11/09/18

Il dramma di Stern: come contraddire se stesso per promuovere di nuovo Plutone *

Non c’è niente da fare… l’uomo vive per stilare classifiche, siano esse legate alla razza, al colore della pelle, alla religione, all’importanza politica e/o mediatica, ecc., ecc. Non per niente esistono premi di ogni tipo e di ogni valore. Purtroppo, la stessa regola viene anche usata per la Scienza. Poco male se aiuta a delineare meglio certe caratteristiche comuni senza pretese di valutarne l’importanza, molto meno se si tratta soprattutto di soddisfare esigenze quasi puramente nazionalistiche, maldestramente celate dietro deboli ragioni scientifiche.

I corpi del Sistema Solare sono, ovviamente, divisi in classi. Ognuno di essi ha delle caratteristiche uniche che, però, possono essere sovrastate da similitudini più che accettabili. La Terra gira intorno al Sole a 150 milioni di chilometri di distanza (più o meno). Potremmo classificare come “terre” tutti i corpi celesti che orbitano attorno alla propria stella a questa precisa distanza e magari aggiungere anche che abbiano le stesse dimensioni. Non riusciremmo nemmeno a mettere assieme Terra e Venere

Forse è una scelta un po’ troppo restrittiva. Lasciamo perdere la distanza e valutiamo solo se girano attorno alla propria stella, le cose migliorano, ma ci sarebbero milioni e milioni di pianeti più o meno grandi. La divisione in classi andrebbe a farsi benedire e il popolo più rozzo verrebbe equiparato ai VIP più celebri come Giove e Saturno.

Poveri noi… molto meglio tentare di dividere gli oggetti secondo le dimensioni, tralasciando il tipo di orbita. Non male, ma… sarebbero pianeti anche i portaborse come parecchi satelliti dei pianeti maggiori. Forse non sarebbe poi tanto sbagliato, ma essere servitore di due padroni (il pianeta e il Sole) non può essere un fatto trascurabile: c’è VIP e VIP, accidenti!  Va bene, nessun problema, mettiamo assieme una caratteristica dinamica e una fisica e il gioco è fatto: i pianeti devono servire solo il Sole ed essere abbastanza grandi!

Bene… ossia, quasi bene. Chi stabilisce la grandezza limite? Gira e rigira si può anche trovare la solita ancora di salvezza  nella gravità. Sono pianeti solo quelle "cose" la cui forma è dominata dall’autogravitazione, oltre che a girare attorno al Sole direttamente. Di bene in meglio, ma… molti asteroidi lo sono e non parliamo dei corpi transnettuniani.

Insomma, essere pianeti non sarebbe proprio un caratteristica da VIP, ossia da primo premio: una cosa quasi normale e si ricade nella mediocrità del “popolo”, anche se di razza superiore. Una specie di borghesia o anche peggio… No, non si può dare un premio mediatico a tutta la borghesia e allora ecco l’idea rivoluzionaria e anche abbastanza concreta: è pianeta solo chi riesce a sbarazzarsi dei concorrenti. La dinamica è già stata considerata e quindi tanto vale porre un limite che dimostri la libertà e la salute di un vero pianeta, attraverso quanti nemici ha dovuto sconfiggere e se si è finalmente ritagliato un “posto” al Sole.

Forse non proprio esattamente, ma la faccenda della classificazione dei pianeti è andata più o meno così. Il fatto più buffo (e ne abbiamo già parlato) è che colui che aveva ideato l’ultima strategia classificatrice è proprio Alan Stern, uomo fondamentale della missione New Horizons. Ma come, proprio lui che guidava una missione verso Plutone  aveva contribuito a declassarlo a “piccolo” pianeta o a pianeta nano? Una specie di dottor Jekyll e Mr. Hyde… Proprio lui, un vero americano, toglieva agli americani l’unico pianeta che avevano scoperto e, inoltre, oltre il danno anche la beffa, essendo il personaggio più influente della New Horizons che stava andando verso un ex pianeta.

Un dramma psicologico enorme… oltre che, forse, anche con rischi più dolorosi e fisici. Personalmente, avevo pensato che il successo ottenuto dalla sonda,  per l’interesse straordinario riscosso dalla geologia ancora attiva di Plutone e Caronte, fosse una giusta conclusione e che facesse capire quanto inutili fossero certe classificazioni. Ma il dramma di Stern non doveva essersi concluso...

Insieme ad altri importanti colleghi ha presentato una nuova classificazione, basata sul fatto che le orbite sono tutto tranne che stabili su tempi molto lunghi e che chi non è pianeta oggi  lo potrebbe diventare in futuro. E poi… che tristezza vedere Europa, Io, Ganimede, Callisto, Titano, ma anche il piccolo Encelado, essere trattati da satelliti pur mostrando una vitalità ben maggiore di quella di Mercurio e di Marte. Ma sì, torniamo indietro e annulliamo quella ambigua  e quasi assurda definizione relativa alla “pulizia” della propria orbita. Insomma Stern contro Stern… come il celebre Fantozzi che, diventando capo di due aziende in grande competizione, rimane estremamente soddisfatto dopo averne messo una sul lastrico (e lui con lei…).

Povero Stern… da un lato sono amareggiato, pensando che in fondo ha fatto il suo mestiere di scienziato e che  si possono anche rivedere le proprie idee per il bene di una scienza meno legata a classificazioni inutili e puramente mediatiche. Poi, però, leggo una dichiarazione di un suo coautore e allora mi si aprono gli occhi. La proposta è quella di fermarsi alla forma sferica (e già siamo traballanti, dato che la forma a ellissoide a due o tre assi ha lo stesso valore “formativo") e di escludere quella della “pulizia” e anche, magari, quella dell'orbita: “... And that's not just an arbitrary definition. It turns out this is an important milestone in the evolution of a planetary body, because apparently when it happens, it initiates active geology in the body. Pluto, for instance, has an underground ocean, a multilayer atmosphere, organic compounds, evidence of ancient lakes and multiple moons. It's more dynamic and alive than Mars. The only planet that has more complex geology of Pluto is the Earth... (Traduzione: "E questa non è una definizione arbitraria. Essa è un punto cruciale nell'evoluzione di un corpo planetario, perché quando capita ha inizio una geologia attiva. Plutone, per esempio, ha un oceano sotterraneo, un'atmosfera a multistrato, componenti organiche, evidenze di laghi e possiede diverse lune. E' più dinamico e vivo di Marte. Il solo pianeta con un'attività geologica più attiva di quella di Plutone è la Terra...").

Beh, al diavolo la speranza di eliminare false e inutili classificazioni… il vero motivo di tutto ciò è uno e uno soltanto: far tornare Plutone pianeta e poco importa se se ne trascina a centinaia con sé…. Può darsi che il nazionalismo americano sia ulteriormente spinto recentemente da un presidente piuttosto “caratteristico”, ma una scienza che nasconde, dietro apparenti motivi scientifici (costruiti molto bene...), un motivo di ben altro genere, mi delude sempre di più…

Articolo originale QUI

Nessuno mette in discussione l'eccezionale impotanza di Plutone e nemmeno la deisione di eliminare inutili classificazioni, ma che sia tutto fatto in nome della vera Scienza. Fonte: NASA.
Nessuno mette in discussione l'eccezionale importanza di Plutone e nemmeno la decisione di eliminare inutili classificazioni, ma che sia tutto fatto in nome della vera Scienza, è cosa molto meno sicura... (Immagine di Plutone - Fonte: NASA).

16 commenti

  1. Paolo

    Caro Enzo, mi sembra una storia a metà tra l’opportunismo e l’eterno problema delle classificazioni.

    Difficile tracciare linee di demarcazione precise quando l’universo non sembra così rigidamente legato a confini.

    Solo per fare un esempio, cos’è la vita?

    Come si fa a distinguere qualcosa di inanimato da ciò che è vivo?

    Un elettrone è inanimato?

    Eppur si muove si potrebbe obiettare… e sembra pure saper scegliere tra infinite possibilità…

    Paolo

  2. caro Paolo,

    sai che sono pienamente d'accordo. Qualcuno potrebbe dire che la vita esiste quando si ha capacità di procreare... Ma... un fotone che urta un elettrone ha come conseguenza che molto presto l'elettrone crei un altro fotone. Una bella storia di interazione quasi "sessuale"... non trovi? :wink:  :mrgreen:

  3. Daniela

    A proposito dell'aleatorietà della definizione di vita...

    "…non siamo neppure in grado di precisare qua­li atomi appartengano effettivamente a un organismo vivente, poiché a ogni funzione vitale è associato uno scambio di materia per il quale atomi sono continuamente assorbiti o ceduti dalla struttura che co­stituisce l’essere vivente. Questo scambio si estende anzi a tutte le parti dell’organismo a un grado tale da rendere impossibile una distinzione netta […] Questa limitazione dell’analo­gia trae la sua origine dalle mere definizioni date alle parole vita e meccanica, e cioè in definitiva da u­na questione di convenzioni. Da un lato, il problema di una limitazione della fisica nel dominio della bio­logia perderebbe sùbito ogni senso se, invece di distinguere gli organismi viventi dai corpi inanimati, e­stendessimo l’idea della vita a tutti i fenomeni naturali."

    tratto da http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2018/08/01/niels-bohr-luce-vita-1932/

     

  4. Mario Fiori

    Senza contare (per il discorso vita9 che la quantistica ben approfondita ci potrà riservare sorprese anche qui.

    Per quelo che riguarda le classificazioni, sembra proprio che siano innate nell'uomo ; bisogna stare attenti , però, agli opportunismi: Plutone meriterebbe una riabilitazione alla grande , ma che uno debba cercarla perchè altrimenti potrebbe risultare un qualcuno che si è occupato di un Pianeta Nano invece che di un Pianeta....normale, beh, non ci siamo proprio.

  5. Mario Fiori

    Scusate gli errori :oops:  :oops:

  6. Abbasso le classificazioni ... prendiamone esempio dall'Universo: piccolo o grande, caldo o freddo, tutto è meraviglioso. Plutone è meraviglioso, sia che si chiami pianeta, nanerottolo o asteroide...

    E' utile dividere le stelle, ad esempio, ma non vale certo per stabilirne l'importanza. E che siano corpi planetari... tra cui satelliti quelli che girano attorno a un pianeta, autogravitanti quelli con una forma di equilibrio o quello che vogliamo, l'importante è che siano studiati e apprezzati equamente

  7. Frank

    Giovani state andando a ruota libera, che non è male ma la classificazione che possiamo anche chiamare organizzazione è necessaria. Se mai il problema arriva quando si vuole tirare una linea troppo sottile e allora si traduce nelle comiche plutoniane.

    Viva la tassonomia e anche l'Ornitorinco.

    https://www.youtube.com/watch?v=ezaJ4SV73a4&t=0s

    ( per chi non lo avesse visto )

  8. caro Frank...

    ma è proprio quello che si vuole dire... la classificazione quando regala ordine (classificazione stelle, ad esempio) è più che utile. ma non è classificazione di merito, ma solo organizzativa. La classificazione dei corpi planetari rischia invece di essere qualcosa di simile ai VIP -non VIP. Organizzare il lavoro mi sta bene, ma separare l'umanità in famosi e non famosi... molto meno...

  9. Frank

    Si si Enzo, mi sembrava comunque divertente la storia dell'ornitorinco e comunque Alan fa capire bene la problematica della necessità mentale umana di classificare tutto, a volte troppo.

  10. hai ragione... è proprio bello! :-P

  11. Maurizio Bernardi

    Viva l' Ornitorinco.

    Durante il Concilio Vaticano II fu deciso di cancellare molti culti locali legati a reliquie di santi.

    Nel caso di San Gennaro (scioglimento del sangue) la chiesa ne ha circoscritto il culto  "per la sola zona di Napoli" in cui la cancellazione avrebbe provocato un trauma insostenibile per la comunità locale.

    (ricorderete in proposito la famosa scritta apparsa nel 1964 sul muro di una casa napoletana https://www.flickr.com/photos/o_sole_mio/6626542583 )

    Stern potrebbe risolvere il suo dilemma con la medesima strategia: Plutone Pianeta ? Sì ma solo negli USA.

    Gira e rigira, c'è sempre da imparare dalla chiesa...

  12. Daniela

    E San Gennaro, per ringraziare della preferenza accordata, si è addirittura “dimenticato” della propria città natale...

    https://m.areanapoli.it/news.asp?id=244184https://m.areanapoli.it/news.asp?id=244184

    :mrgreen:

  13. Frank

    Sorry Enzo, ho fatto deviare una discussione seria in caciara. Ho già messo come sfondo l'immagine della scritta sul muro che non conoscevo, mica sono un vecchiardo come te Maurizio........... Visto che ormai è andata in vacca, "futtetenne" era anche il motto del fu Carlo Pedersoli alias Bud Spencer.

  14. Paolo

    Ma Plutone è un mammifero o un oviparo?

    Ovale è ovale, ma ha pure un figlio con il suo traghetto che gli sta sempre appresso come un mammifero .. e poi tutte quelle colate bianche che sembrano latte non ingurgitato dal piccolo Caronte.

    A parte un pò di ironia, nessuno se la prende perché in biblioteca per trovare un libro si utilizza un sistema di classificazione (per quanto questo risponda a criteri convenzionali e a volte piuttosto arbitrari), se invece si classificano i libri con una scala che va da importanti a irrilevanti ci sarebbe molto da ridire, se poi all'apice dei libri importanti si mette quello scritto dal bibliotecario o da un suo amico....

    Paolo

     

  15. caro Frank... ma che caciara e caciara. Un argomento può essere sempre ridicolamente serio o seriamente ridicolo. L'importante è che faccia pensare... Come diceva Troisi: "San Gennaro... non starlo a sentire... prima c'ero io!"

  16. Giorgio

    Mi sembra che Paolo con l’esempio della biblioteca abbia ben sintetizzato il caso.

    Potrei aggiungere quello dell’ammissione ai giochi Olimpici di : Badminton o Skateboard...

    Cosa è SPORT ? Classificazione . Cosa lo rende OLIMPICO ? mmmm....

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