27/07/15

C’è foschia e foschia e c’è ghiaccio e ghiaccio: chiedetelo a Plutone! *

Erano passate solo sette ore dopo il passaggio ravvicinato a Plutone e New Horizons si è “voltato” per guardare il corpo celeste “contro luce”. Il panorama è meraviglioso: il disco nero di Plutone è circondato da due strati di “foschia” (esattamente “haze” in inglese). Essi arrivano fino a 180 km di altezza, cosa che nessuno poteva aspettarsi.

I modelli attuali suggeriscono che questa foschia si formi quando la luce solare ultravioletta rompe le particelle di metano gassoso. La rottura del metano innesca la formazione di idrocarburi più complessi come l’acetilene e l’etilene. Questi tendono a cadere verso la superficie dove la temperatura diminuisce e li fa condensare sotto forma di piccoli cristalli che causano proprio la ”haze”. La luce ultravioletta continua a lavorare e trasforma la “haze” in tolina (composto organico mischiato a sostanze inorganiche come l’azoto) che si deposita sulla superficie del pianeta nano (chiamiamolo… nano!) e ne determina il colore.

Allontanandosi da Plutone la sonda ha catturato questa spettacolare immagine controsole della sua atmosfera, dove si distinguono due strati di foschia (“haze”) molte volte più alti di quanto si era previsto. Fonte: NASA/JHUAPL/SWRI
Allontanandosi da Plutone, la sonda ha catturato questa spettacolare immagine controluce della sua atmosfera, dove si distinguono due strati di foschia (“haze”) molte volte più alti di quanto si era previsto. Fonte: NASA/JHUAPL/SWRI

Tutto bene? Neanche per sogno! Gli scienziati avevano calcolato precedentemente che le temperatura era troppo “calda” per formare “haze” ad altezze superiori ai 30 km d’altezza. E invece se ne trova fino a 130 km. C’è poco da fare… devono farsi venire delle nuove idee sui processi che Plutone ci mostra. Le teorie sono belle, ma le osservazioni non possono essere smentite. Giriamo pagina e ricominciamo a studiare!

Ma su Plutone non c’è solo la foschia a stupire gli specialisti.

Analizzando in dettaglio una zona della pianura ghiacciata completamente liscia (a parte i crepacci che la dividono in “celle”) si è notato che molto probabilmente il ghiaccio è scivolato (e forse lo sta ancora facendo) verso le zone più irregolari e montuose (coperte di crateri). Questo scorrimento ha causato il riempimento delle depressioni, come, ad esempio, qualche cratere che mostra il suo fondo completamente bianco (ne avevamo già parlato).  Non ci vuole molta fantasia a immaginare cosa sia successo (o cosa stia ancora succedendo): basta pensare ai ghiacciai terrestri!

L’immagine che riprende le “placche” ghiacciate poligonali e la zona più antica, altamente craterizzata, che è stata invasa dal ghiaccio in movimento. Fonte: NASA/JHUAPL/SWRI
L’immagine che riprende le “placche” ghiacciate poligonali e la zona più antica, altamente craterizzata, che è stata invasa dal ghiaccio in movimento. Fonte: NASA/JHUAPL/SWRI

La faccenda, però, può avere un risvolto ancora più generale. Utilizzando colori accentuati, che simulano le diverse composizioni e le trame del terreno, si nota una chiara diversificazione in funzione della latitudine. Le parti più scure (interrotte dalla pianura liscia del “cuore”) si estendono verso l’equatore. Quelle di tonalità più chiara coprono le latitudini intermedie, mentre la zona più luminosa è quella relativa al polo. Tutto ciò fa pensare che esista un meccanismo di trasporto stagionale dall’equatore verso il polo.

 

 

 

 

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Il “cuore” che interrompe brutalmente questo “trend” può essere considerato come una riserva di ghiaccio. Però… c’è ghiaccio e ghiaccio. Quello con cui si ha a che fare è molto “esotico”. Nel centro del “cuore” si è trovato ghiaccio di azoto, di monossido di carbonio e di metano. Alla temperatura di - 234°C, questo ghiaccio può comportarsi come un fluido e scorrere al pari dei nostri ghiacciai. Questo scorrimento può essere proprio quello che ha portato ghiaccio “pulito”  a invadere la zona montuosa più scura e antica.

Chi oserà ancora dire che Plutone è un corpo statico, vecchio e congelato, stia attento a non essere punito duramente! Sia quello che sia mediaticamente, Plutone ha una vitalità e un dinamismo che ben pochi colleghi del Sistema Solare possono vantare.

Ne vedremo ancora delle belle!

8 commenti

  1. adriano

    Ogni giorno Plutone ci sorprende sempre più, un vero peccato che la sonda non sia entrata in orbita. Grazie per le news con le quali ci aggiorni, per i ns.giornali e tg nazionali è calato il silenzio (forse è meglio così sparano solo castronerie)

  2. Mario Fiori

    Calato il silenzio perché il Grande Plutone non ha bisogno di essere inserito nel giro mediatico gonfiato delle news inventate, si presenta già molto bene da solo e con chiare idee per studi seri ed approfonditi.
    Nelle botti piccole ci sta il vino buono come si dice e Plutone di vino buono ne sta fornendo tanto, ma i soliti noti sono spiazzati e sono abituati a bere vino fatto con le polverine.

  3. Michael

    La prima fotografia è spettacolare!

  4. gioyhofer

    Plutone è veramente eccezionale.... Su un articolo precedente hai scritto che è stato attivo fino a non molto tempo fa, ma di quanto tempo si parla indicativamente, in termini di anni?

  5. cara Gio,
    non è facile dirlo, ma sicuramente il "cuore" senza crateri non deve essere più vecchio di qualche decina di milioni di anni. Tuttavia, non è impossibile che Plutone sia ancora attivo... In fondo, suo fratello Tritone lo è e spara ancora i suoi geyser... Chissà... :roll:

  6. Mario Fiori

    Che meraviglia !! :-P :-P :-P

  7. gioyhofer

    Fantastico :) grazie Enzo

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