11/11/15

Phobos è (quasi) pronto a formare l’anello di Marte **

Tra tante cose che si dicono di Marte ci si dimentica spesso di parlare del suo prossimo anello. Non è proprio un processo fisico di… domani, ma sembra che i primi segni siano già visibili. Come lo chiameranno? Forse, anello P, come Phobos, dato che sarà proprio il piccolo satellite a formarlo tra qualche decina di milioni di anni o anche meno.
Tutti sanno che la Luna si allontana dalla Terra per effetto del gioco mutuo delle maree dei due corpi celesti e quindi sarebbe ovvio dedurre che anche il piccolo Phobos dovrebbe fare lo stesso. E, invece, la situazione è ben diversa.

Esso è talmente vicino a Marte che sta più in basso dell’orbita geostazionaria (dovremmo chiamarla marstazionaria?), ossia quella che lo farebbe girare attorno al pianeta con lo stesso periodo in cui  Marte ruota attorno al suo asse. In queste condizioni, anche senza un atmosfera in grado di frenarlo, la marea del pianeta rosso gioca al contrario e lo fa decadere. Tutto succede sia perché il satellite ha una forma non proprio sferica, sia perché Marte ha un campo gravitazionale non del tutto costante. Insomma, c’è poco da fare: Phobos sta cadendo verso il pianeta, che l’uomo non vede l’ora di “conquistare”, e lo fa al ritmo di quasi due centimetri all’anno.

Prima di raggiungere il suolo, però, dovrà vedersela con il limite di Roche che giocherà duramente contro le forze di coesione che tengono unito il piccolo satellite. Purtroppo, osservazioni abbastanza recenti hanno mostrato che la sua densità molto bassa può essere spiegata solo attraverso la ormai famosa (per noi, almeno) “pile of rubbles”, ossia “mucchio di sassi” tenuto insieme dall’autogravitazione e ricoperto da uno spesso strato di polvere (la megaregolite). Ne segue che la sua resistenza allo stiramento causato dalla marea marziana non sarà molto efficiente.

Un modello creato da poco presenta risultati piuttosto interessanti sulle strisce che caratterizzano la superficie di Phobos e che sembravano essere dovute all’enorme cratere da impatto Stickney, la cui formazione ha portato Phobos vicino alla completa frammentazione.

Phobos e le sue strisce. Fonte: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona
Phobos e le sue strisce. Fonte: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona

Frammentazione che è, però, solo ritardata… Sembra, infatti, che le righe non partano proprio dal cratere, ma siano indipendenti e rappresentino i primi segni di frattura del satellite. In poche parole, esso si starebbe per aprire come quando un pulcino esce dall’uovo … Quando il limite di Roche sarà raggiunto, il nostro piccolo oggetto (ma non abbastanza piccolo per non risentire delle forze mareali) si disintegrerà completamente, dando, molto probabilmente, luogo a un anello di detriti attorno a Marte.

Accidenti, anche Marte avrà un anello e noi niente: dobbiamo accontentarci di quelli artificiali composti dalla spazzatura spaziale. Gli uomini sono riusciti a fare quello che la Natura non ha fatto e poco importa che siano pezzi di metallo, di plastica e di chissà che altro.

Io, personalmente, non credo tanto a quest’ultimo modello, dato che mi sembra di vedere lungo le strisce di Phobos un’abbondanza di piccoli crateri allineati. Continuo a preferire le ipotesi  legate all’impatto e alla successiva espulsione di micro frammenti. Comunque sia, poco importa: Phobos ha la sorte segnata e i cinquanta milioni di vita che gli erano stati assegnati, quando veniva considerato un solido pezzo di roccia, si ridurranno probabilmente solo a dieci, dato che il suo interno è solo un ammasso di detriti.

Ricordiamo che vi è un altro satellite, di stazza ben maggiore, che sta cadendo verso il suo pianeta. Si tratta di Tritone. La causa di ciò è sempre la marea di Nettuno, ma, nel suo caso, l’avvicinamento è dovuto all' orbita retrograda. Beh… quello sarà uno spettacolo fantasmagorico.

Chi dice che il Sistema Solare è ormai statico e monotono? Dopo Io, Encelado e Plutone con i loro vulcani e Titano con i suoi laghi di metano, perfino Phobos e Tritone si mettono a giocare con gli anelli. E non ho certo detto tutto…

 

La telenovela di Phobos: da un'origine probabilmente catastrofica ad una fine (anzi "trasformazione" come sempre avviene nell'Universo) sicuramente catastrofica.

Per una trattazione più ampia di tutti i corpi del Sistema Solare che presentano anelli, si consiglia di leggere QUESTO APPROFONDIMENTO

10 commenti

  1. Luigi

    Caro Enzo, consentimi una domanda "provocatoria": secondo te quali effetti potremmo ipotizzare sul clima marziano a seguito della frammentazione di Phobos? :wink:

  2. caro Luigi,
    non riusciamo a capire come funzioni il clima della Terra, figuriamoci quello di Marte... :mrgreen:
    Tuttavia, io direi che se si formasse un anello, ben poco accadrebbe. Se invece Phobos arrivasse al suolo (molto difficile) ci si potrebbe aspettare un grande sollevamento di polvere, anche se la velocità di caduta sarebbe ben lontana da quella di un asteroide. Probabilmente vedremmo solo un bel "bubbone" con tanta polvere attorno che si depositerebbe dopo un po' di tempo. In ogni caso non ci sono dinosauri a rischio :mrgreen:

  3. Luigi

    Sì sì. ... avremmo solo un estinzione di massa di rover invasori. :lol:

  4. Lampo

    Enzo non ho capito....perché un impatto e la successiva espulsione di frammenti dovrebbe creare dei micro crateri allineati? I frammenti che partono dopo un impatto, anche se seguono la direzione dell'impatto, non vanno abbastanza "random"...?

  5. caro Lampo,
    può capitare che vi siano getti collimati, a seconda dell'angolo di impatto, oppure un grosso frammento si spezzetta mentre è scagliato lungo una certa direzione.

  6. Mario Fiori

    Anelli...anelli...anelli , quì si sposano in tanti e...che matrimoni...disastrosi... :mrgreen:

  7. Michael

    Peccato che noi non potremo vederlo...

  8. Diego-Garrincha

    @Michael
    A meno che non lo bombardiamo e poi stiamo a vedere cosa succede!!! 8-O
    Non farci caso, forse i primi segnali della demenza senile.... :mrgreen:

  9. Aldebaran

    orbita retrograda di Tritone che lo farebbe cadere su Nettuno? ci spieghi meglio prof??

  10. caro Aldebaran... eccoti servito!
    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2013/12/24/unadozione-planetaria/

    Nel nostro circolo non c'è tutto, ma... quasi :mrgreen:

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