27/01/16

Anche nell’Universo “C’è posta per te” *

Ultimamente, si sono trovati molti pianeti solitari, enormi giganti gassosi  che vagano senza legami familiari. Non è così ovvio capire se sono realmente orfani e/o scacciati da casa e/o fuggitivi o se non sono invece piccole stelle che non hanno raggiunto la massa sufficiente per bruciare il loro idrogeno, ossia nane brune. Fondamentale, a tal riguardo, è capire se sono vecchi o giovani.

Una commovente foto della mamma con il figlio ritrovato. Le frecce indicano il moto proprio su 1000 anni. Fonte: N.R. Deacon et al., MNRAS. 2016.
Una commovente foto della mamma con il figlio ritrovato. Le frecce indicano il moto proprio su 1000 anni. Fonte: N.R. Deacon et al., MNRAS. 2016.

Se fosse giovane, una nana bruna, attraverso i suoi disperati tentativi di fusione nucleare, avrebbe una luminosità non indifferente. Se fosse un pianeta, anche da giovane, non riuscirebbe a fare molto di più che riflettere luce. Figuriamoci se non ha nemmeno una stella vicino… Solo nell’infrarosso darebbe segni di vita.

Chissà quanti pianeti soli e tristi vagano negli spazi galattici… Bando alla tristezza e occupiamoci di un caso risolto in modo gioioso.

2MASS J2126 è un grosso pianeta scoperto nell’infrarosso, quasi sicuramente molto giovane, che sembrava seguire un branco di stelle, tra cui molte nane brune, sperando forse in un qualche aiuto. Lasciatemi pensare a un piccolo di elefante, rimasto senza mamma, in coda al suo branco, sperando nell’affetto delle “zie”. Chissà quanti pianti… ops… barriti!

Nel frattempo, si stavano studiano molte stelle giovani, magari poco propense a mantenere un figlio, sperando di trovare il frutto del peccato e restituirlo alla ingrata mamma e poi tutti felici e contenti. Ed ecco che  il moto proprio di una giovane stella, apparentemente compresa nel gruppo dell’elefantino, ma invece del tutto staccata e ancora più giovane (e forse inesperta), ha acceso una speranza. Lei, TYC 9486-927-1, e il piccolo elefantino sembravano proprio viaggiare insieme, alla stessa distanza da noi, circa 100 anni luce. Meraviglioso! C’eravamo preoccupati per niente…

L’elefantino, di circa 11 masse gioviane, è veramente molto giovane e ha ancora la sua mamma, anche se è molto lontana da lui!

Il nostro elefantino triste ha ancora la sua mamma! Evviva… e giù pianti e commozione… Fonte: University of Hertfordshire / Neil Cook
Il nostro elefantino triste ha ancora la sua mamma! Evviva… e giù pianti e commozione… Fonte: University of Hertfordshire / Neil Cook

Lontani o vicini, i figli sono sempre figli e basta un filo di ...gravità per tenerli con sé. Non sappiamo se il fatto di stare così lontano sia frutto di una lite, di un tentativo di abbandono e poi di un pentimento. O magari, proprio il viceversa: un figlio ingrato che vuole scappare attirato da qualche illusione come Lucignolo verso il paese dei balocchi, ma trattenuto in tempo dalla madre disperata.

Noi non siamo come il programma televisivo e non vogliamo entrare, a piedi uniti, negli affetti più intimi. Ci basta sapere che tutto è finito bene. Magari la scienza riuscirà anche a capire come si sono svolti i fatti, ma con discrezione e senza sceneggiate mediatiche. Resta il fatto che mai si era trovato un pianeta così lontano dalla mamma. Pensate che le orbita attorno a una distanza che è circa 7000 volte quella della Terra dal Sole, un milione di milioni di chilometri.  Un amore gravitazionale che non si pensava potesse esistere!

Il suo periodo di rivoluzione si aggira intorno ai 900 000 anni. Dalla sua nascita avrebbe compiuto solo 50 orbite. Un pensiero ai sui ipotetici abitanti, anche se non avrebbe mai avuto il tempo di costruirseli. Se fossero nati come noi, non avrebbero avuto un Sole da venerare, anzi non si sarebbero nemmeno accorti che quella stella così lontana potesse avere niente a che spartire con loro.  Si sarebbero sentiti abbandonati nel Cosmo.

Ma no, cari amici: allegria e giù lacrime di gioia! Oggi lo saprebbero attraverso il “C’è posta per te” scientifico! E questa non è una bufala!!

Articolo originale QUI

 

NEWS del 23/8/2020 - Il telescopio Nancy Grace Roman, successore di Hubble, la cui entrata in funzione è prevista entro il corrente decennio avrà, tra gli altri, il preciso obiettivo di scoprire molti pianeti solitari a spasso per la Via Lattea

12 commenti

  1. Alvermag

    Se ho ben capito si è misurato il moto apparente dei due oggetti verificando che intensità e direzione sono le stesse: dovrebbe trattarsi del moto del sistema stella-pianeta intorno al centro galattico.

    Quello che chiedo è come si è valutata la componente radiale dei due moti (anche quella dovrebbe essere la stessa altrimenti i due oggetti potrebbero andare, almeno in linea teorica, in direzioni opposte. Immagino che con l'effetto Doppler si faccia ben poco ...  ed il fatto che la distanza sia la stessa potrebbe, sempre in linea teorica, essere un caso.

     

     

     

  2. per adesso è più che sufficiente Alvy: due oggetti, una stella e un pianeta, che si trovano alla stessa distanza da noi e che sono fermi uno rispetto all'altro... Te la do al 90% che siano legati gravitazionalmente. :wink:

  3. Alvermag

    Ehi Enzone, mi sembra che il tuo cervello funzioni in modo ... quantistico (cioè statistico!) :mrgreen:

  4. Mik

    Pianeti, pianetini e asteroidi orfani potrebbero dare ragione della massa mancante (oscura)? O se ce ne fossero davvero tanti non potremmo non vederli o accorgercene in altro modo?

  5. caro Mik,

    ovviamente, è massa mancante e tale sarà sempre, almeno osservativamente. Tuttavia, non potrà mai prendere il posto della supposta materia oscura, anche esagerando nei numeri.

  6. Daniela

    Prima una magnetar mostruosamente luminosa (o forse un buco nero intorno al quale potrebbero verificarsi reazioni nucleari sconosciute)...

    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2016/01/15/in-un-modo-o-nellaltro-luniverso-ci-prende-in-giro/

    poi questo pianeta ad una distanza dalla sua stella che mai avremmo immaginato possibile... non passa giorno che l'Universo non dia nuovi stimoli e lezioni di umiltà a chi li vuole cogliere! :)

     

  7. E pensare che i papalliani sapevano già tutto... Voi che siete introdotti nel giro, fateci sapere qualcosa in anteprima, accidenti!!  :evil:  :mrgreen:

  8. I Papallicoli

    E no, caro Enzo, sarebbe troppo facile avere notizie in anteprima senza doversi impegnare neanche un pochino... non penserai mica di essere un "raccomandato"?? :mrgreen:

  9. questi papallicoli, da quando sono diventati "pappa e ciccia" con i papalliani, si stanno allargando troppo. Si dimenticano di noi poveri terrestri sempre pronti alle raccomandazioni (e anche peggio...) :cry:  :cry:

  10. I Papallicoli

    :-P :-D

  11. Mario Fiori

    Enzo, si apre un mondo o mi sbaglio. Non penso che sarà l'unico caso, basterà controllare meglio.

    Casi unici nel cosmo penso che scarseggino o no?

  12. caro Mario,

    la tua osservazione è più profonda di quello che potrebbe sembrare a prima vista :-P

    In realtà, da una parte, i limiti imposti ai sistemi planetari si basano su tecniche osservative che sfavoriscono decisamente i pianeti lontani e quasi immobili. Dall'altra, il nostro Sistema Solare dava alcuni limiti locali... Uno più uno poteva anche fare due.

    Adesso, da un lato compaiono figli che non sono abbandonati, dall'altra un possibile nono pianeta... Qualcosa va decisamente cambiato nelle teorie di formazione dei sistemi planetari, dato che i pianeti si formano anche dove non potrebbero... Migrazioni? Può darsi, ma può anche darsi che non basti...

    Bravo Mario, hai azzeccato in pieno il problema generale!!!! :-P

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