22/01/22

Un bel pranzo non può che aiutare a "crescere" *

Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio "Materia invisibile"

 

Prima di una "catastrofe" è sempre meglio riempirsi la... "pancia".

Ormai l'abbiamo capito: "Non si sa ancora come siano potuti crescere, così in fretta, i buchi neri galattici".

A volte si pende di più verso un "seme" di buco nero formatosi prima dell'inizio della nascita stellare, a volte si preferisce pensare che vi sia stata una produzione di stelle massicce e di buchi neri susseguenti fuori dalla norma attuale. Resta il fatto che nessuno lo sa ancora. Così come non è facile stimare il numero effettivo di queste distorsioni violente dello spaziotempo (tra poco parleremo di un recente lavoro a riguardo).

Tuttavia, lo studio delle onde gravitazionali ci ha fatto compiere alcuni passi molto importanti verso questo traguardo. Esse ci hanno raccontato una realtà sorprendente: i buchi neri sono più massicci di quanto si pensasse, basandosi sulle odierne teorie dell'evoluzione stellare. I segnali ricevuti ci parlano di fusione di oggetti di decine di volte la massa solare. Sono stelle collassate di massa gigantesca o sono corpi celesti che si sono ingranditi prima della fusione?

Lo studio di un caso particolare (quello con la massa finale più grande) di ricezione di onde gravitazionali ha portato a un'ipotesi niente affatto da scartare. Il punto chiave è forse il fatto che il decadimento orbitale di un sistema di buchi neri doppio è facilitato dalla precessione relativistica e questa agisce meglio se l'orbita è eccentrica.

Fonte: Mark Myers, ARC Centre of Excellence for Gravitational Wave Discovery.

Il ragionamento è abbastanza semplice: immaginiamo di essere in un ammasso o in una zona molto vicina al centro di una galassia, ricchissima di oggetti anche piuttosto massicci. Beh... più l'orbita è eccentrica e più spazio coprono i due buchi neri ruotando attorno al proprio baricentro. Questo fatto li porterebbe a catturare più oggetti (magari anche buchi neri più piccoli e "normali") durante la vita di coppia e aumentare di molto la loro massa, prima dell'unione finale. Ovviamente, l'ipotesi si basa su centinaia e centinaia di simulazioni che hanno tenuto occupato i computer per circa un anno, ma sembrerebbe statisticamente più che valida.

In altre parole, quei giganti anomali potrebbero rappresentare una seconda generazione di buchi neri stellari.

Insomma, anche se il loro destino è quello di collidere tra loro, tanto vale rimpinzarsi bene prima dell'evento.

Articolo originale QUI

 

QUI l'articolone dedicato ai pantagruelici banchetti dei buchi neri

3 commenti

  1. Mario Fiori

    Caro Enzo, i buchi neri al momento stanno avendo molto spazio nelle ricerche scientfiche a livello generale ed è giusto sia così perchè sembrerebbe che avranno sempre più un ruolo importante (se non fondamentale ) nel Cosmo o in questo Universo ed oltre se vogliamo pensare alla presenza di più universi.

    Ho letto anche di uno studio recente sui Buchi Neri Primordiali tanto massicci quanto minuscoli e, probabilmente, ampiamente diffusi: Così probabilmente diffusi che , timidamente, si ammette l'inconsistenza della materia oscura e si inserisvcono nella spiegazione dei fenomini che hanno portato frettolosamente (ma forse un pochino  2comodamente") a sviluppare l'idea della materia oscura.Dai supermassicci Buchi Neri motori delle galassie di cui parli , attraverso i buchi neri diciamo stellari per arrivare ai buvchi neri primordiali , insommna Lunga Vita e Prosperità al Buco Nero.

     

  2. Alberto Salvagno

    Tanto per tenerci sul leggero, questo tuo articolo mi ha fatto tornare in mente la meravigliosa sequenza del film Tom Jones di Richardson con i due che - prima di unirsi - fanno una ammiccante, pantagruelica mangiata

    https://fb.watch/aLv_2BCzll/

     

  3. hai ragione Albertone, me lo ricordo, me lo ricordo... pollo soprattutto se non sbaglio

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