22/06/18

Gli ammassi globulari non finiscono di stupirci **

Già conosciamo come in questi ammassi, la grande folla stellare può innescare il processo di ringiovanimento delle vagabonde blu. Tuttavia, può fare molto altro…

Gli ammassi globulari sono, per lo più, oggetti vecchissimi, eppure le loro stelle contengono elementi che mal si addicono  a un popolazione che ha avuto ed ha ben poco gas per poter produrre nuove stelle e di composizione così ricca. La nostra galassia, sebbene ancora ben fornita di materia prima, non riesce a produrre stelle così “evolute”. Niente da fare... gli ammassi globulari dovevano usare un meccanismo particolare per produrre in tempi remoti tutti gli elementi pesanti che ancora mostrano le sue stelle, con grande orgoglio.

La soluzione sembra essere stata trovata e si ricollega alla nascita di stelle di massa fuori dal comune (per il nostro metro attuale) che si notano ancora oggi nelle nuove zone di mostruosa formazione stellare, come 30 Dorado nella Grande nube di Magellano. Con non poca meraviglia si è visto che esistono stelle la cui massa fa fare al nostro Sole la figura di un… nanetto.

30 Dorado è una impressionante zona di formazione stellare che può ricordare un antico ammasso globulare. Al suo interno si trovano giganti con masse di centinaia di volte quella del Sole. Forse anch’esse si sono formate attraverso l’unione di stelle meno gigantesche… Fonte: NASA, ESA, e F. Paresce (INAF-IASF, Bologna, Italy), R. O'Connell (University of Virginia, Charlottesville), e Wide Field Camera 3 Science Oversight Committee
30 Dorado è una impressionante zona di formazione stellare che può ricordare un antico ammasso globulare. Al suo interno si trovano giganti con masse di centinaia di volte quella del Sole. Forse anch’esse si sono formate attraverso l’unione di stelle meno gigantesche… Fonte: NASA, ESA, e F. Paresce (INAF-IASF, Bologna, Italy), R. O'Connell (University of Virginia, Charlottesville), e Wide Field Camera 3 Science Oversight Committee

Condizioni simili, anzi ancora più affollate, dovevano esistere negli antichi ammassi globulari. La folla di nuove stelle, anche giganti, era estrema e per niente improbabile che esse si unissero insieme, catturando, in un processo auto alimentato, altra materia stellare fino a formare oggetti di migliaia di volte la massa del Sole. Stelle mostruose, capaci, però, di raggiungere temperature tali da liberare nello spazio elementi pesanti in quantità più che anomala. Cibo fresco ed evoluto per le future stelle “normali”, tali da farle apparire ben più mature del previsto.

Insomma, non solo una fontana della giovinezza, ma anche una ricchezza chimica del tutto particolare…

Articolo originale QUI

 

NEWS del 14/5/2023 - Il telescopio Webb potrebbe avere rilevato la presenza di stelle iper-giganti in un giovanissima galassia, nata circa 450 milioni di anni dopo il Big Bang

Della frenetica attività di produzione stellare di 30 Dorado, e di quanto questa possa mettere in dubbio gli attuali modelli sull'evoluzione del Cosmo, abbiamo parlato anche QUI

Non solo zone di intensa produzione stellare nella Grande Nube di Magellano, ma anche stelle fuggitive che raggiungono la Via Lattea!

2 commenti

  1. Mario Fiori

    Scoperta interesante Enzo, insomma questo Universo sembra sempre più un grandissimo organismo vivente fatto da tutti i suoi attori/molecole/componenti.

  2. Lo è, lo è, caro Mariolino e noi due ne siamo consapevoli... :roll:  :-P

Lascia un commento

*

:wink: :twisted: :roll: :oops: :mrgreen: :lol: :idea: :evil: :cry: :arrow: :?: :-| :-x :-o :-P :-D :-? :) :( :!: 8-O 8)

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.