08/12/15

Attenti alle acque chete…*

Facciamo un po’ di conti: il Sole ha almeno 4.5 miliardi di anni e ha passato un’infanzia sicuramente agitata  e spericolata. Poi, mettendo su famiglia, si è tranquillizzato e la sua attività si è limitata a sporadici e/o periodici fenomeni, legati al suo campo magnetico e all’espulsione di particelle più o meno pericolose.

Questa è la visione comunemente accettata e confermata dalle bellissime aurore polari che indicano come le particelle eccitate vengano ingoiate dal nostro campo magnetico e come si possano verificare momenti un po’ più critici quando i colpi di tosse del Sole sono leggermente più potenti.

Poco male, al limite alcuni satelliti artificiali subiscono qualche problema e la corrente elettrica fa un po’ di bizze. Abbiamo già visto che in certi casi i colpi di tosse sono stati particolarmente violenti, ma fortunatamente i satelliti artificiali erano ancora un sogno.

Tuttavia, si tratta solo di leggere irritazioni, che difficilmente arrivano fino a una faringite. Malanni di stagione (stagioni solari, ovviamente) che sono gestite da cicli più o meno lunghi che riusciamo a descrivere attraverso le celebri macchie solari (simili alle macchie di una tonsillite?). Tutto sotto controllo con l’aiuto di qualche antibiotico? Purtroppo sembra di no. La nostra conoscenza del Sole, attraverso le macchie solari, si riferisce a pochi secoli, e gli studi più accurati sui  colpi di tosse a periodi ancora più recenti. Pochi anni o secoli rispetto ai miliardi di anni di vita della stella.

Un niente, un sospiro o poco di più. Molti esseri viventi sono vissuti durante questi quattro miliardi e mezzo di anni, cominciando a subire le azioni solari da almeno 3-4 miliardi di anni. Per la maggior parte del tempo, però, erano animali o vegetali veramente primitivi che tutto potevano fare meno che osservare cosa stesse facendo quella stella che gli forniva energia. La sfruttavano e si evolvevano, ma dovevano pensare a mangiare, a procreare e a sopportare i cambiamenti climatici (sì, anche loro e come!) e le intrusioni catastrofiche esterne. Non avevano tempo né capacità di analizzare le malattie del Sole, di scriverne un diario e di tramandarcelo.

Oltretutto, non avendo tecnologia elettronica e satelliti artificiali, erano anche poco interessati. Subivano gli effetti sul loro corpo ma non sapevano nemmeno di chi era la colpa.

Poi è arrivato l’uomo e la sua smania creativa. Magnifico! L’esplosione tecnologica è diventata forsennata, superando di molto i miglioramenti lenti -e non del tutto sicuri- del suo cervello. Oggi la razza umana è in balia dell’elettronica e non potrebbe più vivere senza di lei. Vi immaginate un ragazzino/a di 15 anni senza un cellulare o una signora attempata senza un talk show o una fiction televisiva? Sarebbe come strapparle una parte vitale, un vero e proprio assassinio.

Come già detto altre volte, tra non molto, i bambini nasceranno già muniti di smartphone e probabilmente si faranno solo parti cesarei per non danneggiare le appendici bio-elettroniche. Se tanto mi dà tanto, tra pochi decenni, se non prima, l’uomo non saprà più vivere senza queste sue appendici. Chi non parlerà a un cellulare o non lo terrà acceso al suo orecchio sarà considerato SORDO e MUTO. Chi non guarderà mangiando -e forse anche dormendo- un programma TV o un videogioco sarà considerato CIECO. E via dicendo…

Conquiste fantastiche che solo una matusalemme come me non riesce a sentire come indispensabili. Matusalemme? Sicuramente sì… ma sempre un neonato rispetto al Sole, che di compleanni ne ha celebrati molti di più.

La nostra stella conosce gli elettroni e tutti i suoi fratellini, compresi i fotoni, ma  si occupa poco delle applicazioni che ne ha fatto l’essere umano. Nessuno gli ha detto che queste parti essenziali dell’uomo sono estremamente delicate e che non amano troppo i suoi colpi di tosse.

Qualcuno (i soliti astronomi rompiscatole), però,  ci sta pensando e non si limita alle faringiti solari, ma pensa anche alle tracheiti, alle bronchiti e -magari- alle polmoniti. Tutte cose curabilissime a livello stellare, ma come si conciliano con la nostra futura esistenza?

Non potendo studiare il Sole nel suo passato e nel suo futuro, non resta che andare a studiare le sue sorelle, sparse per la galassia e con età ben diverse. In tal modo si può facilmente ricostruire l’albo di famiglia di una stella come il Sole. Ebbene, ciò che si poteva solo temere è la norma! Le faringiti  possono portare a disturbi ben più gravi. I colpi di tosse possono tranquillamente arrivare a potenze migliaia di volte maggiori di quelle che l’uomo ha conosciuto nella sua brevissima esistenza.

Purtroppo, non sembrano eventi sporadici, ma del tutto normali per stelle di questo tipo. Le forme di vita primitive hanno resistito dal punto di vista biologico (l’unico che poteva esserne influenzato), chi meglio e chi peggio. Ma la tecno-biologia ne sarebbe distrutta. Non una vera estinzione biologica di massa, ma un’estinzione di tecno-biologia di massa.

Parlando seriamente e scientificamente, le stelle simili al Sole hanno mostrato episodi di "superflare" migliaia di volte più potenti di quelli che l’uomo ha subito nel corso della sua brevissima vita. I colpi di tosse del Sole arrivano al più a energie dell’ordine di un ordigno da 100 milioni di megatoni (una sciocchezza), ma un “megaflare” può arrivare a miliardi di megatoni. Niente male!

Un normale flare solare, un breve e debole colpo di tosse. Cosa può diventare in caso di una vera bronchite? Fonte: University of Warwick/Ronald Warmington
Un normale flare solare, un breve e debole colpo di tosse. Cosa può diventare in caso di una vera bronchite? Fonte: University of Warwick/Ronald Warmington

Siamo di fronte a un qualcosa che assomiglia all’accumulo di fenomeni semplici. Se a un’onda se ne sovrappone un’altra e un’altra ancora si ottiene una super onda dagli effetti devastanti.

Si cerca di buttare acqua sul fuoco. In fondo non è mai successo e può darsi che il Sole si sia fatto il vaccino contro l’influenza. Può darsi, ma pochi secoli di fronte a miliardi di anni non è un periodo che può dare risposte significative.

Chissà come la prenderà il tecno-uomo del futuro, con due PC inseriti nel cervello (che ne faranno le veci), una mano fatta a playstation e l’altra a smarthphone, un piede sempre connesso e l’altro libero di agire su apparecchi ancora esterni al suo tecno-scheletro?  Un blocco elettrico completo e duraturo forse non sarà sopportabile e nemmeno riparabile per carenza di estremità capaci di svolgere lavori manuali. La chiameranno estinzione tecno-biologica, ma sempre estinzione sarà… Per non parlare degli effetti su quel poco di veramente biologico che sarà ancora presente nel corpo umano.

Ridiamoci sopra… in fondo è solo fantascienza. E così, caro Sole? Dicci che è così… non farci agitare… Non farci guardare il nostro cellulare non più solo in trepida attesa di ricevere un messaggio da qualcuno, qualsiasi esso sia, ma anche con questo terrore nell’animo! Altro che GW o GC…

Articolo originario QUI

2 commenti

  1. Daniela

    La scorsa settimana, mentre ero in ufficio, ha cominciato a fischiare il gruppo di continuità del pc, segno inequivocabile che mancava l'energia l'elettrica... poco male, ho pensato, il solito contatore che ogni tanto fa le bizze "Ora vado nella corte e lo tiro su!".
    Uscita nella corte interna, però, ho avuto la brutta sorpresa di trovarmi insieme a tante altre persone che avrebbero voluto tirare su l'interruttore del proprio contatore... ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che si trattava di un black-out!

    E ora?! La sensazione di smarrimento era totale e i pensieri su cosa avremmo potuto fare si sovrapponevano senza fornire soluzioni utili... fortuna che nel giro di pochi minuti tutto è tornato normale, non ho neanche fatto in tempo a comporre il numero del servizio guasti dell'Enel (perché non potevo cercarlo su internet, ma ho dovuto trovare una fattura scartabellando a mano nel raccoglitore)!

    Morale?! Se il Sole si beccasse una bella bronchite sarebbe una tragedia per tutti, non solo per chi vive di Facebook e di YouTube!!! :(

    Questo dovrebbe farci riflettere su quanto noi con i nostri problemi quotidiani siamo piccoli e insignificanti nell'Universo e quanto sia più saggio goderci la serenità che ci viene regalata (quando ci viene regalata) piuttosto che sprecare il tempo ad arrabbiarci con i nostri simili! :)

  2. Eh sì, cara Dani, devo ammettere che hai proprio ragione: siamo ormai troppo dipendenti dalla tecnologia. Una grande conquista, ma anche una grande debolezza! :(

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