02/09/16

Uno splendido vulcano acquoso su Cerere*

La rivista Science  ha pubblicato sei nuovi lavori su Cerere, fornendo notizie solo in parte inaspettate. La scoperta più interessante è sicuramente l’origine del famoso monte estremamente regolare che sembra essere nato dal nulla.

L’Ahuna mons (QUI e QUI), quella specie di “fungo” dalla base ellittica che spunta fuori dalla superficie di Cerere come un “bernoccolo”, potrebbe essere un magnifico esempio di criovulcano, una struttura capace (un tempo o forse ancora) di eruttare lava acquosa invece che silicea.

Una simulazione a bassa altezza del monte Ahuna, alto 5-6000 metri (l’altezza è stata aumentata di un fattore due). Fonte: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/PSI.
Una simulazione a bassa altezza del monte Ahuna, alto 5-6000 metri (l’altezza è stata aumentata di un fattore due). Fonte: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/PSI.

Il criovulcanesimo non è una novità nel Sistema Solare (come invece sembra di capire leggendo certe recensioni molto trionfalistiche…) ed era sicuramente presente sui grandi satelliti di Giove come Ganimede, in cui certe colate di ghiaccio potrebbero essere null’altro che colate di lava acquosa solidificatesi non appena uscite allo scoperto. E’, in fondo, criovulcanesimo anche quello di Encelado e di Tritone, per non parlare di Titano, dove invece di acqua potrebbe esserci metano. Ma criovulcani esistono anche su Plutone e quasi sicuramente sugli oggetti della Kuiper Belt. Essi sono una conseguenza della vera sorpresa degli ultimi anni: un interno planetario generalmente più caldo di quanto ci si potesse aspettare. Di sicuro, il monte Ahuna è spettacolare e gli si potrebbe dare un oscar per la forma regolare e quasi “artificiale”.

Il monte Ahuna visto dalla sonda Dawn. Fonte: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA
Il monte Ahuna visto dalla sonda Dawn. Fonte: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

Il fatto di aver trovato -forse- una leggera atmosfera di vapor d’acqua e ghiaccio d’acqua sulla superficie non stupisce, invece, più di tanto. Cerere era già considerato un agglomerato di ghiaccio e roccia.  I dati di Dawn sembrano confermare le ipotesi precedenti e la presenza di composti argillosi di tipo simile ai fillosilicati contenenti magnesio e ammoniaca. Non sorprende nemmeno il fatto che la struttura diversificata dei crateri da impatto e le grandi fessure facciano pensare a una evoluzione geologica piuttosto intensa. E’ o non è “quasi” un pianeta?

Insomma, malgrado stia nella zona intermedia della fascia principale, dimostra di contenere una notevole percentuale di acqua, cosa che fino a non moltissimi anni fa sembrava un’ipotesi del tutto improbabile e quasi “eretica”. Forse andrebbero spiegate meglio le scoperte e la loro evoluzione a partire fin dall’inizio e non dare risalto solo ai risultati delle missioni spaziali.

Capisco che con quello che costano bisogna farle vedere come spettacolari, ma -forse- sarebbe meglio insegnare al “popolo” che le grandi conquiste si costruiscono un po’ alla volta e che le missioni spaiali sono utilissime e fondamentali anche solo per verificare certe ipotesi. La missione Dawn è una tipica missione di conferma, anche se adesso sembra che tutto ciò che si ha visto sia inaspettato e sconvolgente. Ben diversa doveva essere Rosetta e il suo modulo d’atterraggio (catastrofico). Purtroppo, il salto di qualità, rispetto a quanto si sapeva già, non c’è stato e la componente umana e la sua impreparazione hanno giocato un ruolo importante, che è stato velocemente nascosto o addirittura ribaltato.

Penso, sinceramente, che un bel modulo di atterraggio su Vesta e/o Cerere sarebbe stato ben più sicuro e avrebbe permesso di andare ben oltre alle conferme. Vi immaginate un robottino costretto a essere bagnato dalla lava acquosa che esce da un bernoccolo di 5-6000 metri d’altezza?

Articoli originali QUI, QUI, QUI, QUI, QUIQUI

6 commenti

  1. Mario Fiori

    Speriamo che qualcuno lo proponga un robottino del genere o forse non è sufficientemente spettacolare perchè non si può andare a caccia di...marziani.

    Ti dirò ,caro Enzo, che questi pianeti nani o grandi asteroidi che sia mi intrigano sempre di più.

    Sarebbe carino, in barba ai signori dei robottini, che tra queste colate criovulcaniche si scoprisse qualche piccolo segno di vita , insomma piccoli "cereriani" crescono.

  2. piccoli pianeti piccoli uomini? No, sarebbe meglio: piccoli pianeti GRANDI uomini! :mrgreen:

  3. Luigino

    È inutile tacerlo: le comete sono sempre state nell'immaginario collettivo dell'umanità x il loro alone di mistero e nel contempo bellezza mista a paura (dalla cometa dei re magi a quelle nefaste medievali fino al 1910 quando addirittura vendevano maschere antigas x il passaggio della Halley!).

    Poi Fred Hoyle con le sue "palle di neve sporca" ha innescato l'affascinante idea che cadendo sulla Terra potevano aver portato acqua e quindi vita...

    Ora, cari lettori, ditemi voi se non era più affascinante (e quindi più suscettibile di consenso ed approvazione popolare e quindi politica) spedire un robottino su una cometa (che solo a dirlo fa pure effetto!) anziché un asteroide (che già il nome asteroide ha sempre evocato solo una grossissima pietra).

    Questa la verità, inutile nasconderlo.

    Per entrare in una nuova prospettiva, molto più scientifica anche x il popolo (cioè quando smetteremo finalmente di credere alla favola dei re magi, cosa che purtroppo dubito succederà presto) ci vorrà tempo ragazzi. Del resto, non siamo forse ancora agli albori dell'esplorazione spaziale? Queste in fondo sono davvero le nostre prime volte. Per questo forse ci dobbiamo perdonare di più. Philae compreso.

  4. caro Luigino,

    non posso essere d'accordo con te... La scienza attuale non segue le tradizioni e le paure o gli entusiasmi della gente comune per scegliere gli obiettivi. Le comete hanno ottenuto di più dalle missioni spaziali (che sono state moltissime finora e non poche...) per questioni di lobby e di potere verso le agenzie spaziali. Fidati... conosco bene la situazione.

    Comunque... il modello della "palla di neve sporca" si deve al caro amico Fred Whipple... :roll:

    Infine... non è mai troppo presto per imparare a conoscere i nostri fratelli del Sistema Solare. Non siamo più nel medioevo  la scuola potrebbe darsi da fare... :wink:  (e anche i vari gruppi di appassionati VERI).

     

  5. Arex

    Perchè poi proprio le comete o Marte nel mirino delle lobby?

  6. caro Avex, dipende dalle conoscenze, dalla posizione accademica, dagli interessi industriali e cento altre cose che non sono facilmente descrivibili e che possono variare da momento a momento... ma finché sono preponderanti hanno un peso decisivo sulle scelte. Ma non solo nella Scienza ovviamente.... :roll:

     

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