23/11/19

Aspettate qualche milione d'anni e ne vedrete delle belle! **

Molte galassie mostrano chiari  segni di collisioni mutue e spesso ciò comporta un "faccia a faccia" dei loro rispettivi buchi neri supermassicci. Ma adesso si esagera, al centro di una galassia non molto lontana (circa 300 milioni di anni luce) i superbuchi neri sono addirittura tre!

Si sapeva che NGC 6240 era una galassia molto irregolare, che molto probabilmente stava ancora subendo la sua unione con una struttura simile. Si sapeva anche che al suo centro erano presenti due buchi neri molto massicci, ciascuno con una massa dell'ordine di 90 milioni di volte quella del Sole. Ma ciò che ha scoperto il telescopio da 8 metri del VLT non se l'aspettava nessuno. Il telescopio è stato usato in coppia con lo spettrografo 3d MUSE (non MOSE, mi raccomando!!!), capace di arrivare a una risoluzione  pari a quella di Hubble, con l'aggiunta di informazioni accurate delle masse e del movimento dei  giganti circondati dal proprio disco di accrescimento. Il fatto è che vicino a uno dei due imperatori galattici se n'è visto un terzo, con massa comparabile a quella degli altri due. Il che vuol dire che la galassia ha avuto una visita non molto tempo prima... una continua e velocissima sequela di unioni gigantesche. Non si pensava che il traffico fosse così caotico!

I tre buchi neri sono molto vicini tra loro, come mostra anche l'immagine.

Il buco nero più a nord (N) è decisamente attivo. Quello a sud (S) si è chiaramente separato in due (S1 e S2). La barretta bianca nello "zoom" corrisponde a 1000 anni luce. Fonte: P Weilbacher (AIP), NASA, ESA, the Hubble Heritage (STScI/AURA)-ESA/Hubble Collaboration, and A Evans (University of Virginia, Charlottesville/NRAO/Stony Brook University).
Il buco nero più a nord (N) è decisamente attivo. Quello a sud (S)  è chiaramente separato in due (S1 e S2). La barretta bianca nello "zoom" corrisponde a 1000 anni luce. Fonte: P Weilbacher (AIP), NASA, ESA, the Hubble Heritage (STScI/AURA)-ESA/Hubble Collaboration, and A Evans (University of Virginia, Charlottesville/NRAO/Stony Brook University).

Essi sono concentrati in uno spazio di soli 3000 anni luce di diametro, cioè meno di un centesimo dell'intera galassia.

Ci possiamo aspettare spettacoli pirotecnici, soprattutto con i rilevatori di onde gravitazionali del prossimo futuro. Basta aspettare qualche milione d'anni e i tre  "mostri" gravitazionali diventeranno uno solo. Nel frattempo, magari ne arriverò uno nuovo...

Articolo originale QUI (andate a sfogliarlo... ci sono immagini bellissime!)

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