14/05/23

Mostri stellari all'origine degli ammassi globulari **

Il telescopio Webb ha forse raccolto la luce di stelle mostruosamente grandi, capaci di dare origine ai più antichi ammassi globulari.

Non c'è galassia che si rispetti che non possieda una certa quantità di ammassi globulari. La Via Lattea, ad esempio, ne conta circa 180. Essi sono tra gli oggetti più antichi dell'Universo e sono nati insieme alle prime galassie. Veri fossili, rimasti isolati dal resto della galassia di cui sono ospiti. Possono avere anche un milione di stelle raggruppate entro poche decine o poche centinaia di anni luce: uno spettacolo entusiasmante! 2

Una delle loro caratteristiche più importanti è quella di essere formati da stelle nate tutte quasi contemporaneamente, eccezionale strumento per riuscire a datare la loro origine.

Tuttavia, anche gli ammassi più vecchi nascondono un mistero. La composizione chimica delle stelle è estremamente varia, cosa che non ci si aspetterebbe da oggetti nati nello stesso momento. La spiegazione teorica poteva essere legata alla presenza di veri mostri "stellari", con masse fino a diecimila volte quella del Sole, le quali erano in grado di produrre elementi chimici particolari, in grande quantità, a causa della loro temperatura interna. Ad esempio, azoto e ossigeno, alluminio e sodio. Questi giganti avevano una vita media di circa due milioni di anni e poi disperdevano i loro prodotti della fusione in modo casuale nella nebulosa in cui si stavano formando le nuove stelle dell'ammasso (ne abbiamo parlato in QUESTO articolo del 2018).

Ovviamente, vista la loro breve vita, sembrava quasi impossibile riuscire a osservare una galassia primitiva in cui queste stelle mostruose stessero ancora lavorando a pieno regime. E, invece, sembra che Webb sia stato in grado di localizzarne una, nata da poche decine di milioni di anni, dopo non più di 450 milioni di anni dal Big Bang. Una galassia giovanissima, in cui vi è un'inaspettata abbondanza di azoto. Un'abbondanza tale da poter essere spiegata solo dalla presenza di stelle gigantesche.

La ricerca di proto-ammassi globulari continua, così come la ricerca di questi oggetti veramente mostruosi per le loro dimensioni.

Articolo originale QUI

4 commenti

  1. alberto salvagno

    Ricordo di aver letto che questi ammassi globulari orbitano intorno al centro delle galassie, ma di non aver capito se sono interni alle galassie o esterni. Nel nostro caso, si trovano più vicini di noi al nucleo centrale? Sullo stesso piano dei bracci di spirale?

  2. Sono più che altro periferici, ma ne fanno parte.

  3. MaurizioR

    Mah, chissà com'è che quando si trova qualcosa di strano nei pressi del big bang, saltano fuori dal teorico cilindro oggetti inverosimili di cui, nelle vicinanze, non c'è traccia... 8)

  4. caro MaurizioR,

    essere nei pressi del Big Bang (per modo di dire) comporta ovviamente problemi non certo comuni, vista la situazione ben diversa dall'attuale. Il fatto che vi siano state stelle gigantesche all'inizio è ormai cosa accettata e comprovata. D'altra parte, quando le cose non si possono vedere direttamente (hai voglia di "beccare" il momento breve della vita di una stella gigante) è ovvio che si cerchino soluzioni limite. Il Webb deve proprio fare questo: risolvere qualche mistero e presentarne di nuovi in modo da poter arretrare ancora un po' nel tempo.

    Tu dici che non c'è traccia... proprio così, solo Webb può sperare di trovarla.

Lascia un commento

*

:wink: :twisted: :roll: :oops: :mrgreen: :lol: :idea: :evil: :cry: :arrow: :?: :-| :-x :-o :-P :-D :-? :) :( :!: 8-O 8)

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.