29/04/15

L’Universo non ha mai patito la sete! *

Questo articolo è inserito nella sezione d'archivio "Figli delle stelle (e degli asteroidi, e delle comete...)"

 

L’acqua è sempre stata abbondante nel Cosmo, anche quando l’ossigeno era merce rara. In altre parole, le condizioni ideali per la vita sono state predisposte con largo anticipo. Si può, allora, pensare che l’Universo non ne abbia approfittato? No, caro Alvy, non sei sicuramente l’unico insieme ai tuoi amici papalliani!

Sappiamo molto bene che dopo il Big Bang si è fatto molto e molto in fretta, ma, in mancanza di stelle (le fabbriche degli elementi), non si è potuto andare oltre a tanto idrogeno, molto meno elio e piccole tracce di litio. Materiale sicuramente sufficiente per mettere insieme le prime “stufe” cosmiche, capaci di arrivare a temperature tali da poter trasformare il semplice idrogeno in elio e via dicendo fino ad arrivare al ferro, ma, quando il testimone è passato a loro, i tempi si sono fatti più lenti. Insomma, il Big Bang ha regalato velocemente i mattoncini grezzi più semplici e poi le stelle hanno pensato, da sole, a confezionare mattoni sempre più accurati ed esclusivi.

La domanda che si sono posti alcuni ricercatori è stata questa: “Quanto tempo c’è voluto affinché l’Universo facesse conoscenza con l’acqua, uno degli elementi a noi più cari?”. Sicuramente non poco, dato che per ottenere l’acqua è prima necessario fabbricare l’ossigeno, una “cosa” che solo le stelle potevano produrre e spargere nello spazio attraverso la loro esplosione. Sì, è vero che le prime stelle gigantesche hanno avuto vita breve, ma una cosa è formare un po’ di ossigeno e un’altra è fabbricarne talmente tanto da potersi combinare con l’idrogeno e riuscire a dar “da bere” al Cosmo.

Una serie di simulazioni teoriche, basate sulle condizioni al contorno di quei tempi antichi, hanno cercato di valutare l’abbondanza di acqua col passare del tempo. Con grande sorpresa, si è visto che l’acqua si forma molto facilmente e in quantità veramente “industriali” fin dall’inizio. L’ossigeno non vede l’ora di unirsi all’idrogeno e, per poco che sia, riesce a creare riserve “idriche” enormi. Talmente enormi che sono del tutto comparabili con i “serbatoi” galattici odierni.

Com’è mai possibile? Bene o male, l’ossigeno doveva essere poco e vedere che nel giro di un miliardo di anni dal Big Bang aveva già inondato di vapor d’acqua le nubi molecolari che avrebbero formato nuove stelle, non è certo una conclusione che i ricercatori si attendevano.

Tuttavia, una spiegazione c’è e sta proprio nelle condizioni al contorno, decisamente diverse da quelle odierne. In particolare, gioca un ruolo importante la temperatura. Se essa raggiunge i 300 K, l’efficienza dell’ossigeno nell’unirsi all’idrogeno è notevolissima. Una temperatura che oggi sembra elevatissima, ma che non lo era certo a quei tempi. La radiazione cosmica di fondo non era certo “stanca” come oggi e la densità del gas ben più alta.

E’ pur vero che le radiazioni ultraviolette delle stelle che nascevano in continuazione si divertiva a distruggere le molecole d’acqua, ma se si tengono in conto le variazioni dei parametri in gioco (quantità di ossigeno, temperatura in diminuzione, distruzione degli UV, ecc.) si nota che durante l’evoluzione dell’Universo si ottiene una specie di equilibrio  molto costante.

Questa immagine di Hubble mostra delle nubi dense e scure che sono conosciute come “globuli di Bok”. Essi sono addensamenti di materia dove nasceranno nuove stelle. Si è visto che, in questi ammassi di materiale grezzo, la quantità di vapor d’acqua è rimasta pressoché costante fin da un miliardo di anni dopo il Big Bang. E questo succedeva anche quando l’ossigeno era migliaia di volte meno abbondante di oggi. Fonte: NASA, ESA, e Hubble Heritage Team.
Questa immagine di Hubble mostra delle nubi dense e scure che sono conosciute come “globuli di Bok”. Essi sono addensamenti di materia dove nasceranno nuove stelle. Si è visto che, in questi ammassi di materiale grezzo, la quantità di vapor d’acqua è rimasta pressoché costante fin da un miliardo di anni dopo il Big Bang. E questo succedeva anche quando l’ossigeno era migliaia di volte meno abbondante di oggi. Fonte: NASA, ESA, e Hubble Heritage Team.

Al di là dei risultati che sono giocoforza ancora molto vaghi e che non tengono conto dell’acqua trasformata in ghiaccio, sembra di assistere a una delle tante meraviglie del Cosmo. L’acqua è sicuramente un elemento essenziale per la vita e -guarda caso- fin dall’inizio si è riusciti a renderla abbondante e costante. Come dire: “Io l’ho subito messa a disposizione… poi il carbonio faccia il suo lavoro!”.

Non voglio assolutamente mettere in ballo il principio antropico, sotto qualsiasi veste si voglia considerarlo. Voglio solo dire che quando l’Universo decide che qualcosa (la vita, ad esempio) si può creare, ce la mette tutta per predisporre con largo anticipo le condizioni migliori perché si riesca a ottenere. Mi ricorda un principio della MQ (che ho in qualche modo elaborato, estendendo le sue basi fondamentali): “Se qualcosa può accadere, accade!”. Trasportandola alla vita, mi sentirei di dire: “Se le condizioni necessarie alla vita basata sul carbonio sono state predisposte fin dall’inizio, la vita deve esserci un po’ ovunque”.

Sì, lo so, stamattina faccio il filosofo da strapazzo, ma è bello sapere che il nostro Alvy non è il solo nell’Universo oltre a  noi! Ne sono sempre più certo…

Articolo originale QUI

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10 commenti

  1. Alvermag

    Caro Enzo e cari tutti, mi è tornato in mente un episodio di una qunidicina di anni fa che mostra la difficoltà che ho nel comunicare con il mondo esterno, esterno cioè alla mia testa (bacata): di qui, forse, la mia natura di alieno.

    Mia moglie sospettava di essere in dolce attesa e mi chiese di acquistare in farmacia un test di verifica.
    Essendo, more solito, con la testa tra le nuvole, mi recai nella farmacia vicina all'ufficio per sbrigare la bisogna.
    Chiesi alla gentile farmacista, che per fortuna mi conosceva, un test gravitazionale!
    Vedendola perplessa le chiesi cosa non andasse e lei, trattenendo a stento il riso, mi rispose che Madre Terra risolveva diversamente le sue questioni ... intime!

    L'episodio è assolutamente vero.

  2. peppe

    grande alvy :mrgreen:

  3. Alvermag

    Si Peppe, proprio un grande rinco.....

    A volte mi domando cosa potrei dire ad un ignaro interlocutore che mi interrogasse su quotidiane facezie mentre sto pensando la MQ ... 8-O

    Temo di essere un potenziale pericolo per chiunque si trovi nel raggio dei miei influssi ... mentali :roll: :-?

  4. Daniela

    Se tutti i soggetti pericolosi fossero come te, caro Alvy, il mondo (ops, scusa, il Multiverso...) sarebbe un posto migliore... :)

  5. gioyhofer

    Ahahahahahah....

  6. Alvermag

    Non so perchè ma mi sento vagamente preso in giro dal gentil sesso ...... :roll:

    mmhh ... mmhh ... ha ragione il grande Sherlock Holmes, meglio guardarsene ...

  7. Daniela

    Ti sembrerà strano, ma ti giuro che sono d'accordo con te!
    Comunque il mio commento era sincero...

  8. Mario Fiori

    Grandissimo Alvy , d'altra parte se non erro Einstein ne ha fatte di peggio tra ragionamenti strampalati e figuracce , dunque : grandi figuracce grande mente e te lo dico con sincerità.
    Poi sull'acqua ce ne da dire tante : sulle sue straordinarie proprietà fisiche e chimiche , sul suo insostituibile ruolo nella e per la vita, pure sul suo sapore che pare insipido ma è assolutamente fantastico ed appagante. Che l'Universo sia pieno di acqua non deve meravigliarci, altro che materia oscura, qui di oscuro c'è la mente di qualcuno: la materia è chiara, limpida come...l'acqua.

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:wink: :twisted: :roll: :oops: :mrgreen: :lol: :idea: :evil: :cry: :arrow: :?: :-| :-x :-o :-P :-D :-? :) :( :!: 8-O 8)

 

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