06/02/16

La scienza disonesta è ancora Scienza?

La dott.ssa Post ha contattato 300 scienziati coinvolti nelle ricerche legate al clima. Il 42% di questi ha risposto al questionario che gli era stato proposto. Esso verteva sui vari aspetti della ricerca da loro svolta sui cambimenti climatici, sulle strategie scelte per la comunicazione delle maggiori incertezze del loro lavoro, sulle relazioni con i media.

I risultati convergono su punti molto interessanti e alquanto sbalorditivi, trattandosi di scienziati…

1) Più lo scienziato è coinvolto con i media, molto meno comunica le proprie incertezze  e molto più conferma le convinzioni mediatiche sulla causa antropologica, storicamente unica, pericolosa e descrivibile con modelli.

2) In modo simile, più lo scienziato è convinto dell’allarmismo legato alla CO2, come causa principale del riscaldamento globale, e più egli stringe relazioni con i media per divulgare le proprie convinzioni.

3) Lo scienziato preferisce non divulgare ai media i risultati che indicano un rallentamento del riscaldamento globale, mentre è più incline a comunicare immediatamente qualsiasi risultato che confermi una rapida crescita e una visione catastrofica.

Ne segue, indipendentemente da quale sia la ragione di tutto ciò, che la maggior parte degli scienziati climatologi tedeschi si sente schiavo dei media, comunicando a loro solo i risultati che seguono la loro strategia operativa (sicuramente non dettata da valori scientifici visto che proprio gli scienziati ne sono succubi…).

Le conclusioni di questo studio sono tristi e spudorate, mostrando un effetto di selezione unilaterale dei climatologi tedeschi. Paura di andar contro i media? Paura di essere additati come “pericolosi” scettici? Paura di non ottenere fondi? O –magari- qualcosa di più … solido e personale?

Tutto ciò comporta, comunque, la soppressione di qualsiasi comunicazione verso il pubblico, quando i risultati mostrano anche solo qualche incertezza e non confermano completamente la “narrazione” allarmistica del riscaldamento causato dalla CO2 di origine umana. Questa è pura disonestà che non può aver posto nella Scienza, ma solo in una certa scienza…

Lo studio riguarda solo gli “scienziati” tedeschi, ma l’invasione di tuttologi televisivi che sanno tutto e parlano di tutto, capaci, però, di ripetere solo e soltanto le solite litanie, vere e proprie marionette nelle mani dei media, fa pensare che la Germania non sia sola.

Articolo originale QUI

 

4 commenti

  1. Mario Fiori

    E' impressionante caro Enzo,oramai è proprio vero che ci manipolano di continuo per scopi poco chiari, anzi scurissimi, è questa la vera energia oscura. L'energia perversa di chi, in nome del "dio" denaro, rinnega la Scienza e tutto ciò per cui ha studiato e crea una scienza piegata al potere. E poi i tedeschi, un popolo verso il quale, come d'altra parte altri popoli, non ho mai avuto nulla contro, ma che hanno sempre rappresentato il "tutto di un pezzo", la guida produttiva di un intero continente, la "locomotiva",  e poi si vengono a scoprire come tutti : manipolati e manipolatori, falsificati e falsificatori (vedi questioni relative alle automobili) e così via.

    Comunque sia e chiunque siano, è impressionante e pericoloso.

  2. che dire? Simo proprio tutti uguali: corruzione, denaro, potere, arrivismo e la scomparsa completa della molecola della vergogna, quella molecola che una volta faceva arrossare la pelle... :(

  3. Concordo con voi,quando c'è di mezzo denaro e carriera pensarla alla Giulio Andreotti è fin quasi banale.Lo scienziato puro e duro esiste ma l'ambiente in cui vive è quello che è.Ambiente che influenza anche le nostre percezioni sui popoli,quando vado in Germania ogni tanto trovo qualcuno che pensa che noi Italiani abbiamo tutti il mandolino e i baffetti,allora mia moglie che è Tedesca li aggiorna.I Tedeschi sono una nazione grande evoluta e multirazziale più di noi solo più efficienti e rispettosi della cosa pubblica,come gli Scandinavi,gli Olandesi e fanno i loro interessi quando possono come gli altri quando ci riescono ecc.Mi ricordo quando ero al mio primo impiego il mio Boss che era un burbero intelligente mi faceva delle domande tipo:"Bocia!Dimmi è più furbo il furbo o chi conosce il furbo?".Guarda Mario che non c'è l'ho con te,che sei una persona colta e che stimo,è solo una occasione per me di rispondere ad una percezione diffusa a tutti i livelli quì da noi. :-D  :-D

  4. caro Gianni

    il mondo si sta globalizzando a tutti livelli e in ogni suo angolo... :-|

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