20/11/20

I buchi neri sanno essere rapidi *

Quando i buchi neri hanno fame non perdono tempo!

Abbiamo appena parlato di fenomeni celesti che possono durare intervalli di tempo abbastanza rapidi e, in qualche modo, simili a quelli della nostra civiltà, ed ecco che i più potenti oggetti dell'Universo non vogliono essere da meno: nel giro di circa un ventennio (sì, proprio venti anni) ci si è accorti che un considerevole numero di buchi neri galattici, molto antichi rispetto al nostro presente, hanno iniziato a banchettare lanciando getti di materia estremamente visibili nel radio. Abbiamo, perciò, la certezza che quando i buchi neri hanno fame fanno in fretta a imbandire la tavola, rifornirsi di cibo e dare segni ben chiari del loro appetito soddisfatto.

Non è stato difficile rendersene conto: dopo una capillare scansione del cielo per localizzare le sorgenti radio legate agli AGN (nuclei galattici attivi) eseguita al VLA tra il 1994 e il 2001 (chiamata FIRST), la scansione è stata ripetuta nel 2019 (VLASS), ossia a distanze temporali comprese tra 25 e 18 anni. Conclusione? Uno scenario molto diverso con centinaia e centinaia di nuove sorgenti apparse quasi dal nulla.

In particolare, sono state analizzate con grande attenzione ventisei AGN, particolarmente attivi nell'ultima ricerca, che non danno praticamente segni di sé nella campagna osservativa precedente. Quattordici di questi sono stati studiati a diverse frequenze, dato che mostrano getti sicuramente appena formatesi (in pochi anni umani!).

Di seguito, un'immagine animata che mostra tre AGN apparsi dal nulla (o quasi). Cliccare sull'immagine per vedere l'animazione.

Fonte: Nyland et al.; Sophia Dagnello, NRAO/AUI/NSF.

Di seguito, altri tre AGN come apparivano in FIRST, in alto (praticamente buio completo), e come appaiono in VLASS (in basso).

Fonte: Nyland et al.; Sophia Dagnello, NRAO/AUI/NSF.

Occasione molto ghiotta, dato che queste sorgenti possono mostrare il primo incontro dei loro getti con la materia che circonda i buchi neri e aiutare a capire sempre meglio i loro meccanismi di formazione, di interferenza e  di evoluzione. In poche parole si possono studiare getti veramente neonati!

Sembra impossibile riuscire a leggere istanti di vita così brevi in oggetti la cui luce ha impiegato miliardi di anni per raggiungerci. E' proprio una meravigliosa situazione che, attraverso la luce, dà veramente una rumorosissima voce al silenzio del Cosmo!

Poche parole, ma tante informazioni!

Articolo originale QUI

1 commento

  1. Mario Fiori

    Bellissimo veramente caro Enzo.

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