07/10/18

Pianeti nani o cervelli nani? *

Non immaginavo nemmeno io, che li ho visti praticamente nascere, che i pianeti nani arrivassero a un tale livello di idiozia astrofisica. I nani sono loro o i cervelli di chi continua a dedicarsi alla loro classificazione? Ovviamente, Media INAF si adegua e non fa niente per insegnare e dirigere le conoscenze, aumentando, invece, la confusione.

La notizia di partenza poteva anche essere pubblicata, ma aspettandoci un numero dell'ordine di 2 milioni di oggetti superiori ai 40 km, simili a 2015 TG387, avevo preferito soprassedere. Tuttavia, a questo punto, vale la pena richiamarla, dato che si tratta dell'oggetto planetario conosciuto che al momento raggiunge la massima distanza dal Sole (2300 UA). Uno dei tantissimi oggetti che vengono da molti considerati appartenere alla nube di Oort interna.

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Ovviamente un record che dipende un po' dalla fortuna e un po' dalla posizione favorevole di 2015 TG387 (vicino al perielio). Il suo periodo è di circa 40 000 anni e solo per l'1% dell'orbita sarebbe stato possibile scoprirlo. Inoltre, il movimento rispetto alle stelle di sfondo è veramente quasi impercettibile e sarebbe potuto scappare facilmente alla cattura. Basterà, però, aumentare la potenza dei telescopi ed ecco che improvvisamente il loro numero crescerà in modo esponenziale.

Comunque sia, sempre una scoperta è e come tale fa parte delle conoscenze astronomiche di primo piano, anche se di "routine". L'importanza cresce un po' di più se si tiene conto che la sua orbita è in accordo con quelle di altri oggetti del suo stampo, tali da distribuirsi in modo da far pensare alla presenza di un vero e proprio grande pianeta che circoli da quelle parti. Ne abbiamo parlato varie volte e ancora si aspetta l'annuncio ufficiale, cosa non facile da prevedere.

La tristezza della vicenda mi è invece stata illustrata in pieno dal solito articolo "copia-incolla" di Media INAF, inserito da chi probabilmente di corpi planetari conosce ben poco e che si è ben guardata da sollevare un qualche dubbio a riguardo. Mi spiego meglio... lungo tutto l'articolo scritto a nome di  Eleonora Ferroni, che si descrive come "giornalista pubblicista e laureata in Giornalismo alla Lumsa nel 2012", si continua a ripetere costantemente che 2015 TG387 (già chiamato "scherzosamente" Goblin, dato che ancora non è possibile dargli un nome) è un pianeta nano.

Se qualcuno ha già qualche rudimento sulle insulse classificazioni adottate per piazzare degnamente (e politicamente) da qualche parte Plutone, sa anche quanto il nome pianeta nano sia estremamente labile e ambiguo. L'Unione Astronomica Internazionale ha definito così quei corpi planetari  che abbiano massa sufficiente  per far sì che l'autogravitazione superi le forze di corpo rigido, ossia che abbiano una forma di equilibrio idrostatico (quasi sferica). Tutto ciò senza avere, però, "ripulito" la propria orbita.

Una definizione che aveva salvato Plutone dal diventare un qualsiasi corpo minore, ma che aveva aperto una porta che di lì a poco sarebbe diventata affollatissima.

Solo un asteroide si era salvato (Cerere), mentre parecchi colleghi avevano raggiunto Plutone dalla fascia più esterna. Tuttavia, come si può decidere se un oggetto è autogravitante se lo vediamo come un puntino e se non conosciamo assolutamente la sua massa? Per gli oggetti transnettuniani, tranne casi molto particolari, si stabilisce un'albedo media della regione di appartenenza e poi si calcola il diametro in base alla magnitudine assoluta. Mentre gli asteroidi piuttosto grandi hanno curve di luce e anche immagini decisive per studiarne le forme (QUI e QUI), niente di tutto ciò capita per gli oggetti lontani. Alla fine, una definizione teoricamente ineccepibile diventa una brutale stima del solo diametro. Per il nuovo arrivato il diametro non dovrebbe superare 300 km (un valore molto basso per pensare minimamente a pianeta nano...)

Tra le due cose c'è un baratro... conosciamo oggetti che hanno forme non di equilibrio malgrado dimensioni superiori ai 1000 km e altre che sono perfettamente quasi-sferiche anche con poche centinaia di chilometri di diametro. Vi sono molti parametri fisici e chimici che giocano un ruolo fondamentale nei corpi solidi. Per un po' - e forse ufficialmente è ancora così- i pianeti nani si contavano sulle dita di due mani. Poi sia gli scopritori stessi, sia i "paranoici" delle classificazioni, hanno cominciato a spingere per un allargamento sempre maggiore: vuoi mettere scoprire un pianeta nano rispetto a un misero asteroide o cometa?".

Torniamo al nostro articolo INAF... Mi sembrava quasi impossibile che fosse solo frutto della fantasia della traduttrice, anche perché figurava un "dwarf planet" anche su una figura preparata dagli autori dell'articolo di scoperta (quella che segue).

Fonte: Roberto Molar Candanosa e Scott Sheppard, Carnegie Institution for Science
Fonte: Roberto Molar Candanosa e Scott Sheppard, Carnegie Institution for Science

Sono andato allora al manoscritto originario. Fino a lì, nessun problema: la parola pianeta nano non figura assolutamente e quindi era stata una graziosa aggiunta della nostra Ferroni. Tuttavia, la figura era proprio originale, anche se pubblicata nel sito dell'Istituto e non nell'articolo ufficiale. Il che fa pensare che pur non dicendolo apertamente, anche gli autori spingessero a far passare di grado il cosiddetto "Goblin". Fino a qui la solita (ricorrente) ignoranza astronomica di chi fa il copia-incolla (e se non mettesse qualcosa di suo farebbe anche meglio) di Media INAF, l'assoluta indifferenza dei veri esperti che penso non leggano mai il notiziario, una mancata occasione per insegnare ai lettori la precarietà di certe classificazioni e le ragioni fisiche che potrebbero stare dietro, ma -soprattutto- una confusione macroscopica  giocata sul limite tra piccolo pianeta e pianeta nano. Una confusione spesso voluta e spinta dagli stessi autori professionisti.

Forse il vero scopo di tutto potrebbe essere: torniamo a Plutone pianeta e buttiamo tutti gli altri nel calderone. Cosa sicuramente più sensata, a questo punto, rispetto a un'indecente mistura di poca scienza e tanta "burocrazia" scientifica.

Poi, eccomi davanti il colpo finale da parte di un astronomo "vero", Mike Brown del Caltech... Non voglio nemmeno commentare, ma andate a vedere questo sito e cercate di mordervi la lingua per non urlare...

Voglio ancora sperare (ma con poca fiducia) che Mike sia un buontempone e che abbia voluto in questo modo prendere in giro la sempre più squallida classificazione di pianeta nano...

Articolo originario QUI

 

Fa sorridere che oggi si ipotizzino almeno un migliaio di pianeti nani o presunti tali di cui si sa poco o niente, quando a Vesta non è stato riconosciuto questo status solo perché il suo grande cratere non è stato riassorbito dall'autogravitazione... ne abbiamo parlato QUI

8 commenti

  1. Mario Fiori

    Caro Enzo perchè i veri Scienziati non leggono Media Inaf a tuo parere? Perchè nessuno contesta? Perchè ci arrendiamo così? Non ho parole.

  2. Mi stupisco anch'io, caro Mario. Forse perché di come le cose si divulgano non interessa più niente a nessuno... E il "popolo"resta sempre più abbandonato nelle mani dei media che ne fanno quello che vogliono. Mi ricorda tanto epoche storiche molto più antiche... Non leggo facebook, ma ero stato costretto a iscrivermi tempo fa. Ho letto considerazioni sul GW che fanno rabbrividire. Ho cercato di dire la mia, dando qualche spunto di lettura. Sono stato trattato peggio di Giordano Bruno... E allora che sia quello che i media vogliono e che, in fondo, alla gente piace molto... La gente? ma chi è la gente ormai? E la scuola dov'è? E le famiglie? E i libri e l'uso corretto e fantastico di internet? No, forse Media INAF è uno dei tantissimi, infiniti picchi di un immenso iceberg.

  3. Daniela

    La scuola?!? Mia figlia (quella che ora è in terza liceo) un giorno dell’anno scorso tornò a casa arrabbiata e mi chiese quali argomentazioni potesse usare per sostenere, senza essere presa per deficiente, che forse il GW non esiste. Ci aveva provato ed era stata trattata male sia dall’insegnante che dai compagni.

    Cosa dovevo fare? Due chiacchiere sul  fatto che esistono studi scientifici seri che vanno in direzione contraria e sul fatto che ormai il GW ha creato molto business e dire “signori, abbiamo scherzato” è dura... dopodichè le ho consigliato di imparare a memoria la lezioncina scritta sul libro per non rischiare di prendere un’inutile insufficienza all’interrogazione.

    Qualunquismo, disfattismo? Può darsi... ma non si può fare il Don Chisciotte contro i mulini a vento del sistema scuola a 15 anni! Se tutto va come deve andare, è probabile che il quarto anno lo faccia in Canada, speriamo che lì trovi un sistema diverso.

  4. come ti capisco, cara Dany...

    Don Enzo Chisciotte

  5. Frank

    Cara Daniela, forse dovresti fare un discorsetto a tua figlia e spiegargli un paio di cose. Posto che pur propendendo verso il raffreddamento o almeno ad un cambiamento dovuto a fattori diversi dal GW lascio comunque aperta la porta alle opinioni contrarie. Con questo voglio dire che sarebbe il caso di istruire la "fanciulla" chiaramente su come funzionano le cose. Faccio due esempi chiarificatori: Enrico Fermi disse "di fronte all'ignoranza l'umiltà va accantonata" io aggiungo "di fronte alla stupidità l'etica va accantonata". L'ingenuità va rispettata ma la stupidità di chi non accetta il confronto senza la minima consapevolezza di quel che sostiene, va usata a proprio vantaggio senza il minimo senso di colpa. Se ricordi ne abbiamo già discusso riguardo alla stupidità con "dolo". Abbiamo appena letto dei commenti di fede riguardo il GW. Ritengo giustissimo il suggerimento che hai dato a tua figlia, per noi è facile fare i Don Chisciotte non dovendo più subire giudizi che condizionano il nostro futuro. Esprimo tutta la mia solidarietà a tua figlia.

  6. Daniela

    Ti assicuro, caro Frank, che, se c'è una cosa che la fanciulla deve imparare ad usare per bilanciare l'eccessiva sicurezza, è proprio l'umiltà... e se c'è un'altra che non le crea sensi di colpa, è dare di stupido a chi non la pensa come lei. Il che non è una cosa positiva :roll: , quindi ingoiare qualche bel rospo e dover fare buon viso a cattivo gioco ogni tanto, può trasformarsi in un'utile lezione di vita. La strada dell'umiltà è ancora lunga e in salita, ma qualche segnale positivo c'è, sono fiduciosa... :-D

     

  7. Frank

    Ma questo è compito tuo Daniela non mi impiccio, sai tu come fare, citavo ad esempio Fermi ma in quel caso io posso solo praticare l'umiltà e sono sicuro che è bene anche per lei. Mi pareva di cogliere un senso di colpa nel tuo post per averla consigliata in quel modo e in questo caso confermo quel che ho scritto nessuna colpa. Sia chiaro che il fatto del GW è solo una coincidenza vale per qualsiasi cosa e nei confronti di chiunque che espone il fianco solo per partito preso.

  8. Daniela

    Senso di colpa per il caso specifico non ne ho. Certo è che, in generale, non è un atteggiamento di cui vantarsi quello di fingere di adeguarsi al pensiero di massa per quieto vivere. Ma un conto è intavolare una discussione aperta e serena con persone che la pensano in modo diverso, da cui, magari, hai anche qualcosa da imparare... altra cosa è avere a che fare con chi ti guarda dall'alto in basso, oppure addirittura alza la voce, perché si ritiene depositario della verità universale e va avanti per atti di fede. In questi casi preferisco tacere e lasciare perdere. E, giusto o sbagliato che sia, è in questo modo che consiglio alle mie figlie di comportarsi; poi sono abbastanza grandi da decidere autonomamente cosa fare.

     

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