23/08/15

Migrazioni stellari *

Gli ammassi aperti stellari possono essere considerati nazioni in cui non esistono condizioni sufficienti per far sopravvivere tutte le creature che sono nate al loro interno. Non vi è “lavoro” per tutte, ossia non vi è un legame interno abbastanza forte da trattenere ogni abitante nel proprio paese originario. Ben altra organizzazione interna hanno gli ammassi globulari, che sono riusciti a mantenere quasi intatta la loro consistenza originaria. Relitti del passato, però, almeno nella nostra galassia...

Un esempio perfetto di nazione in crisi è dato dal “vecchio” IC 4651, ammasso aperto della Via Lattea, posto nella costellazione dell’Altare, a circa 3000 anni luce da noi.  Esso ha un’età di circa 1.7 miliardi di anni è ha un passato dominato da migrazioni di ogni genere: ciò che vediamo è quel poco che è rimasto di una popolazione ben più numerosa.

Le stelle di IC 4651 sono nate tutte assieme in un’enorme nube molecolare spezzettatasi in migliaia di nubi di più piccole. Non vi era certo un buco nero galattico che le tenesse unite e i confini erano troppo ampi. Le stelle vivevano abbracciate tra loro sfruttando solo la forza di gravità mutua e quella del gas che era rimasto . Troppo poco per far vivere una nazione con le proprie forze. Il passaggio di nubi molecolari molto accattivanti e di grande massa o, ancor di più, di nazioni meglio organizzate (forse perché estremamente giovani), hanno cominciato ad attrarre le stelle più esuberanti di IC 4651, che hanno abbandonato la loro “casa”  alla ricerca di fortuna.

Il telescopio da 2.2 metri dell’ESO ha ripreso l’ammasso aperto IC 4651, ciò che resta di una nazione stellare ben più ricca e numerosa che ha subito continue e pesanti migrazioni di massa. Fonte: ESO.
Il telescopio da 2.2 metri dell’ESO ha ripreso l’ammasso aperto IC 4651, ciò che resta di una nazione stellare ben più ricca e numerosa che ha subito continue e pesanti migrazioni di massa. Fonte: ESO.

Non sempre queste “fughe” hanno portato a ciò che i giovani rampanti speravano: non una nuova nazione più ricca e unita, ma l’isolamento completo nella galassia. La nazione di passaggio le ha sì strappate da casa, ma le ha poi rifiutate lasciandole in balia del nulla e della solitudine più grande.

Va bene, smettiamo di fare paragoni troppo attuali e vediamo di parlare in modo più astronomico. Gli ammassi aperti non hanno una gravità tra le loro vari parti capace di trattenere le stelle che sono nate al loro interno. Ognuna di loro inizia a muoversi in direzioni qualsiasi, con legami sempre meno forti, dato che le distanze reciproche aumentano. Il gas, disperso su grandi estensioni, fa quello che può ed è anche occupato a formare nuove stelle. Nel frattempo, quelle che hanno le masse più grandi muoiono come supernove e disperdono il gas che avevano raccolto ed elaborato.

Gas e stelle sono ormai in balia degli oggetti di passaggio: nubi molecolari molto dense o ammassi più compatti e/o massicci o addirittura stelle singole capaci di dare lo strattone risolutivo per lasciare il luogo originario per sempre. Ciò non vuol dire che le due stelle inizino una vita in comune, ma, molto più facilmente, che entrambe siano costrette a vagare da sole nella galassia.  Il gas è, comunque, ciò che più facilmente viene strappato da casa e la riduzione del gas causa un blocco delle nascite. Si perdono abitanti e non se ne costruiscono più.

Le osservazioni più recenti di IC 4651 indicano che esso contenga “soltanto” 650 mass solari sotto forma di stelle, mentre all’inizio doveva contenerne almeno 5300. Una migrazione mostruosa! Solo le stelle più vicine tra loro riescono a sopravvivere ancora con uno “straccio” di legame che le unisca in un moto concorde. Ma chissà per quanto ancora…

Beh, ragazzi, non guardiamo questa migrazione di massa come un difetto delle stelle o come un qualcosa di maligno e mal riuscito… la nostra origine, ossia quella del Sole, è stata del tutto simile. Anche lui è nato in un ammasso aperto, ma lo ha lasciato sicuramente in tempi brevi e ora vive isolato senza nemmeno conoscere il suo luogo di nascita. Non prendiamocela, quindi, con chi ha avuto meno fortuna o molte più problemi da superare, dato che noi stessi, così orgogliosi, arroganti ed egoisti, siamo perfetti emigranti stellari… Pensiamo che abbiamo un solo Sole o, se preferite, che il Sole è solo!

1 commento

  1. Diego

    Ciao Enzo ben tornato!!!
    Dici bene e condivido sul fatto che siamo tutti emigranti...
    Tutti viviamo sullo stesso pianeta e ne condividiamo il destino.
    Un pianeta anche lui in un certo senso migrante.
    Orgoglio,arroganza,egoismo sono il risultato di istinti negativi presenti nel pensiero dell'essere umano sia che si trovi in difficoltà sia che viva nell'opulenza nulla cambia,l'uomo stesso per sua natura ne è "contaminato" fin dalla nascita (intesa come sviluppo caratteriale) chi più chi meno, e il fatto stesso di pensare di esserne al riparo è già uno sbaglio di per se.
    Questa è la condizione umana, e solo quando se ne prende coscienza e se ne fa una ragione di vita si può cercare di superare i limiti dell'egocentrismo :twisted: diversamente non vedo alternative... :(
    Altre strade o diversi percorsi, a mio modo di vedere, possono portare solo all'oblio... :roll:

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