20/06/15

!!! Venere è vivo! *

Questo articolo è stato inserito nella pagina d'archivio "Venere: la dea della bellezza", in "Sistema Solare"

Tanta fatica e tanti soldi per capire se Marte sarà la nostra futura casa cosmica (ma mi facciano il piacere…), accettando in gran silenzio le ultime ipotesi che fanno pensare che il pianeta rosso NON abbia mai visto l’acqua allo stato liquido, ma solo e soltanto sotto forma di ghiaccio, ed ecco che la poco considerata sorella gemella della Terra ci manda un avviso importantissimo (e speriamo che venga raccolto da qualche media…): “Sono Viva, geologicamente viva!”. Una notizia che farà riscrivere l’evoluzione del pianeta così simile e così diverso da noi. Un pianeta non certo adatto alla vita biologica, ma… chi ha detto che esiste solo quella nel Cosmo?

Venere è sicuramente il pianeta “teoricamente” più simile al nostro. Non molto più vicino al Sole e con una massa quasi identica, Venere ha per una buona parte della sua vita seguito una storia parallela alla nostra. Poi, sicuramente per la maggiore vicinanza alla stella, ma non solo, i suoi oceani hanno cominciato a evaporare producendo un colossale effetto serra (dovuto essenzialmente al vapor d’acqua) che ha innescato un processo irreversibile. L’acqua ha abbandonato Venere, trascinata via dal vento solare, lasciandolo in balia della CO2 e di altri gas tali da mantenere quella torrida temperatura che oggi lo caratterizza. La mancanza di acqua liquida ha sicuramente anche contribuito a bloccare qualsiasi tentativo di tettonica a placche e a spegnere gradatamente la sua attività vulcanica.

Tuttavia, non era facile capire da quanto tempo era terminata l’attività geologica di Venere: miliardi, milioni  o solo pochi anni? I vulcani si vedevano ancora, così come le colate di lava, ma erano solo un ricordo fossile o vi era ancora qualche “paradiso perduto”?

L’analisi capillare e corale dei dati di Venus Express hanno risolto l’enigma: Venere è ancora vivo e ha dei vulcani in piena attività. E’ un pianeta vivo e vegeto, malgrado la sua atmosfera lo abbia trasformato in un vero e proprio “inferno”. La zona che ha portato all’eccezionale scoperta non è nuova agli studiosi. Si tratta della regione Ganiki Chasma, un terreno che già si pensava essere estremamente giovane. Sì, ma quanto giovane? Si era formato un miliardo di anni fa o soltanto ieri? Bene, la risposta è la seconda!

L’analisi dei dati di Venus Express ha dimostrato che vi sono sbalzi di temperatura al suolo, in luoghi ben circoscritti, di centinaia di gradi nel giro di pochi giorni (giorni terrestri!). Le zone che mostrano questi inattesi e rapidi picchi vanno da pochi chilometri quadrati fino a duecento circa. L’unica spiegazione può essere la fuoriuscita di lava con i suoi gas. Il magma fuoriesce e crea violenti sbuffi gassosi molto potenti. Ora, si spiegano anche molto bene alcuni risultati di parecchi anni fa, che avevano individuato concentrazioni di anidride solforosa (SO2) nell’alta atmosfera del pianeta, che facevano pensare ad attività vulcanica, ma che non davano certezza sulla loro provenienza.

Vulcani attivi su Venere!. Al centro si vede l’Ozza Mons, circondato da migliaia di chilometri di fessure. Lungo queste ultime sono stati individuati “punti caldi”, in cui vi è fuoriuscita di lava. Fonte: Ivanov/Head/Dickson/Brown University
Vulcani attivi su Venere! Al centro si vede l’Ozza Mons, circondato da migliaia di chilometri di fessure. Lungo queste ultime sono stati individuati “punti caldi”, in cui vi è fuoriuscita di lava. Fonte: Ivanov/Head/Dickson/Brown University

Venere, così simile e così diversa, ci ha avvisato! E’ ancora viva e la sua attività geologica non è cessata. State perfettamente in silenzio in una notte scura. Sentirete, forse, qualche lontano boato: è la voce della nostra sorella che canta la sua gioia di vivere!

Non è difficile pensare a quanti e quali nuovi studi si potranno compiere su Venere. I dati sono sempre gli stessi, ma adesso si riesce anche a vedere l’orologio che segna il loro tempo, un orologio che scorre perfettamente ed è uguale al nostro.

 

Ma l'evoluzione di Venere è un caso "normale" o no? Ne parliamo QUI

NEWS del 21/7/2020: Scoperte trenta corone vulcaniche venusiane ancora in fase attiva!

13 commenti

  1. peppe

    un bell'articolo Enzo.

    Ma il fatto che Venere ha un attività geologica ancora attiva vuol dire che potrebbe avere un campo magnetico come succede per la Terra?

    o le due cose non sono necessariamente collegate? Dipende molto dal nucleo del pianeta?

  2. Mario Fiori

    Da qualche parte ho sentito che Venere non ha un campo magnetico protettivo come la Terra e questo ha influito molto sulla sua evokluzione e sull'evaporazione dell'acqua che qui parrebbe ci fosse. Ti risulta Enzo? Avevo anche già sentito di questi vulcani attivi e di eruzioni gigantesche che coinvolgerebbero gran parte della crosta venusiana. Comunque le notizie sono importanti e...ravvivano Venere che, se non avesse appunto l'irreversibile effetto serra avrebbe temperature pochissimo più calde di noi ( nonostante la maggiore vicinanza al Sole) e sarebbe un ottimo pianeta anche per a vita ma...

  3. Michael

    Ho una simpatia particolare per Venere e questa notizia non può che farmi piacere. :)

  4. peppe

    spesso si sente parlare del giochino di immaginare la terra spostata sull'orbita di venere e poi su quella di marte per vedere come potrebbe cambiare e si afferma che diventerebbe pressochè a questid due pianeti

  5. carissimi,
    la mancanza di campo magnetico può dipendere da diversi fattori. Quello oggi più plausibile è la mancanza di gradiente di temperatura tra mantello e nucleo, dovuto facilmente all'assenza di tettonica a zolle. Ciò, però, non vuol dire che non vi siano localmente zone calde che riescano a uscire in superficie in corrispondenza a corrugamenti e spaccature. Diciamo che la mancata lubrificazione dovuta alla perdita d'acqua ha interrotto la tettonica globale. Va anche tenuta in conto la lenta rotazione... Insomma, Venere mantiene ancora molti segreti sotto la sua crosta piena di vulcani che oggi sappiamo essere ancora attivi.

  6. gioyhofer

    Incredibile, che notizia eccezionale!!!
    Per delle sonde sarebbe più facile da raggiungere Venere rispetto a Marte, oppure la sua maggiore vicinanza al Sole richiederebbe un maggiore dispendio energetico?

  7. cara Gio,
    no, non sarebbe più difficile. Il problema è che scendere sotto l'atmosfera distruggerebbe la sonda come è capitato a quelle russe che hanno ripreso immagini solo per pochi secondi. La pressione e la temperatura sono micidiali. Venere va guardata a distanza... coperta dai suoi... VELI! :-P

  8. Giovanni

    Per curiosità quale altro tipo di vita, oltre quella biologica, immagini?
    Ciao

  9. peppe

    cara Gio, c'è stata una sonda americana armata di radar che ha preso info su Venere orbitandole attorno, ma tanti anni fa ormai...quel che è certo potremmo usarlo come fionda gravitazionale per futuri viaggi :-)

  10. Alvermag

    Eh si, Peppe, non sei l'unico che si .... fionderebbe volentieri su Venere .... :wink:

    mmmhh, non vorrei far arrabbiare Marte; sai, con quello non si ragiona.

    Stasera, sempre su RAI-Premium, è in programma la 2^ puntata dello sceneggiato sulla vita di Einstein.

  11. caro Giovanni,
    una per tutte la vita geologica; ma esiste anche la vita radioattiva... insomma, tutto ciò che presenta un inizio, un'evoluzione e una possibile trasformazione...

  12. davide1334

    sul fatto della pressione che distruggerebbe le sonde: ma figurarsi se dalla missione sovietica di venera 13 o 14 ora non ricordo,non si sono fatti passi in avanti per affrontare la cosa...è veramente così insormontabile come problema? chiedo eh,non ne so una mazza....pare proprio che non vi sia volontà per concentrare risorse e missioni lì,rispetto al più appetibile marte, o no?

  13. caro Davide,
    non sono un tecnico... ma temo che siano ancora insormontabili... :-|

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