15/06/16

!! La vita nasce al centro delle galassie ? **

Questo articolo è inserito nella sezione d'archivio "Figli delle stelle (e degli asteroidi, e delle comete...)"

 

Scoperta la prima molecola chirale vicino al centro della nostra galassia. Nel contempo si scopre anche che elettroni molto “deboli” sono capaci di dare le “martellate” decisive alla formazione della scultura della vita, in perfetto accordo con i loro amici, molto energetici, fotoni ultravioletti. Una catena di montaggio fantastica si sta delineando nell’Universo e la scuola continua a nascondere per paura o ignoranza laMeccanica Quantistica. Forza ragazzi, pensateci da soli: il futuro è bellissimo e potrete diventare veri amici dei dominatori del Cosmo, quelle gioiose e simpatiche particelle che giocano come i bimbi di una volta.

La prima molecola “chirale” è stata scoperta nello spazio profondo.  Ricordiamo che si chiama chirale una molecola non sovrapponibile alla propria immagine speculare nelle tre dimensioni, come la nostra mano o il filetto di una vite. Il ruolo di semplici nastri trasportatori della vita, per le comete e gli asteroidi, sembra sempre più confermato: i mattoni della vita nascono probabilmente ben più lontano dalla culla finale che la fa crescere e prosperare.

La molecola (ossido di propilene, CH3CHOCH2) è stata rintracciata vicino al centro della nostra galassia attraverso il Green Bank Telescope in Virginia e il radio telescopio Parks australiano. Una molecola di questo tipo potrà, probabilmente, spiegare, nel suo luogo di origine, perché non è rispettata una pari abbondanza tra spirali verso destra e verso sinistra, una caratteristica fondamentale per la formazione della vita biologica.

La regione Sagittarius (Sgr) B2, una enorme zona di formazione stellare. Fonte: B. Saxton, NRAO/AUI/NSF e N.E. Kassim, Naval Research Laboratory, Sloan Digital Sky Survey.
La regione Sagittarius (Sgr) B2, una enorme zona di formazione stellare. Fonte: B. Saxton, NRAO/AUI/NSF e N.E. Kassim, Naval Research Laboratory, Sloan Digital Sky Survey.

Per formare molecole così complesse, in una nube molecolare, si pensa che il ghiaccio e la polvere dei piccoli grani servano per unire tra loro le molecole più semplici. In seguito, esse evaporano e possono ulteriormente reagire con il gas circostante. Insomma, una vera e propria fabbrica che, attraverso un’operazione a catena, trasforma le più semplici molecole organiche in molecole pronte a partire per le loro culle finali.

La vita sembra proprio essere basata essenzialmente sul carbonio (QUI abbiamo parlato di una peculiare molecola del carbonio trovata nello spazio pochi anni fa), dato che al centro di una galassia si sta seguendo proprio questa strada. Una galassia serve centinaia di miliardi di pianeti. Una fabbrica centrale non può che essere l’etichetta di tutta la struttura. E, oltretutto, è ben difficile che si faccia tutto questo lavoro vicino al motore centrale solo e soltanto per un misero pianeta di periferia…

I dati a disposizione non riescono a distinguere se la molecola è destrorsa o sinistrorsa, dato che entrambe hanno gli stessi punti di ebollizione, di fusione e di congelamento e, soprattutto, lo stesso spettro. Immaginate l’ombra di una mano: nessuno può dire se chi la forma è la mano sinistra o la destra. La discriminazione tra le due alternative sarà il prossimo fondamentale obiettivo delle osservazioni, probabilmente attraverso la polarizzazione. Ormai, si sa dove guardare e cosa cercare!

E’ più che intuitivo il fatto che capire come nascano queste molecole chirali nello Spazio possa dare profonde indicazioni alla realtà della vita biologica terrestre, che si basa proprio su forme chirali ben definite e che amano quasi soltanto una delle due forme. Basta pensare alla doppia elica del DNA.

La domanda fondamentale è: una certa chiralità nasce lassù, tra le stelle, e poi i pianeti devono accettare questo tipo di mattoni, oppure le molecole nascono con la stessa abbondanza e poi la selezione viene fatta dai trasportatori e/o dalla culla definitiva?

Lavoro originale QUI

Notizia veramente importante e sconvolgente (anche se in fondo prevista, almeno da noi)...

Vorrei, però, riportare un’altra news sicuramente meno eclatante, ma che riporta a certi discorsi ben più generali che il nostro circolo non disdegna di affrontare con tutti i suoi mezzi.

Un recente lavoro ha suggerito che elettroni a bassa energia (≤ 20 MeV) potrebbero svolgere un ruolo fondamentale per la sintesi delle molecole prebiotiche. La novità sta nel fatto che finora si pensava che potessero agire solo i fotoni ultravioletti.

I risultati di laboratorio hanno mostrato che sia gli elettroni a bassa energia che i fotoni UV, irradiati su metanolo ghiacciato portano agli stessi prodotti. Tuttavia, gli elettroni così “deboli” riescono a costruire qualcosa che non si era mai trovato solo con i raggi UV: il metossimetanolo, una molecola molto complessa. Se questo composto verrà trovato attorno  a stelle o in nubi interstellari, un nuovo “operaio” ultra specializzato farà il suo ingresso nella preparazione dei mattoni prebiotici.

Uno degli autori non può che concludere che, probabilmente, “siamo proprio figli della polvere di stelle”.

Articolo originale QUI

Dopo questi due brevi cenni a lavori di tipo osservativo e di laboratorio (il nostro Peppe saprà dirci di più), non posso non pensare, come sempre, ai fotoni e agli elettroni. Non solo si divertono tra loro a formare la materia che ci circonda, ma si divertono anche a dare il tocco decisivo alle sue creature “teoricamente” più complesse.

Sì, cari amici, non posso non pensare che anche noi uomini, con la nostra arroganza e superbia, siamo figli dei giochi fantasiosi e gioiosi delle particelle più piccole. Come si fa a non credere che la Scienza che studia queste particelle e il loro modo apparentemente assurdo di esistere (per noi) sia la più vicina alla Realtà dell’Universo? E’ assurdo, veramente assurdo che la meccanica quantistica non sia insegnata nelle scuole di ogni ordine e grado. I professori la imparino, accidenti!, e poi diffondano anche le minime conoscenze recepite a riguardo. Saranno poi i giovani a digerirle sempre meglio, con una mente non ancora condizionata da una realtà sempre più artefatta, e a diventare veri fratelli del microcosmo!

“L'ipotesi più importante di tutta la biologia è che ogni cosa che l'animale fa, l'atomo lo fa. In altre parole non c'è niente che le creature viventi facciano senza che lo si possa ricondurre al fatto che sono composte di atomi, in accordo con le leggi della Fisica” (Richard Feynman)mail (1)

 

 

1 commento

  1. Mario Fiori

    Grandioso, entusiasmante carissimo Enzo, la vita forse non è un caso visto che le molecole base si scoprono sempre di più. E poi  la Meccanica Quantistica, come ho sempre detto, fà il suo anche quì.

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