela. Tra un ammasso di galassie e l’altro vi sono corridoi, lungo i quali la materia si è raggruppata sotto forma di galassie, creando spazi vuoti e altri molto più densi. Si pensa che questi filamenti siano in qualche modo legati alle fasi primordiali dell’Universo e che servano come “ferrovie” per trasportare materiale da una stazione a un’altra. Tuttavia, il processo fisico è ancora lontano dall’essere compreso completamente.

Ebbene, gli assi di rotazione dei buchi neri galattici, ossia gli assi dei getti, sono allineati con la direzione di questi filamenti. Per meglio comprendere la situazione basta che vi faccia vedere la figura che segue, dove per ogni galassia viene indicato l’asse di rotazione del buco nero centrale. E’ una figura generica e non si riferisce al caso in questione.

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Fonte: ESO/M. Kornmesser

Non pensiate, infatti, che si riescano a vedere direttamente i getti di queste galassie decisamente piuttosto antiche (la loro luce ha impiegato anche 8 miliardi di anni per colpirci), ma si è misurata la polarizzazione della loro luce e da questa è stato possibile, con vari passaggi, ricavare l’orientamento del disco di accrescimento.

Un risultato fantastico, che sembra realmente non dipendere dal caso: la statistica è una scienza che sa essere molto esatta se bene applicata! Il  problema è adesso spiegare il perché… E non è certo un problema da poco anche per i risvolti enormi che avrebbe su tutto il modello cosmologico. Le implicazioni sono “terribili” e tutte da scoprire.

Un bel colpo ragazzi, degno dei migliori cavalieri e donzelle del medioevo!

Articolo originale QUI

 

Non solo sistemi di comunicazione, questi ammassi servono proprio come ferrovie di trasporto di masse… il discorso continua QUI

QUI, invece, parliamo di giganti rosse, facenti parte di un ammasso aperto, con gli assi di rotazione allineati.

NEWS del 19/3/2021 - L'analisi del "Hubble Deep Field" tramite il VLT dell'ESO e lo spettrografo MUSE ha rivelato l'esistenza di filamenti che, come una rete neuronica, uniscono tra loro le galassie e gli ammassi di galassie (e ha pure rivelato molte galassie in più di quelle viste dal mitico "grande vecchio" Hubble).

9 commenti

  1. Mario Fiori

    E' fantastico carissimo Enzo. Sempre più legami si scoprono nell'Universo, sempre più cose che ci fanno capire come il tutto sia legato a doppio filo.
    Alla base di ciò ci sarà sicuramente la Grande Unificazione che si stà ricercando.

  2. caro Mario,
    io direi che se veramente si confermasse l'importanza fondamentale dell'interazione tra il campo di Higgs (che fa parte del modello standard) e il campo gravitazionale si riuscirebbe a trovare il nodo, il legame fondamentale. Quel punto misterioso dove la gravità si è staccata... Ci stiamo avvicinando, ma, purtroppo, temo che gli esperimenti non servano per questa fase... forse la MQ? o forse solo una mente straordinaria... come, in fondo, quasi sempre... :roll:

  3. Alvermag

    Scusa Enzo ma la domanda fondamentale che ti voglio fare è la seguente:

    - si parla di effetti locali o su grande scala?

    Lo spazio-tempo dovrebbe essere, su larga scala, isotropo ed omogeneo, altrimenti addio Galileo ed Einstein. Possiamo buttare la fisica oggi accettata nel ces...tino!
    Localmente invece è permesso ... quasi tutto. Quando parli di "quasar che stanno in una certa zona dell’Universo" ti riferisci ad un ambito locale o no?

    Il fatto che gli assi di rotazione dei quasar siano allineati (sempre, beninteso, a grande scala) manderebbe a pallino almeno l'isotropia; sono peraltro sicuro che l'omogeneità farebbe la stessa fine.
    Ti riferisci a questo quando parli di "implicazioni terribili e tutte da scoprire"?

    Già la storia delle "muraglie" cioè dei filamenti che uniscono gli ammassi di galassie e la conseguente disomogenea distribuzione di questi ultimi mi crea qualche imbarazzo; ora ci si mettono pure i quasar...

    Uffa, altro che Grande Unificazione, caro Mario, qui si rischia un Gran Casino!!

    :oops: :roll:

  4. Mario Fiori

    Forse proprio dal Gran Casino che dici tu Alvermag una Grande Mente , come dice Enzo, trarrà un giorno delle Grandi Scoperte e il campo gravitazionale andrà a pallino finalmente con tutto il resto. Beh per il momento la confusione resta e molto ci sfugge, o meglio, sfugge alle Grandi Menti ma teniamo duro. A proposito Enzo la tua mente mi sembra stia benissimo, guarda di darti da fare e sforna qualcosa, chissà che... :wink:

  5. Alvermag

    Caro Mario, il problema è che non si fa in tempo a digerire un concetto che subito ne arriva un altro a sostituirlo.
    Io non ho certo la mente di Mr Feynman e nemmeno quella di Enzo.

    Possibile che nun se pò mai stà tranquilli .. ecchè ... piffero!!!

    'st'universo è proprio .... meraviglioso :lol:

  6. cari amici,
    a parte le disquisizioni sulla mia "ridicola" mente (fa quello che può e spesso con fatica), vorrei dire ad Alvy che la situazione è in qualche modo "locale" dato che l'allineamento avviene lungo un filamento che è di per sé un fenomeno locale anche se di difficile comprensione (almeno per adesso).
    Tuttavia, qualsiasi spiegazione intaccherebbe in qualche modo la descrizione delle strutture a grande scala dell'Universo. Non voglio girare il dito nella piaga, ma... ci pensate se l'orientamento fosse riscontrabile anche tra oggetti che non potrebbero aver ricevuto ancora la luce dell'altro? Come se l'ultimo castello sapesse già cosa fare prima che gli arrivi l'informazione. In questo caso, sì che cadremmo nei primi istanti dell'Universo, quando le informazioni erano conosciute da tutti e da tutto... E ricadiamo nella solita MQ...

    Sì, l'Universo è proprio meraviglioso e noi stiamo lottando contro la sua semplicità attraverso complicatissimi espedienti dovuti solo all'incomprensione delle leggi fondamentali. Il bello della mente, però, è proprio quello di non lasciarsi mai abbattere dagli ostacoli... Chi più (i grandi geni) chi meno (noi) cerchiamo di non cedere alla disperazione.

    Sicuramente è perché anche la mente si basa sulla MQ :mrgreen:

  7. Caro Alvy,
    la frase che hai scritto non solo ti fa grande onore, ma è una sintesi perfetta di quello che ci spinge continuamente a voler conoscere... Grande!!! :-P

    "Possibile che nun se pò mai stà tranquilli .. ecchè … piffero!!!
    ‘st’universo è proprio …. meraviglioso"

  8. Paolo

    Caro Enzo, trovo davvero molto interessante quanto rilevato.

    Interessante perché suscita diverse domande.

    Cosa determina questo particolare orientamento (allineato) dei getti dei quasar?

    Riflettendoci.

    Un'ipotesi potrebbe essere quella che i filamenti abbiano assunto quella disposizione anche a causa dei getti dei buchi neri (ciò però significa che quei buchi neri avrebbero un natura primordiale).

    La seconda potrebbe essere quella che qualche informazione primaria o qualche “forza” determini un allineamento tra filamenti e asse di rotazione dei quasar (le piccole disomogeneità nella distribuzione della materia ai suoi esordi e i diversi esiti).... a proposito di forza, questa potrebbe essere anche quella di gravità e magari la sua relazione con il campo di Higss.....

    La terza ipotesi è che tali comportamenti potrebbero derivare da un fenomeno entaglement, d'altronde all'inizio dell'universo le particelle hanno avuto modo di interagire fra loro e non mi sembra poi così assurdo pensare che da tale informazione primaria possa derivare un simile comportamento rotatorio dei quasar in funzione dei filamenti.

    Ovviamente le mie sono solo semplici riflessioni (ipotesi non è certo un termine corretto per definirle), giusto per inquadrare il problema, sono poi così assurde?

    Paolo

  9. caro Paolo,
    personalmente penso che siano una conseguenza dei filamenti. Più che all'asse di rotazione penserei al fatto che i dischi di accrescimento sono perpendicolari al filamento.Un qualche processo di turbolenza? Non so proprio, ma direi che non dovrebbe essere una cosa primordiale, ma di origine successiva. Ma anch'io sparo a casaccio... :wink:

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