20/12/19

Dal nostro inviato speciale a MeerKAT, di Frank

L'astrofisica di punta chiama e il nostro sito risponde. La straordinaria immagine ripresa dal radiotelescopio sudraficano meritava una visita sul campo... Ma noi, che siamo un passo avanti a tutti, abbiamo mandato il nostro inviato speciale Frank ancora prima che la notizia e l'immagine fossero divulgate. Ed ecco un suo resoconto!

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Sopra le simpatiche bestiole da cui prende il nome il telescopio. Fonte: Frank

La notizia del “mezzogiorno di fuoco” mi ha sorpreso oltre la stessa news, dato che meno di due mesi fa ero proprio presso il MeerKAT, che diventerà SKA (Square Kilometre Array), si spera, entro il 2025. L'immagine prodotta è il frutto della raccolta di 64 antenne del peso di oltre 42 tonnellate ciascuna per un diametro di 13,5 m. Da un semplice conto si arriva ad 0,00916 Km quadrati di superficie totale di raccolta. Immaginate cosa riuscirà a produrre SKA che avrà ben un chilometro quadrato di superficie a disposizione!

Qui si può trovare qualche notizia al riguardo:

Poter “toccare” con mano un simile telescopio è il sogno ti qualsiasi tecnologo, se poi si è pure appassionati di astronomia …

Pare che tutto sia iniziato per mano del Prof. Justin Jonas attorno al 2001. “In quell'anno in tutto il SudAfrica si contavano solo tre radioastronomi” racconta Justin.

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Ora il Professore è in pensione, ma sembra che non riesca ad allontanarsi dalla sua creatura. L'immagine appena rilasciata gli avrà dato una gran bella soddisfazione.

Dal 2001 ad oggi è stata lunga e il completamento del MeerKat ha richiesto molto tempo.

Qui sotto la data di fine lavori:
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La regione in cui è situato è piuttosto remota, dato che il radio telescopio richiede un'assoluta pulizia da radio segnali di origine antropica, Anche le procedure di sicurezza per l'accesso sono severe. Tutte le immagini, ad esclusione di quella di copertina, sono state scattate dai fotografi autorizzati ad accedere con le fotocamere, che devono rispettare un silenzio radio totale.
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Non ho ben capito il divieto ai cani ma ho preferito non chiedere............

In pratica si può accedere solo con i propri vestiti … tutto il resto va lasciato al paese più vicino che dista circa 90 km. Anche le automobili devono essere approvate così come i pulmini utilizzati per la visita.  Assolutamente proibiti i motori a benzina.
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Faccio giusto un breve resoconto dei fatti. Al sito si può accedere solo due volte l'anno tramite prenotazione on line almeno un mese prima dell'open day. Da sottolineare che non fanno una gran pubblicità all'evento, infatti, su un numero max. di 60 persone, si era solo in 29 e con ben 23 persone dello staff di accompagnamento.

kat6Qui sopra sempre Justin con il Dr Lindsay Magnus (a sinistra, che era il secondo scienziato presente) mentre al centro un dirigente. Il tutto si è svolto in maniera estremamente piacevole e gioiosa. Molte persone delle staff erano state reclutate nel paesino di cui dicevo, Carnarvon, e vi erano quasi più visitors che visitors paganti (Rand 200, circa 13 Euro). Sono stato in tanti posti simili a questo, ma devo ammettere che qui sembrava una rimpatriata tra vecchi amici, con una cordialità sincera.
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Dei 29 visitatori per quanto ho potuto capire ero il solo direttamente interessato all'astronomia. Come abbiano fatto gli altri a sapere che vi era l'open day rimane un mistero. Mi sono addirittura permesso di prendere da parte il Prof. Justin e “dargli qualche consiglio” di marketing ricordandogli che i finanziamenti sono direttamente proporzionali a quanto il pubblico è interessato, visto che piangeva miseria.
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Solo toccando con mano ci si può rendere conto della complessità e dei costi di una simile installazione. Sopra i tre generatori di emergenza per supplire ad eventuali black out, che qui (SudAfrica) si verificano spesso.

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Naturalmente tutto è messo in bunker seminterrati; addirittura, per evitare qualsiasi effetto antenna, anche ogni singola armatura annegata nel cemento è messa a terra.

Alla domanda se non fosse eccessivo il sistema di power emergency si è visto il terrore negli occhi di Lindsey, che si spiega con l'enorme difficoltà di sincronizzare le 64 parabole di ricezione.

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Sopra una foto tratta dal sito... vedere la bandiera Italiana in primo piano fa sempre piacere.

Qui si possono avere un sacco di informazioni se interessati.

Thanks.

Grazie a te Frank e tienti pronto per la prossima missione!

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