27/01/17

LA VERA STORIA DI VIN-CENSUS (4): COME SPEZZARE LA NEFASTA CATENA DELL'ALCOL

Ed eccoci arrivati alla quarta puntata di questa serie che ci svela tutti gli scheletri nell'armadio del nostro Vin-Census! Questa volta è addirittura riuscito, suo malgrado, a far entrare in confusione un primario e un assistente medico... e il protagonista del paradossale equivoco non poteva che essere il "solito" nettare di-vino! scherzy-2

 

 

 

bicchiere-coriolis

Un recente studio scientifico, non ancora pubblicato, ha dimostrato che sotto certe condizioni di marea luni-solare e per certe latitudini elevate è possibile ridurre drasticamente e naturalmente i tragici effetti dell’alcol. Ancora una volta la fisica viene in aiuto del vino.

I lettori di questo blog rammenteranno sicuramente che pochi giorni fa abbiamo affrontato l’importanza fondamentale dell’effetto di Coriolis sulla degustazione di un vino non proveniente dalla zona di assaggio e su altro ancora. Ricordo solo che l’effetto di Coriolis è quel fenomeno fisico, legato alla gravità ed alla rotazione della Terra, che fa ruotare un liquido nel lavandino in un senso nell’emisfero nord ed in senso opposto nell’emisfero sud; l’effetto è massimo vicino ai poli e praticamente nullo all’equatore. catena-alcolAttraverso studi eseguiti recentemente presso l’ADAE (Analcoholic Department of Applied Enology) di Fishing City (Ohio, USA), si è giunti ad un’applicazione ancora più straordinaria, che va ben oltre la tecnica di degustazione. Premetto che ho avuto il permesso di descrivere i risultati preliminari, anche se solo sommariamente e semplificandoli alquanto, poiché ho collaborato direttamente agli studi su cui vige ancora il più assoluto riserbo.

Per comprendere la rivoluzionaria scoperta, ci sarà utile descrivere brevemente un altro fenomeno fisico di estrema importanza: la marea luni-solare, proprio quella che alza di parecchi metri il livello del mare in moltissime zone costiere. Essa è legata alla forza gravitazionale e tende a “stirare” un oggetto posto nella direzione dei due astri, in quanto la parte più vicina subisce una forza maggiore di quella più lontana. Nelle condizioni giuste può addirittura frantumare il corpo che la subisce. E’ lo stesso fenomeno che su scala gigantesca ha distrutto un satellite di Saturno ed ha originato gli anelli del celebre pianeta.

deformazione-alcolMa torniamo all’alcol, il grande nemico del degustatore e dell’appassionato di vini. Pesantissime sanzioni incombono sulla sua testa se solo supera di un’inezia il livello limite del terribile veleno ingerito con il bicchiere. Tutti sanno che l’alcol etilico ha la formula chimica CH2CH3OH e che la sua malefica molecola può essere rappresentata da una catena a forma triangolare, come riportato in Fig. 1, dove è schematizzata in fase di riposo (a bicchiere fermo). Sotto l’azione dell’effetto di Coriolis, unito alla rotazione del bicchiere, la suddetta catena viene ovviamente trascinata insieme al liquido. Tuttavia, la parte superiore della molecola subirà uno spostamento maggiore rispetto alla parte più bassa, in quanto quest’ultima sarà frenata dalla viscosità e dalla pressione del vino sovrastante. Inoltre essa è soggetta ad una gravità maggiore in quanto più vicina al suolo terrestre. Ne deriva una situazione come quella della Fig. 2, in cui la catena mostra chiaramente i segni della deformazione. Voglio ricordare che tutti gli spostamenti illustrati sono stati “volutamente” esagerati per facilitare la comprensione.

deformazione-alcol-2Fino a qui, però, solo uno “stiramento” laterale, che non può, per le ben note proprietà dell’elasticità molecolare, cambiare la struttura complessiva e le caratteristiche essenziali: l’alcol rimane un diabolico nemico! Tuttavia, nel nostro bicchiere, soprattutto se di forma acconcia, incombe anche la marea luni-solare. Di solito si parla solo di marea lunare, ma esiste anche quella dovuta al Sole, anche se di minore intensità. Come agisce questa forza elusiva e ambigua sulla nostra catena, già deformata in senso orizzontale? Ebbene, la parte superiore sarà attratta dalla Luna (e dal Sole) in modo più sensibile di quella inferiore.

Voi potreste esclamare: “ma come? non ho mai visto alzarsi il vino in un bicchiere!” Io vi risponderei prontamente che non avete nemmeno mai visto una molecola di alcol etilico! Così come questa è troppo piccola per vedersi ad occhio nudo, altrettanto piccolo sarà lo “stiramento” dovuto agli astri. Non è riscontrabile dai nostri limitati sensi, ma è più che sufficiente a deformare drasticamente la “catena”.

Cosa succede allora? Le conseguenze si vedono nella Fig. 3, con la molecola che si allunga anche in senso verticale. Bisogna ricordare a questo punto che il processo che ci interessa avverrà in modo corretto SOLO E SOLTANTO SE AVREMO CURA DI TENERE IL BICCHIERE IN POSIZIONE PERFETTAMENTE PERPENDICOLARE AL SUOLO. Guai a piegarlo o a degustare comodamente sdraiati in poltrona! Qualche piccolo accorgimento è obbligatorio per ottenere l’epocale risultato!

rottura-alcolLa nuova azione deformante della marea è ben diversa da quella dovuta a Coriolis. Essa, infatti, non può essere controbilanciata dalla già menzionata elasticità molecolare (la quinta forza della materia, che come è ben noto agisce soltanto orizzontalmente).

La combinazione dei due spostamenti (Coriolis + marea) porta alla ROTTURA della catena, che da triangolo si trasforma in segmenti ed infine libera completamente CH3 (Fig. 4). Ma quanto avvenuto non è stata solo una trasformazione geometrica… Ben di più. Tutti sanno che CH3 soffre generalmente di crisi di solitudine, studiate a fondo dagli specialisti psicochimici. Perde la sicurezza in sé stesso e si chiude in una neutralità e tristezza devastante. Il risultato è che il vino perde le caratteristiche bioelettriche dell’alcol originario, pur mantenendo perfettamente i parametri gustativi.

In parole povere: il gusto del vino non cambia assolutamente, ma la sua capacità psicofisica è completamente stravolta. Cambia cioè quello che viene comunemente chiamato “grado alcolico”. In condizione di alta marea si può ridurre fino ad un valore dieci volte inferiore a quello originario. In altre parole, un valore di 0.6 (mostruosamente pericoloso) può essere portato da Coriolis + marea a solo 0,06 (completamente innocuo). Purtroppo, al momento, ciò capita alle nostre latitudini solo in condizioni di massima alta marea luni-solare (Luna piena o nuova nel punto più vicino alla Terra della sua orbita, ossia al perigeo). Ciò è ovviamente dovuto al valore dell’effetto di Coriolis troppo basso. Risultati nettamente migliori e quasi perfetti si ottengono in Finlandia, Islanda, Svezia, Groenlandia o in Antartide, sud del Cile o dell’Argentina, dove l’effetto di Coriolis è ben più imponente (Fig. 5).

condizioni-per-non-ubriacarsiTranquilli, comunque. Questo è solo il primo passo. Basterà imporre una rotazione artificiale ben più violenta (sono già in fase di sperimentzione speciali autorotatori programmabili) e amplificare tecnologicamente l’effetto della marea lunare e solare.

Cari degustatori ed appassionati, d’ora in poi: braccio fermo, rotazione decisa, un occhio al vino ed un altro alla Luna!
Ancora una volta la fisica pura ci può veramente salvare, spezzando finalmente quella nefasta catena etilica che pesa come un macigno sulle nostre serate allegre e spensierate, facendo inoltre risparmiare soldi allo Stato che non dovrà più combattere con tutti i mezzi i terribili effetti dell’alcol.

P:S.: In attesa delle nuove soluzioni tecnologiche, a richiesta degli interessati (maggiorenni), potrò comunicare privatamente i giorni in cui la Luna e il Sole sono in condizioni ottimali per  farli sfogare tranquillamente in bevute anche importanti!

(27 Luglio 2010)

 

Qui termina l'articolo e iniziano i commenti, tra i quali si annida il paradossale equivoco...

  1. Il mio scetticismo sugli esperti di cose <> mi porta a dire che è una cavolata; confermata dal fatto che in Finlandia, dove sono stato per qualche tempo, gli ubriachi, di semplice birra, sono in strada anche nelle notti di luna piena!
  2. @Fabrizio, ma forse è perchè sono… licantropi!!
    A parte le battute, penso che tu abbia capito che l’articolo è solamente una bonaria invenzione scientifica… Ogni tanto bisogna pure scherzare…
  3. Ciao Enzo , sarà per il tuo passato cattedratico ma ti prendono sempre troppo sul serio……..
  4. Salve... Parlo da studente in Farmacia al 5° anno.. In questi anni ne ho visti di alcoli con la chimica organica e l’etilico disegnato qui sopra a me pare un pò strano: il C del CH3 ha già i suoi 4 legami e l’O dell’OH ha già i suoi 2 legami.. Sono aperto a qualsiasi spiegazione che mi possiate portare sul fatto che un carbonio possa formare 5 legami covalenti e l’ossigeno 3.. Detto questo, non so se l’articolo sia vero o una bufala, ma date le premesse………….lo prenderei con le pinze!
  5. caro Matteo,
    si vede che non hai letto la risposta che ho inviata a Frabrizio… E’ ovvio che è una invenzione che cerca di ironizzare su un mondo a volte preso troppo sul serio. Temo che l’ironia sia un piacere ormai dimenticato…sarà la TV, la politica o qualche altra cosa? Puoi andare a leggere la prima puntata sull’effetto di Coriolis di un paio di anni fa e capirai meglio lo spirito che spesso mi anima.
    caro Lamberto, forse hai ragione, ma io vorrei continuare comunque. L’ironia non deve morire in un mondo che sta perdendo tutti i valori che non siano solo soldi, affari, ritorno economico, professionalità a basso livello, ecc., ecc. Se poi pensate che vada troppo controcorrente, potete sempre cassarmi… Io comunque persevero e mi dispiace per Fabrizio e Matteo. Viva il vecchio Arbore e la sua ex banda!!
  6. @ enzo
    Si, ok, è uno scherzo..
    Solo che c’è gente che prende per oro colato quello che dite su questo sito.. E poi magari va in giro a dire che l’alcol etilico ha la struttura a triangolo….. Siccome non sono un assiduo frequentatore, ma l’articolo mi è stato riportato da uno che voleva saperne di più, quando ho sentito la storia dell’etanolo triangolare…………….
  7. Caro Enzo figurati! L’ironia è l’ultima arma che ci rimane contro la cultura dell’omologazione.. Solo che anche la mia era ironia … e certo l’avrai capito, la mia ironia era rivolta verso la potenza stessa dei media (e nel nostro piccolo anche noi l’abbiamo) di far apparire vero anche quello che palesemente non lo è ma è solo proposto come vero…. Ciao Enzo e continua così!
  8. caro Lamberto, vi conosco troppo bene e so benissimo quanto amiate il vero “spirito”. Anche la mia risposta era -per così dire- provocatoria e in fondo ironica… Come dici benissimo chi continua a credere nei media anche se palesemente si dimostra l’inconsistenza del fatto deve cambiare e non sperare che gli si dia il cibo già “digerito”. Tra noi non vi è bisogno di spiegazioni…ormai mi avete abbondantemente compreso e accettato e io mi trovo benissimo in un sito che non teme la sana e innocente ironia! Caro Matteo, in fondo ho risposto anche a te e al tuo amico… Un articolo che si appoggia leggermente ad una costruzione “scientifica”, ma che poi dice: “Tutti sanno che CH3 soffre generalmente di crisi di solitudine, studiate a fondo dagli specialisti psicochimici. Perde la sicurezza in sé stesso e si chiude in una neutralità e tristezza devastante. Il risultato è che il vino perde le caratteristiche bioelettriche dell’alcol originario, pur mantenendo perfettamente i parametri gustativi. In parole povere: il gusto del vino non cambia assolutamente, ma la sua capacità psicofisica è completamente stravolta”, oppure: “Essa, infatti, non può essere controbilanciata dalla già menzionata elasticità molecolare (la quinta forza della materia, che come è ben noto agisce soltanto orizzontalmente). La combinazione dei due spostamenti (Coriolis + marea) porta alla ROTTURA della catena”, come può essere preso sul serio? E nemmeno con le pinze… Soprattutto da chi studia in una facoltà scientifica… Accidenti… la quinta forza era troppo grande come “palla”. E forse varrebbe la pena che anche la gente appassionata di vino sapesse qualcosa in più sulla realtà VERA e non solo su quella riportata dai media che cercano solo di instupidire tutto e tutti. Potevi sicuramente tranquillizzarlo da solo…. Anzi, è proprio da gente come te che abbiamo bisogno di aiuto per far capire la differenza tra ironia e sarcasmo (questo) e la becera stupidità della TV e dei suoi falsi comunicatori…. Loro sì che cercano di ingannarci per scopi solo e soltanto di lucro e di falsa informazione…
    Non credi? Ti invito anzi ad andare a leggere i molti articoli che ho scritto su queste pagine e diretti a ironizzare sulla falsa scienza mediatica… Poi mi dirai…
  9. Ma praticamente stiamo dicendo la stessa cosa: solo che la persona in questione, al posto di essere “tranquillizzata” da me, persisteva nella sua tesi (ed in quella dell’articolo).. Buona serata..
  10. Tra l’altro, l’amico in questione, mi dice che ci sono bellamente cascati un primario ed un assistente medico (quindi con almeno 10 anni di università alle spalle e, nel caso del primario, ormai prossimo alla pensione, una notevole quantità d’anni d’esperienza) che lavorano nel suo stesso ospedale.. Alla faccia dello studente!
  11. caro Matteo, che dirti… in fondo sono contento di aver costruito una messinscena credibile. Tuttavia, pensare che un primario ci creda…. mi mette un po’ in imbarazzo. E’ proprio vero che ciò che viene pubblicato non fa scattare nessun senso critico e responsabile. Abbi pazienza…ormai mi conosci e continuerò….
  12. Ciao Enzo, grandissimo come al solito, qui è nato un tuo fan club… non so se ti prendono sul serio o no ma a noi vai bene così
  13. grazie grande Mirko e relativo fan club…. Io continuo… a presto!
  14. grande enzo, io proverei a mandare il tuo trattato ai nostri 975 dipendenti dei prezzolati faccendieri che governano l’italia.
    Pensando ad una tua (comunque etica) tangente accetterebbero coglioli' e non romperebbero piu' i co***oni' xke' il vino di uva nulla, nulla c'entra con le stragi della strada. Ma, il vino vino non pagando tangenti ha sulle spalle, ma non sulla coscenza, i disatri dello sballo. ecc…. ecc… ecc.
  15. caro Dino (alias Valterio??!!) parole sante che ben definiscono il tuo spirito battagliero da tempi medioevali… E giunto al fin della licenza…io tocco!! (fonte: Guccini)
  16. senti caro, ti consiglio di ridurre drasticamente le sbornie quotidiane, cerca di farti un po’ meno pere, ingoia meno pastiglie che si vendono in discoteca, poi dopo un mese di vita ascetica in cui ti sei depurato di tutte le ka***te che albergano nella tua ridotta scatola cranica, comincia a studiare un po’ di chimica organica. Almeno impara che la formula dell’alcool etilico è un po’ differente da come la scrivi tu.
  17. caro flavio, complimenti per la tua CULtura fenomenale e per la tua vivacità intellettuale. Se non hai capito che era ironia meriti di abboccare all’amo al posto dei pesci rossi. Continua così…il mondo ha proprio bisogno di persone come te…
  18. Non credo che Il prof. Zappalà a secolo Enzo abbia bisogno di una difesa da parte della redazione ma mi permetto di far notare all’Amico Flavio che alla redazione partecipano 2 Fisici 1 ingegnere i Agronomo ed Enologo . Gli articoli di Enzo sono spesso ironici, provocatori e controculturali, noi l’avevamo capito forse tu……
    Qualche Info su Vincenzo Zappalà (1945): è un astronomo italiano. Il suo campo di interesse prevalente è quello relativo allo studio del Sistema solare ed in particolare dei corpi minori, quali comete ed asteroidi. Difatti, ha scoperto 11 asteroidi.Vanta al suo attivo oltre 250 pubblicazioni sulle maggiori riviste scientifiche internazionali. I suoi maggiori risultati scientifici hanno riguardato lo studio delle proprietà rotazionali degli asteroidi e la definizione di un nuovo metodo, oggi universalmente riconosciuto, per la definizione delle famiglie asteroidali. È stato varie volte membro di consigli scientifici di congressi internazionali, oltre che presidente di alcuni di questi. Ha tenuto numerose conferenze in Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e in Russia (presso l’Accademia delle Scienze). Dal 1997 al 2000 è stato il Presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale, di cui è membro dal 1975. È stato anche co-leader del gruppo di lavoro sul Sistema Solare della missione spaziale Gaia.
  19. caro Lamberto, ti ringrazio di cuore, anche se come dici tu non vi è bisogno di molte spiegazioni quando ti accorgi che una delle più libere capacità dell’intelletto umano, l’ironia, è ormai diventata una merce veramente rarissima. Non solo nel manifestarla, ma anche e soprattutto nel comprenderla. Sarà colpa del Grande Fratello o di altri programmi simili? Non so, ma il fatto resta… Non sarei magari nemmeno intervenuto: chi non comprende (e non legge nemmeno i commenti precedenti più che esaurienti a riguardo) non merita risposta. Il fatto è che io accetto e ammiro la critica e la discussione, ma sicuramente non l’insulto gratuito. Esso è segno di pochezza intellettuale e di scarsità dialettica. E poi, come in questo caso, porta sempre a terrificanti “autogoal”!!
    Forse delle scuse, anche tardive, permetterebbero di salvare almeno la faccia. Non trovi?
    Un abbraccio a tutta la redazione…

Articolo originale QUI

 

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PARADIGMA DELL'ELABORAZIONE DELL'INFORMAZIONE

Pi= Pr x Pa

Pi = Probabilità di essere influenzati dal messaggio persuasivo

Pr = probabilità di prestare attenzione e capire adeguatamente il messaggio

Pa = probabilità di accettare le conclusioni

Sarebbe interessante capire se il primario e il suo assistente si sono fatti influenzare dal messaggio di Vin-Census a causa di una Pr troppo bassa o di una Pa esageratamente alta... qualunque sia il caso che li riguarda, speriamo che nel frattempo si siano dati all'ippica! (Con tutto il rispetto per l'ippica, s'intende...)

 

 

QUI trovate i libri scritti da Vincenzo, compreso "Vini dell'altro mondo" che descrive l'eNoica avventura di Vin-Census nella galassia di Andromeda. QUI la telenovela a puntate della sua vera storia, QUI i suoi racconti di fantascienza e QUI un'intervista al Prof. Zappalà

In questo Circolo si ride e si scherza, ma (ogni tanto) ci si occupa anche di divulgazione seria... QUI trovate la spiegazione sulla forza di Coriolis (quella vera!) e QUI quella sulle forze di marea!

5 commenti

  1. Paolo

    Già me lo vedo il CH3 dal Dottore...

    Dottore, spesso mi sento trascinare verso il basso, come se il mio letto di fine tessuto spaziotemporale si piegasse trascinandomi con lui...

    e poi mi sembra di abbandonare il mio corpo molecolare e mi vedo dall'esterno, mentre ruoto e mi gira la testa...  compiere spettacolari curve...

    Dottore non è che ho preso il Coriolis?

    Paolo

  2. Caro Paolino,

    la cosa più divertente è come l'hanno bevuto anche gli ... esperti...

    Questa frase: "Essa, infatti, non può essere controbilanciata dalla già menzionata elasticità molecolare (la quinta forza della materia, che come è ben noto agisce soltanto orizzontalmente)." non li ha minimamente messi in allarme... :mrgreen:  :mrgreen:

  3. Paolo

    Caro Enzo, leggendo i commenti che concludono l'articolo del nostro amico PapalScherzone, l'impressione che mi sono fatto è che l'ironia spesso è incompresa.

    In fini dei conti, anche nel mio commento io ho solo spinto l'ironia ai suoi estremi...

    Questa è la parte positiva, ironica, legata ai commenti... poi c'è un altro aspetto altrettanto importante, a mio avviso.

    Basta girare in Internet per trovare astruse finte teorie che nulla centrano con l'ironia e che vengono presentate come solide dimostrazioni di terribile c...ate.

    Senza basi solide, una sciocchezza può apparire credibile o un ipotesi può trasformarsi in certezza.

    A mio avviso non bisogna mai mettere a riposo la propria “coscienza critica” e se qualcosa non convince meglio porre il problema, piuttosto che far finta di niente...porre delle domande non è sintomo di stupidità, al contrario è sintomo di sete di conoscenza...

    Ma la coscienza critica è come un eterno cucciolo animato da un insaziabile fame di conoscenza...

    Con un pizzico di coscienza critica e una sufficiente conoscenza, distinguere l'ironia dalla bufala è semplicissimo e tutto finisce con una sana e consapevole risata.

    Senza quella chi non ha nemmeno lontanamente compreso la Relatività Ristretta si sente autorizzato a parlare e presentare come certezze teorie d'avanguardia, stringhe, diversi modelli cosmologici, o altro ancora, senza conoscere minimamente di cosa si tratta veramente....

    Sai, anche il sottoscritto ogni tanto ama leggere le semplificazioni di alcune teorie, ma in genere cerco di comprenderne l'essenza o al limite di approfondirne alcuni aspetti, nel tentativo di capire il ragionamento che le anima, piuttosto che sposare una tesi oppure un altra...

    In questo circolo, si svolge lo sguardo proprio su quegli elementi di conoscenza che costituiscono le basi di questi ragionamenti... senza questa basi la nostra coscienza critica è assai debole... tanto debole da non comprendere l'ironia e da non distinguere una sciocchezza da una Teoria (con tutti i suoi limiti... è pur sempre una teoria, per quanto simpatica possa apparire :roll: ).

    Paolo

  4. Sintetizzando le tue giuste parole, direi che l'ironia ha bisogno di conoscenza sia per farla sia per comprenderla. Se quell'esperto professore avesse veramente capito la sua materia, avrebbe sicuramente capita l'ironia e avrebbe risposto accentuandola ancora (come facciamo noi...). Dico male? :wink:

  5. Paolo

    Dici bene, fissando però una condizione, che il "Professore" sia capace di usare l'ironia... non so...  sembra quasi che per alcuni l'ironia rovini la serietà, mentre a mio avviso un sorriso consapevole è un aspetto importante che rende tutto più fluido...

    Paolo

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