05/02/17

Due parole sull’aberrazione della luce

Per una trattazione completa di questo argomento si consiglia di leggere il relativo approfondimento, nel quale è stato inserito anche il presente articolo.

 

Qualcuno troverà sicuramente un po’ saltellante e magari troppo lunga la trattazione dell’aberrazione della luce. Due parole per inquadrare meglio la scelta, dovuta soprattutto alla ricerca di una descrizione sempre più ampia e utile.

Dico la verità… all’inizio volevo accontentarmi di una descrizione più o meno accurata dell’aberrazione annua (un fenomeno abbastanza contro intuitivo e bisognoso di un'accurata e variegata presentazione) e poi estenderla alla visione degli oggetti celesti in movimento (come la stessa spettroscopia e l’effetto doppler) e accennare a ciò che si potrebbe vedere viaggiando a velocità sostenuta.

In pratica, attaccarmi ad articoli che già avevo inserito in queste pagine (per adesso, preferisco non linkarli per non rischiare una confusione ancora maggiore). Ma, come sapete, l’appetito viene mangiando… e mi sono accorto che non solo potevamo introdurre l’ellisse di aberrazione tramite la relatività ristretta, ma che potevamo ricavarne l’equazione abbastanza facilmente.

Non solo, però (sarebbe stato solo un “di più” tecnico)... si poteva sfruttare l’argomento per comprendere meglio l’esperimento dell’orologio di luce e generalizzarlo anche ad altre direzioni dello specchietto. Un lavoro che sarebbe servito per legare ancora una volta fenomeni osservabili, più o meno facilmente, con il diagramma ben più generale di Minkowski, anche se in modo superficiale.

Vi sono vari metodi per arrivare alla conclusione, sia sfruttando la contrazione delle lunghezze sia la dilatazione dei tempi. Ho preferito usare quest’ultima (anche se le cose non cambierebbero) per introdurre facilmente l’effetto doppler e la misura diretta dei parametri fondamentali per disegnare in quattro dimensioni (2 spaziali, una temporale e una energetica). Faremo, così, un bel ripasso e metteremo qualche puntino sulle i.

Ne segue che ciò che poteva essere concluso in un paio di puntate, sta venendo fuori come un articolo decisamente lungo, sia di tipo intuitivo che tecnico e osservativo. Si sta, in pratica, costruendo in corso d’opera… da cui qualche salto improvviso, qualche ritorno alla semplicità, e qualche quiz per tastare il polso.

Inoltre, capiremo ancora meglio che tutti i fenomeni relativistici si riducono sempre e soltanto al problema della simultaneità relativa (non per niente l’ellisse di aberrazione si chiama anche ellisse di simultaneità). Non abbiate paura, comunque. Lasciatemi andare avanti cercando di seguire al meglio, pur dovendo saltellare da un articolo all’altro nei due versi. Alla fine, elaborerò la trattazione finale in un solo articolone (da inserire negli approfondimenti), che cercherò di impostare in modo più continuo e logico.

Abbiate pazienza, ma vi posso assicurare che la costruzione quantitativa dell’ellisse di aberrazione e i suoi legami all’orologio di luce da una parte, al diagramma di Minkwski e alla aberrazione della luce e ai viaggi relativistici, dall’altra, non è cosa che si trova facilmente in giro, soprattutto introdotta in modo estremamente semplice. Spesso, inoltre, per cercare la semplicità, si usano semplificazioni che possono incrinare sensibilmente le conoscenze acquisite sulla Relatività Ristretta.

Insomma, abbiate fiducia e non snobbate l’aberrazione: ne potrete vedere e costruire delle belle!

Grazie!

P.S.: vi prometto che dopo l'aberrazione ci occuperemo di argomenti più leggeri, riprendendo in mano i satelliti meno conosciuti e cose di più semplice trattazione. A tenere alto il livello, ci penseranno il club dei maghi, la lagrangiana di Fabrizio e la matematica superiore di Umberto. Per le risate e la distensione (sempre  legata alla riflessione) ci sono sempre Mauritius, Pautasso, Vin-census e i celeberrimi Astericcio & co... Cosa volete di più?

 

 

3 commenti

  1. givi

    Potresti inserire il tema dell'aberrazione della luce in una sezione degli approfondimenti? Si potrebbe così (ri)leggere tutto in modo più organico.

    Grazie

  2. scusa Givi... ma è proprio quello che ho detto... :-P

  3. givi

    Ok, grazie

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