12/08/16

Il lungo viaggio del Sole **

Estate, epoca di vacanze e di viaggi, a volte anche in luoghi esotici. E’ il momento migliore per parlare del viaggio, decisamente avventuroso, percorso dal nostro Sole durante gli ultimi milioni di anni della sua vita. Forse le sue non erano proprio ferie, ma che abbia attraversato luoghi veramente esotici è più che sicuro. Talmente sicuro che il Sistema Solare e la Terra in particolare mostrano ancora segni tangibili di questo lungo viaggio che non è certo finito.

La notizia di un recente studio effettuato su microfossili trovati nei depositi oceanici è di quelli che lasciano il segno, nel vero senso della parola. Queste piccole creature avevano la simpatica abitudine di catturare il ferro e di conservarlo nei loro resti anche quando si erano trasformati in fossili. Non ci sarebbe niente di veramente strano se non fosse per il fatto che l’isotopo di ferro trovato non può essere stato prodotto sul nostro pianeta. Esso può provenire soltanto dall’esplosione di una supernova di tipo II (a collasso diretto) i cui residui hanno investito il Sistema Solare. Stiamo parlando del Fe-60, elemento radioattivo con un periodo di dimezzamento ben conosciuto che permette di avere un’idea della sua reale quantità nel momento in cui ha raggiunto l’Oceano Pacifico. La supernova in questione doveva essere piuttosto vicina, circa 300 Anni Luce. Niente male come spettacolo, ma non certo privo di rischi.

In realtà, questa possibilità era già stata evidenziata sia studiando depositi terrestri sia il suolo lunare. In entrambi i casi si erano notati residui non trascurabili di Fe-60. Purtroppo, però, la quantità rilevata nelle sedimentazioni terrestri era troppo scarsa per risalire a una data esatta, mentre quelli lunari non potevano portare a datazioni sicure per il semplice fatto che sulla Luna non vi è sedimentazione.

I microfossili, invece, hanno permesso una datazione piuttosto accurata e anche una buona stima della durata dell’intero rilascio. Il picco centrale si aggira intorno ai 2.2 milioni di anni fa e la pioggia copre il periodo che va da 2.7 a 1.7 milioni di anni fa. In altre parole, il Sistema Solare ha impiegato circa un milione di anni per attraversare i resti della supernova.

A questo punto, la notizia potrebbe concludersi. Tuttavia, l’evento regala informazioni preziose sulla posizione del Sole in quel periodo, analizzando quella odierna e i vicini di casa, tra cui doveva trovarsi quello che può aver dato origine all’esplosione che ci ha investito in pieno. Un’ottima occasione per tentare di descrivere il viaggio del Sole e, soprattutto, la zona che lo circonda.

Innanzitutto, va detto che la supernova doveva molto probabilmente appartenere alla giovane associazione dello Scorpione-Centauro, un gruppo numeroso di stelle calde e massicce di classi O e B. La loro vita è breve e quindi sono nate non molto lontano dalla posizione attuale. Nel corso degli ultimi 10-15 milioni di anni devono aver dato origine a una successione non indifferente di supernove, da 15 a 20, che hanno lasciato una specie di buco di materia nella zona circostante.

Questo enorme buco si deve al riscaldamento dell’idrogeno del mezzo interstellare, dovuto proprio all’esplosione di supernove. Il gas ionizzato e caldo (milioni di gradi) si agita fortemente, lasciando una densità locale di idrogeno neutro decisamente minore di quella “normale” (circa dieci volte meno). Le supernove dell’associazione dello Scorpione-Centauro hanno generato una zona “vuota”, contenuta in una regione ancora più ampia, chiamata “bolla locale”.

Il Sole sta viaggiando al suo interno, ma nel far ciò sta incontrando uno “sbuffo” proveniente sempre dall’associazione di cui sopra, che prende il nome di Nube Interstellare Locale (LIC). Uno sbuffo a densità maggiore di quella della bolla (circa sei volte), anche se più bassa della norma. Per parlare più concretamente, la bolla ha una densità di 0.05 atomi neutri per centimetro cubo; la LIC di circa 0.3 atomi neutri per centimetro cubo; il mezzo interstellare medio galattico di circa 0.5 atomi neutri per centimetro cubo.

Figura 1
Figura 1

Per riassumere la situazione nei dintorni del Sole serve molto bene la Fig. 1, dove si notano sia la bolla che la LIC, oltre che le associazioni e il moto del Sole. La Fig. 2 mostra, invece, uno zoom sulla LIC con alcune stelle di riferimento.

Figura 2
Figura 2

Una conclusione non banale. La posizione del Sole, durante il suo lungo viaggio di 4.5 miliardi di anni, ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo della vita. Malgrado la sua protezione verso l’esterno identificata dall’eliopausa (dove il vento solare non riesce più a fronteggiare la pressione del mezzo interstellare) la differenza di particelle più o meno deleterie che sono piovute dallo spazio ha sicuramente influenzato pesantemente l’evoluzione biologica.

Articolo originario QUI

 

QUI parliamo del "mistero" del plutonio che ci si aspettava di trovare nei fondali oceanici e invece non c'è!

NEWS del 1/10/2020: Lo studio degli isotopi "alieni" presenti nei microfossili oceanici mette in relazione, con pochi margini di incertezza, l'aumento di raggi cosmici con le grandi ere glaciali del Pleistocene.

 

 

6 commenti

  1. Daniela

    Durante una ricerca con Google, mi sono recentemente imbattuta in un sito delirante nel quale sostengono l'ipotesi della Terra ferma al centro dell'universo e, come prova a suo favore, argomentano che nessuno sia mai riuscito a dimostrare l'esistenza di tutti i movimenti ai quali siamo sottoposti (non solo quelli della Terra, ma anche del sistema solare, della galassia, ecc...).

    Il tutto esposto in modo apparentemente serio e professionale per un ipotetico sprovveduto e sfortunato lettore... mi chiedo come sia possibile tutto ciò, non riesco a non vedere solo tanta mala fede, ma mi chiedo quali siano le motivazioni e non riesco proprio a trovarle!   :-|

  2. poveri noi, poveri noi.... :-|

  3. Supermagoalex

    Ma scusa Daniela, la mattina quando esci di casa hai l'impressione di muoverti a 30km/s intorno al Sole? No? Allora è evidente che siamo fermi!  :lol:

     

  4. Daniela

    Beh... considerando che la somma di tutte le velocità a cui siamo sottoposti, se non ricordo male, dovrebbe aggirarsi addirittura intorno ai 900 km/sec... forse qualcosina dovremmo sentire... o no?! 8-O :mrgreen:

  5. PapalScherzone

    Enzo, per favore, prendi subito provvedimenti nei confronti di questi due sciagurati!!!   :roll:  :-P

  6. Accidenti... non sono in vacanza e devo anche venire attaccato da illazioni assurde. Non avete proprio pietà...

    Quasi quasi vi dico che si sente e come la velocità... il celebre "vento intergalattico" che ci soffia prepotentemente in faccia! Ma questo, malgrado tutto, è un circolo ancora abbastanza serio e non lo dico.

    Tuttavia, mi avete pungolato e vi accontento, raccontandovi da cosa siete colpiti mentre prendete la tintarella! Miliardi e miliardi di fotoni, incattiviti, magari, da un viaggio di 13 miliardi di anni!

    Sto per pubblicare.... :-P

    P.S.: avrei voluto farvi spaventare veramente, cambiando un po' gli zeri..., ma sono sempre troppo buono :roll:

     

     

     

     

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