02/03/17

Quando l’informazione viene manipolata: una mappa accurata della materia oscura **

Questo articolo è stato inserito nella pagina d'archivio dedicata alla MATERIA OSCURA, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo

 

L’informazione che viene dall’Universo dipende quasi unicamente dalla luce (a parte le onde gravitazionali ancora al loro ABC). E’ importantissimo saperla analizzare e decodificare, ma è anche facilissimo manipolarla a fini che di veramente scientifico hanno poco (almeno per adesso). E’ il caso della insostituibile materia oscura, scrigno prezioso per carriere e finanziamenti sicuri.

Dopo l’articolo (QUI) che proponeva, sulla base di estese osservazioni, la non necessità di materia oscura per spiegare la rotazione anomala delle galassie e l’ipotesi affascinante che la Relatività Generale possa essere ancora “migliorata” per distanze enormi, ecco che (pur facendo passare nel silenzio quella validissima ricerca osservativa) si è sentito l’obbligo di riportare l’opinione pubblica verso una direzione che DEVE ormai essere presa come un dato di fatto, un atto di fede, senza una sufficiente analisi critica e globale (assomiglia un po’ al GW…).

Già il titolo, riportato nei primi media scientifici che ne parlano, è una vera prova di forza: “Creata la mappa della materia oscura”. Sì, cari amici, proprio così. Si dice che, analizzando una zona che presenta tre ammassi galattici, si è potuta ottenere (“osservativamente”) una mappa dettagliatissima della materia oscura presente in quella regione di Universo. Vi mostro la figura che sembra veramente qualcosa di straordinario:

Una visualizzazione in 3-D della distribuzione di materia oscura in un lontano ammasso galattico, ottenuta attraverso le osservazioni di Hubble. Fonte: Yale University.
Una visualizzazione in 3-D della distribuzione di materia oscura in un lontano ammasso galattico, ottenuta attraverso le osservazioni di Hubble. Fonte: Yale University.

Fantastico! Peccato, però, che si veda qualcosa che non si potrebbe vedere. E, allora, si comincia a capire che l’immagine rappresenta ciò che “dovrebbe” essere attribuito alla materia oscura. Gli stessi autori dicono: “Mentre abbiamo ottenuto una precisa mappa della quantità di materia oscura e della sua distribuzione, non sappiamo ancora di cosa possa essere fatta. La particella relativa rimane sempre molto elusiva”.

La faccenda sembra un po’ strana anche ai non addetti ai lavori: mi rendo conto che nel mio piatto c’è una bellissima bistecca (forse) con una forma e una cottura perfetta, ma non riesco a capire cosa sia, oltre che non vederla per niente. Me ne accorgo soltanto perché sento il profumo e, quindi, mi sono convinto che ci deve essere!”. Voi provereste a mangiare quell’oggetto misterioso e fare magari la figura dell’imperatore vestito dei suoi vestiti nuovi, inesistenti?

Poi, si capisce molto di più…..

La materia oscura è ASSUNTA essere la fonte della massa invisibile che è responsabile dell’effetto lente gravitazionale nei casi in cui la stima della massa della galassia-lente in questione (o di un intero ammasso) non sia sufficiente a deformare e intensificare l’immagine osservata di un oggetto ben più lontano. Valutando punto a punto di quanto la deviazione della luce sia diversa da quella attesa per la semplice gravità di ciò che si vede, si è ricostruita la magnifica mappa.

Insomma, basta mettere nel “calderone”, con una precisione che ha dell’incredibile, tutto ciò che non torna con le osservazioni e tutte le loro incertezze. Senza tener conto che basterebbe modificare un poco la RG a grandi distanze per eliminare tutto quel “rumore” invisibile e... la bistecca potrebbe facilmente scomparire dal piatto. Eh sì, ma per modificare la RG ci vorrebbe qualcuno all’altezza di Einstein e non sembra proprio il momento adatto. Meglio costruirsi qualcosa “ad hoc”.

Mi spiace tanto, ma questo modo di far Scienza, in cui ci si affida a una realtà inventata a tavolino e si scarica su di lei tutto ciò che non torna, non mi piace affatto. Magari esisterà davvero la materia oscura, ma deve essere effettivamente definita e descritta per poter essere un’ipotesi tale da costruirci migliaia di pagine di articoli, sempre più intricati e aleatori.

Mi aspetto, adesso, qualche eclatante notizia, forse anche sui media televisivi (chissà…).

Articolo originale QUI (notate che nel titolo ufficiale non si menziona direttamente la materia oscura, ma solo “sottostrutture” non ben identificate).

2 commenti

  1. Mario Fiori

    Caro Enzo tutto questo "invisibile", tutto questo "oscuro" , tutta questa massa "invisibile", tutto questo "effetto misterioso", questa mappa inventata...qui ci nascondono qualcosa. Secondo me ce l'hanno fregata loro la bistecca e se la stanno mangiando con un buon bicchiere di rosso associato...ridateci la bistecca!!! :mrgreen

    E soprattutto fate Scienza e non Sc...emenza.

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