Ieri è stata rilasciata l’immagine contenente la più vasta area contigua osservata dal JWST dall’inizio della sua attività.

Ieri è stata rilasciata l’immagine contenente la più vasta area contigua osservata dal JWST dall’inizio della sua attività.
Piogge, venti, nubi e altre manifestazioni atmosferiche fanno parte della comune esperienza umana, come pure lo scorrere di fiumi e l’ondeggiare della superficie marina; tutti fenomeni che interagiscono con la superficie terrestre e concorrono a modificarla incessantemente. Ma questa è una caratteristica esclusiva della Terra?
Le galassie hanno avuto troppa fretta nel nascere e non smettono di continuare a stupire gli astrofisici attuali. Forse, forse, bisognerebbe veramente ammettere che i modelli correnti vadano, probabilmente, cambiati, anche profondamente. Dovremo aspettare l'IA per avere risposte?
Molto vicina, molto più giovane, con una massa più di due volte quella del Sole, Vega ha sempre avuto un ruolo di rilievo nella fantascienza. Purtroppo, però, non sembra proprio volere avere figli, per cui nessun alieno: i vegani restano solo quelli terrestri!
Scoperta una galassia ricca di stelle di Popolazione III. Ma aspettiamo prima di cantar vittoria...
Trovato (con molti forse) un pianeta con una temperatura "vivibile". Che tristezza, però, per gli abitanti...
Le osservazioni di Webb ci portano sempre più indietro nel tempo, ma piuttosto che risolvere complicano le interpretazioni.
Il telescopio Webb ci ha abituato a vedere oggetti, prima praticamente invisibili. Esso è comunque all'altezza della situazione anche quando "non vede" più quello che era stato visto circa vent'anni fa.
In procinto di partire per qualche giorno di vacanza, qualche pensiero in libertà sull'odierna Cosmologia...
L'accoppiata JWST-Einstein ancora una volta permette di sbirciare tra i segreti dell'universo. E le sorprese continuano....
Le straordinarie capacità di Webb sono riuscite a descrivere la temperatura dell'atmosfera e la sua composizione di un pianeta gioviano caldo a 280 anni luce da noi. Insomma, è più facile fare le previsioni su pianeti extrasolari che sul nostro, dove la meteorologia è legata a interessi che di scientifico hanno ben poco.
I pianeti giganti non amano la presenza di stelle troppo massicce nei loro dintorni. Prima che possano formarsi, le radiazioni nel lontano ultravioletto di stelle troppo massicce riescono a disperdere il gas dei dischi protoplanetari di stelle di massa minore.
Trovata, probabilmente, acqua calda anche nella zona più fredda del Sistema Solare. Un sorprendente regalo di Webb.