18/06/15

Trovate le nostre “nonne”? *

Prima o poi dovevano saltare fuori e forse questa volta è volta buona… Sono loro, gigantesche e luminosissime, che hanno dato il via alla creazione dell’Universo “moderno”, agli elementi chimici e alla vita biologica. Stiamo parlando delle stelle di Popolazione III, quelle che avevano a loro disposizione solo idrogeno, elio e un pizzico di litio. Il Big Bang le aveva incaricate di dare il via al Cosmo verro e proprio, regalando loro solo l’essenziale. Queste giganti ci sono riuscite, lavorando in una nebbia fittissima, forse per non farsi vedere. Modeste e infaticabili, ma oggi, finalmente, la loro luce ha raggiunto i nostri strumenti più raffinati.

Devono esserci sicuramente, ma il trovarle non è cosa semplice. Benché dovessero essere sicuramente gigantesche rispetto alle “nanerottole” attuali, si formavano e sparavano la loro luce in un Universo che faceva di tutto per frenarla, pieno com’era di gas inerte che ne bloccava la propagazione. Le condizioni erano ben diverse da quelle che avevano permesso il rapido e breve passaggio della radiazione di fondo: la fine e l’inizio di una nuova Era. Sì, erano gigantesche e luminosissime, ma la nebbia troppo fitta anche per i nostri gioielli tecnologici. Grandi e luminose, inoltre, voleva dire vita brevissima, non più di un paio di milioni di anni, un sospiro per l’Universo.

Si potevano trovare solo nelle galassie più antiche, gli embrioni delle gigantesche strutture odierne, e bisognava “beccarle” al momento giusto, prima che esplodessero e inondassero le loro vicinanze degli elementi che avevano formato in una breve ma intensa vita. Poi sarebbe stato troppo tardi… ormai le “nonne” del Cosmo avrebbero cambiato le condizioni primordiali. Come tutte le nonne avrebbero aiutato enormemente le loro figlie nel curare i nipoti (le stelle di Popolazione I come il nostro Sole).

Dove e come cercarle? Probabilmente in galassie piccole e ancora abbozzate, i primi tasselli delle future metropoli. Non è facile scorgerne le stelle anche a causa  della luce predominante di questi oggetti così evasivi che dovevano il loro splendore, quando l’avevano, ai loro motori centrali, ai buchi neri galattici, molto più evoluti di quanto si pensasse. E quel poco che si riusciva a studiare diceva chiaramente che da quelle antiche città venivano emesse radiazioni che comprovavano l’esistenza di elementi più pesanti dell’elio. Era già troppo tardi.

Cercare in galassie molto più luminose e gigantesche sembrava un controsenso, ma… mai dire mai! E così, durante una campagna osservativa svolta dai più esperti telescopi quali il VLT, l’Hubble, il Subaru e il Keck, per analizzare non una singola galassia, ma una vasta regione alla ricerca delle strutture più luminose al limite della fase oscura (circa 800 milioni di anni dopo il Big Bang) è spuntata fuori un qualcosa di veramente eccezionale: la CR7. Il 7 la dice lunga, dato che indica il valore di redshift a lei attribuito. Più indietro è difficile andare, dato che la galassia più giovane finora scoperta ha un redshift di 7.5 circa.

La CR7 è proprio un “mostro”, ben tre volte più luminosa di quella che fino ad ora deteneva il primato. Ma la sua luminosità e la sua eccezionale grandezza in una fase così primitiva sono passate in secondo piano quando si è analizzato il suo spettro. Elio ionizzato sì, ma niente carbonio, niente ossigeno… E' la prima volta in assoluto! La galassia giusta al momento giusto. L’ultimo respiro delle nonne, prima di inondare dei loro regali il nuovo Cosmo. Forse, forse, non è così difficile trovarle: basta cercare nei luoghi più adatti e non aver paura se le galassie sembrano troppo grandi ed evolute. Ci sono ancora troppe cose che non sappiamo sui primi anni dei nostri antenati!

Immagine artistica di CR7, con le nostre antenate splendenti come gioielli. Fonte: ESO/M. Kornmesser
Immagine artistica di CR7, con le nostre antenate splendenti come gioielli. Fonte: ESO/M. Kornmesser

Lasciatemi esprimere una forte emozione: vedere la luce che proviene da quelle magnifiche fabbriche che hanno reso vivo il Cosmo è una stretta al cuore. Sono loro che hanno creato i prototipi degli atomi che hanno formato la nostra stella, il nostro pianeta, il nostro corpo, le stesse dita che stanno battendo su questo computer. Tu chiamale se vuoi… emozioni. Che dire di più?

Sì, sì, ma sarà poi vero? E se fosse qualcos’altro a essere così luminoso e così povero di elementi pesanti? Magari stelle Wolf-Rayet o un semplice AGN. No, dovrebbero vedersi altre righe.  Magari un buco nero in fase di collasso diretto, un fenomeno esotico, ma non impossibile? Macché, mancano i raggi X e, inoltre, le linee dell’idrogeno e dell’elio dovrebbero essere completamente diverse sia come forma che come intensità (andrebbero studiate meglio).

La sicurezza arriverà solo con tante altre osservazioni, come sempre nella vera Scienza, ma per adesso facciamoci cullare dalla ninna nanna delle nostre nonne…

Articolo originale QUI

E’ inutile dire cosa significano i vari simboli. L’importante è rendersi conto che questa è l’immagine reale della luce che arriva dalle nonne di CR. Immagine estratta dal lavoro originario.
E’ inutile dire cosa significano i vari simboli e le varie sigle. L’importante è rendersi conto che questa è l’immagine reale della luce che arriva dalle nonne di CR7. Immagine estratta dal lavoro originario.

 

NEWS del 8/7/2016 - Le osservazioni di CR7 continuano e stanno riservando grandi sorprese, soprattutto sulle righe dell'idrogeno e dell'elio.

NEWS del 1/3/2018 - Ascoltato il primo vagito della prima stella (o stelle?) nata appena 180 milioni di anni dopo il Big Bang.

NEWS del 7/4/2022 - Grazie all'effetto lente, Hubble scopre una stella la cui luce ci ha raggiunto dopo ben 12,9 miliardi di anni, quasi sicuramente una stella di popolazione III, che gli occhi infrarossi di Webb potranno continuare ad osservare!

9 commenti

  1. Michael

    Chissà se sganceranno la paghetta... !

  2. beh... direi che l'hanno già sganciata molto abbondante! Ci si vive quasi di rendita... :mrgreen:

  3. Mario Fiori

    Le nonne...anche nella piccola vita di tutti i giorni sono insostituibili e..reggono pure l'economia di una nazione, sarà un destino...?

  4. Lampo

    Sul sito della Repubblica scrivono:

    "E il suo nome rispecchia, un po' per gioco e un po' per caso, quello di un altro astro, che brilla però nel firmamento calcistico: Cristiano Ronaldo. Il nome di questa galassia infatti è Cosmos Redshift 7, abbreviato in CR7. Per ammissione degli stessi studiosi, un omaggio al pallone d'oro portoghese"

    ...ma che vergogna...ma che non le dicano nemmeno per scherzo ste cose...

  5. davide1334

    bella enzo,a quando si data questa nonna? si riesce a stabilirlo?vi deve essere un limite oltre al quale l'universo si è "sporcato" uniformemente di elementi pesanti no?queste nonne appartengono solo ad un periodo dell'universo primordiale ,giusto?

  6. caro Lampo,
    in realtà l'accostamento a Ronaldo lo fanno anche altri siti, ma io ho preferito evitare, anche se questa cosa la dice lunga sul bisogno impellente che ha la scienza di diventare mediatica. Guarda quel Bignami (che conosco da moltissimi anni): ti sembra il tipo per fare il presidente di un'istituzione veramente scientifica?

  7. caro Davide,
    l'età è intorno a z=7, ossia circa 13 miliardi di anni, verso la fine dell'era oscura. Non sappiamo ancora se esiste un limite massimo per la popolazione III, dato che qualche stella composta da gas non ancora evoluto potrebbe essersi formata più tardi di altre.
    E, poi, alle Signore non si chiede mai l'età :mrgreen:

  8. gioyhofer

    Accidenti che notiziona!!!!
    Ma solo in Italia si può paragonare una cosa così ai calciatori... :(

  9. Pedro

    Incredibile bella notizia , tempo fa mi imbattei con un negazionista del big bang, cattolico, che evidenziava la mancanza di stelle di popolazione III come prova....
    :twisted:

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