14/11/19

Bello, bello e impossibile? **

Vedere due buchi neri che si uniscono, oltre che  "sentire" le onde gravitazionali che emettono? Sarebbe bello, bello e impossibile! E, invece no... basta analizzare bene la situazione nel centro delle galassie.

Il rilevamento di onde gravitazionali continua, anche se non fa più notizia. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei casi riguarda l'unione di due buchi neri. Un fenomeno sicuramente straordinario, ma con un grosso problema di fondo: come facciamo a sapere l'origine delle onde? Si può stimare più o meno, ma la vera risposta sembrerebbe impossibile. Riusciamo a "sentire" lo spaziotempo che si stropiccia, ma sarebbe bello vedere l'evento o quanto meno ciò che succede dopo. Purtroppo uno più uno fa sempre uno: due buchi neri (invisibili) formano un buco nero, (anch'esso invisibile). Analizziamo un po' l'intera faccenda...

Innanzitutto, dove è più facile che capitino queste unioni vogliose di stare nascoste ai nostri occhi? Beh... sicuramente dove è facile che un tempo esistessero molte stelle giganti, tali da dar luogo, alla fine della loro esistenza "normale", a un buco nero. Oltretutto, anche le stelle di neutroni potrebbero portare allo stesso risultato se fossero accoppiate con stelle normali da cui succhiare la materia sufficiente per superare il raggio dell'orizzonte degli eventi. In poche parole, intorno al buco nero centrale è facile che soggiornino un numero molto alto di buchi neri stellari. Molti di loro potrebbero già aver inglobato altri buchi neri più piccoli ed essere  diventati dei veri mostri gravitazionali, anche se ben lontani dalla massa di quello galattico.

buchi neri

Possiamo immaginarci un vero balletto di buchi neri, anche di massa notevole, attorno al re della galassia. Un re che ha sempre fame e che molto spesso è circondato da un disco di accrescimento. Un disco di gas che si riscalda notevolmente e che può essere visto direttamente. Un disco che occupa uno spazio non piccolissimo e che potrebbe facilmente essere attraversato dai buchi neri "danzanti". Varie simulazioni fanno anche pensare che qualche buco nero venga catturato dal re, ma che il passaggio di un altro suddito nero possa anche trascinarlo via con sé, così come il gigante possa separare una coppia già formata.  Insomma, un bell'andirivieni, che possiamo solo immaginare. Oltretutto il re potrebbe concentrare in qualche modo i buchi neri verso di lui e il suo disco.

Buchi neri e disco... un rapporto molto interessante! Una unione tra due buchi neri che abbiano strappato un po' di gas dal disco del re porterebbe certamente a qualche tipo di "lampo", una fiammata sicuramente visibile, una fiammata che potrebbe essere studiata attentamente. L'urto tra il gas che circonda entrambi i buchi neri potrebbe anche aiutare la loro unione.  Sarebbe ora di fare maggiore attenzione a improvvise accensioni nei pressi dei buchi neri galattici: potrebbero essere il segnale di una unione tra oggetti invisibili, sentita magari anche dai rivelatori di onde gravitazionali. Gli autori della ricerca, che stimola a concentrare l'attenzione in certi luoghi potenzialmente ricchi di buchi neri vagabondi, consigliano di provare. Anche se non fosse vero questo scenario, sarebbe comunque un grosso aiuto nel cercare di capire la frequenza delle unioni tra buchi neri.

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1 commento

  1. Mari Fiori

    Sempre più forti ed importanti questi buchi neri.

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