23/08/14

Il bell’addormentato è stato risvegliato… *

New Horizons deve risvegliare sopiti entusiasmi e il team della missione le sta provando tutte. Noi sappiamo benissimo che non ce ne sarebbe bisogno, ma, come scritto da poco, l’uomo si emoziona solo per i VIP e Plutone ha perso quel ruolo. Tuttavia, la NASA ha anche provato a risvegliare un bell’addormentato, che -forse- avrebbe dovuto avere un riguardo superiore, facendo probabilmente un piccolo autogol. Noi, però, l'avevamo già svegliato tempo fa, in tempi non sospetti, e ne sono proprio contento!

Il 25 agosto 1989, la sonda Voyager 2 incontrò uno dei più fantastici corpi planetari: Tritone, la grande luna di Nettuno. Mi sembra di rivivere quel giorno… Chi mai si aspettava un mondo vivo e attivo a quella distanza dal Sole? A quei tempi nessuno o quasi poteva immaginarselo, anche se Io ed Europa avevano modificato di molto la visione dei satelliti giganti del Sistema Solare, ben lontani dall’essere mondi ghiacciati e monotoni. Oggi le cose sono molto cambiate e si cerca attività geologica anche su Plutone, ma a quei tempi…

Sono sempre stato affascinato da Tritone, un satellite probabilmente catturato  e che potrebbe mostrare come un oggetto di tipo cometario (simile a Plutone e ai Kuiper Belt) possa modificare le sue caratteristiche attraverso l’azione mareale del nuovo “papà”. Non voglio dilungarmi su Tritone, dato che avevo anticipato la news della NASA nel dicembre dell’anno scorso attraverso un lungo articolo (QUI), ma commentare un poco l’articolo della NASA che, improvvisamente, si ricorda di questo mondo così entusiasmante e addormentato troppo in fretta.

Più che un dovuto ricordo sembra quasi un “mea culpa”, mascherato da scoop pubblicitario per Plutone. Ma con risultati un po’ deludenti... Leggiamolo attentamente…

In essa si dice che “Sebbene Tritone sia un satellite e Plutone un pianeta nano, Tritone serve come antipasto perfetto per l’incontro con Plutone”

Pessima frase… Si vuole dare comunque risalto a un pianeta nano, malgrado il declassamento, e poi si fa ancora differenza tra satellite e pianeta nano? Oltretutto Tritone è più grande di Plutone e si è originato nello stesso modo… Certe differenze non fanno parte della Scienza e nemmeno della sua divulgazione.

Poi la NASA cerca di riprendersi, ma si dà la zappa sui piedi… “Sebbene entrambi gli oggetti siano nati nella stessa regione di spazio, Tritone ha subito una storia termica molto differente rispetto a Plutone, producendo vulcani, fratture e altre caratteristiche geologiche”. Insomma, in poche parole, Tritone, oltre che mostrare le stesse caratteristiche di Plutone, mostrerebbe anche evoluzioni successive: un Plutone più vivo e complesso di Plutone, insomma. Ma, allora, perché non mandare New Horizons su Tritone? La verità salta subito all’occhio: “Perché quando è stata pianificata, Plutone era ancora un pianeta americano!”.

Infatti la NASA aggiunge: “Plutone non è una copia di Tritone, anche se molte delle sue caratteristiche sono sicuramente simili”. Proprio quello che ho appena detto sopra. E, ancora, insiste: “Tritone è un po’ più grande di Plutone, ha densità simile e simile composizione; ha, inoltre, gli stessi volatili ghiacciati sulla superficie”. Insomma è diverso, ma anche molto uguale… e allora, perché ce lo siamo dimenticato per così tanti anni e non abbiamo pensato a lui come primo target di una missione nell’outer belt?

Poi dice: “ Voyager ha scoperto vapori atmosferici su Tritone, identificandolo come corpo planetario attivo, al pari di Io e Encelado. Chissà se Plutone mostrerà simili caratteristiche?”. Sì, sì, Ok… tutto bene, se Tritone si fosse studiato attentamente. Purtroppo il suo è stato solo un rapido flyby e si è potuta osservare, con la scarsa tecnologia di quei tempi, solo metà superficie, circa. Tuttavia, e qui le cose si fanno un po’ dure da digerire, anche il passaggio di New Horizons vicino  a Plutone sarà molto rapido. “Fortunatamente”, dice la NASA “la tecnologia è molto più avanzata… e poi ci sono ben 4 satelliti da osservare”.

Adesso si ricordano dei satelliti… ma perché Nettuno non ha anche altri satelliti?  Oltretutto con caratteristiche molto peculiari ancora ben poco conosciute…

Insomma, ragazzi, verrebbe da dire come faceva Totò: “Lo vedi che era meglio se stavi zitto!”

Non so gli americani, ma questa specie di pentimento tardivo che si legge tra le righe e l’arrampicata sui vetri per cercare di dimostrare il maggiore interesse di Plutone rispetto a Tritone, non mi convince e mi fa sorridere. Povero Plutone, invece di dargli la valenza scientifica che, comunque, ha, lo stanno affossando ancora di più.

Diciamoci la verità: una bella missione (tranquilla) a Nettuno e ai suoi satelliti, con una susseguente visita alla Kuiper Belt (come stanno cercando di fare adesso con grande tensione e disperazione per mancanza di “target”) non sarebbe stata una brutta scelta. Ma Tritone è solo un satellite…

No, cara NASA, ha proprio ragione Totò.

In ogni modo, godiamoci il fantastico FILMATO ripreso del Voyager nel 1989  e la mappa di “copertina”, entrambe restaurate per fare pubblicità a Plutone. Meglio che niente… Noi, comunque, seguiremo con il giusto interesse anche New Horizons, con un po’ di nostalgia per quello che Tritone avrebbe potuto raccontarci sulla sua vita avventurosa.

Articolo originale QUI

 

12 commenti

  1. Gianfranco

    Anch'io son rimasto con l'acquolina in bocca quando, più che ventenne, mi gustavo le prime immagini di questi mondi alieni, che ci facevano sognare più dei giganti...
    Credo un pò tutti abbiamo sempre amato la bellezza e l'importanza di Tritone...peccato non averlo studiato più a fondo...
    Se solo la NASA smettesse finalmente di mandare rottame ferroso (Curiosity ha pure bucato!) su Marte...

  2. Mario Fiori

    neta nano, Satellite, Oggetto della Fascia di Kuiper, tutti nomi dasti per catalogare e mettere ordine, bene e giusto, ma studiamo a mente aperta pensando a Scoprire e Capire non a preferenze, prevalenze ecc. . Adesso che facciamo se Plutone ci offre cose molto simili a Tritone? Promuoviamo quest'ultimo a Pianeta nano? No , è un Satellite, e allora ci inventiamo un'altra categoria? Il Satellite- un po' - Pianeta? Sempre parafrasando il grande Totò : " Ma mi facci il piacere!" :mrgreen:

  3. caro Mario,
    c'è poco d'aspettarsi di più... sono due fratelli e uno non è mai andato in città a evolversi... :mrgreen:

  4. Michael

    Caro Enzo,
    si è a conoscenza di quali sono i progetti per missioni future?
    Magari un giretto da quelle parti lo si sta già pianificando...

  5. purtroppo no, caro Michael... forse Europa, ma soprattutto ancora Marte. Sui mondi lontani si è già fatta New Horizons...

  6. gioyhofer

    Gioco un po' con la fantasia ma sarebbe impossibile pensare di mandare una missione nel sistema solare, che preveda due o tre lander da sganciare su ogni obiettivo prescelto?
    Troppo pesanti alla partenza?
    Però si non potrebbero potare i lander sulla Iss e poi farli partire da lì?

  7. Cara Gio,
    il problema più grande che io vedo (a parte il peso) è il riuscire ad abbassare la propria velocità fino a pochi metri al secondo per sganciare i lander e poi fare lo stesso per altri oggetti. Problemi di carburante, di tempi e penso molte altre cose.
    Non sono un esperto e sarebbe bene che rispondesse Lampo, che, anche se ormai "fuori", ha lavorato per anni all'Alenia...
    Lampone... se ci sei... RISPONDI!!!!

  8. Gianfranco

    Il programma stilato dalla NASA prevede missioni di esplorazione di Titano, Europa e Tritone, comunque dopo il 2020 e sempre che si trovino i finanziamenti!

    Comunque, per chi fosse interessato, una road map dettagliata dei programmi futuri di esplorazione del sistema solare la potete scaricare dal seguente link:
    http://solarsystem.nasa.gov/multimedia/downloads/SSE_RoadMap_2006_Report_FC-A_med.pdf

  9. Michael

    Finanziamenti? Bastava dirlo! :mrgreen:
    Magari rompo il salvadanaio e ci metto qualcosina pure io. :lol:

  10. Lampo

    Eccomi! Leggo a giorni alterni ma prima o dopo gli articoli li passo tutti... :wink:

    Come sempre il problema primario per ogni tipo di missione sono i $$$...trovati quelli la prima cosa tecnica da tenere in considerazione è il peso (va beh, la massa), infatti i vari lanciatori vengono sempre classificati in base a quanto riescono a portare in orbita, in genere in LEO (Low Earth Orbit). Il vecchio Shuttle ad esempio riusciva a portare poco più di una ventina di tonnellate di payload utile in LEO. Una volta lí si ragiona in termini di deltaV, ovvero in base a dove si vuole andare (e quindi all'orbita in cui ci si deve immettere) serve una determinata velocità iniziale e di conseguenza tot kg di combustibile. Come dice Enzo poi, se ci si vuole immettere nell'orbita di un satellite o addirittura atterrarci sopra i kg di combustibile aumentano molto per il deltaV negativo che bisogna dare alla sonda/lander per poter frenare e/o atterrare...

    Come dicevi tu stessa Giorgia il problema è proprio il peso, una sonda con tre lander e quindi tre sistemi di propulsione sicuramente peserebbe molto oltre ad avere un'infinità di altri problemi tecnici. Portare tutto sulla ISS non è proprio una soluzione perché comunque sula ISS ci devi arrivare...e per ogni kg in più di carico utile devi aggiungerne magari 50/100 di combustibile/lanciatore...fai conto che lo STS aveva una massa al lancio di circa 2000 tonnellate per poterne portare 20 in LEO...o il Saturn V che portava 120 tonnellate in LEO al lancio ne pesava più di 3000. E anche ammettendo di voler portare in orbita bassa i lander di cui parlavi attraverso più lanci poi ci sarebbe il grosso problema dell'assemblaggio robotizzato in orbita...molto difficile e rischioso da fare...basterebbe il minimo errore per compromettere l'intera missione...in poche parole, anche se comunque servirebbe una valutazione un po' più dettagliata, è probabilmente più semplice ed economico fare missioni diverse, una per ogni obiettivo!

  11. gioyhofer

    Grazie Lampo, meglio viaggiare con la fantasia. In ogni caso, se volessero veramente farle le missioni, i soldi li troverebbero sicuramente, a costo di stamparli autonomamente...

  12. Lampo

    Eheheh quello è sicuro cara Giorgia! Poi il problema anche in quel caso sarebbe che ogni 100 euro che stampano ci sarebbe qualcuno che se ne mangerebbe almeno una settantina...

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