12/10/16

Guerra e Pace (stellare) *

Quando leggerete la storia sui media troverete parole come instabilità e turbolenza… insomma, una disperata ricerca di un nome tecnico per un fenomeno a dir poco incomprensibile. Dato che c’è di mezzo il solito ALMA, e ormai siamo diventati amici, possiamo raccontare  (in silenzio) la vera storia… a cui nessuno vorrà credere.

Conosciamo ancora poco sulla nascita del nostro sistema planetario? Poco male, basta guardare quello delle altre stelle in tempi diversi di formazione e alla fine possiamo costruirci una specie di album di famiglia, dalla nascita alla mezza età, fino alla vecchiaia.

Succederebbe così se le stelle seguissero schemi regolari e monotoni. Invece, sappiamo benissimo che l’Universo fa di tutto per sorprendere chi lo ammira, inventandosi giochi di prestigio che spesso sono dovuti a situazioni “personali”, che poco hanno a che fare con la ricerca di applausi da parte di chi assiste allo spettacolo.

E così sperare di vedere un sistema planetario come il nostro è molto più difficile di quanto ci si possa aspettare. Soprattutto, il problema è che almeno la metà delle stelle formano un sistema doppio. E sappiamo bene che quando si è in due a decidere, i problemi non tardano a ingigantirsi.

Il compito di una stella, che non nasca solo come fabbrica di elementi chimici, ossia una gigante,  è in gran parte quello di costruire dei pianeti. Un punto di onore, di orgoglio e di dimostrazione del lavoro svolto. Si dice che qualche stella faccia apposta a non diventare una vera stella per non essere costretta fare pianeti e poltrire per miliardi e miliardi di anni. Sono voci di corridoio e non bisogna fidarsi più di tanto.

La faccenda normalmente si risolve in qualche modo, a seconda della distanza mutua delle due stelle.

Se sono troppo vicine sono praticamente costrette a unire i loro sforzi e dimenticare la soddisfazione personale. Tacitamente e senza troppe liti, decidono di costruirsi un unico disco proto planetario che possano controllare entrambe. Due mamme per i futuri pianeti (chissà se saranno madri cannibali o amorevoli…)

Una coppia stretta e il loro disco comune
Una coppia stretta e il loro disco comune

Se, invece, sono abbastanza distanti, ma non troppo, e una è decisamente più grande dell'altra, può permettersi il lusso di costruirsi (o tentare di farlo) un disco del tutto personale e  molto piccolo, oltre a quello comune.

Una coppia abbastanza stretta, ma con una stella più grande che cerca di costruirsi anche un disco personale, una specie di “sotto-disco”.
Una coppia abbastanza stretta, ma con una stella più grande che cerca di costruirsi anche un disco personale, una specie di “sotto-disco”.

Se, infine, sono molto distanti, possono permettersi di restare autonome e ognuna si può costruire il proprio asilo infantile e crescere i propri cuccioli planetari. Non sappiamo ancora bene se le varie soluzioni possano portare a grandi successi o a situazioni un po’ rischiose per i giovani pianeti che si formeranno. Tuttavia, questo è quanto si osserva nel Cielo.

Una coppia molto separata: ognuna si è formata il proprio disco proto planetario, con orientamento qualsiasi.
Una coppia molto separata: ognuna si è formata il proprio disco proto planetario, con orientamento qualsiasi.

Credete che queste scelte siano facili? Assolutamente no. Un po’ di gelosia c’è sempre e le stelle stesse, o anche i loro pianeti, fanno di tutto per disturbare i vicini di casa. “I miei sono più belli dei tuoi, i miei sono più grandi, i miei sono più stabili, …” e tante discussioni del genere. Niente di veramente tragico, al limite qualche pianeta viene spostato in su o in giù. A volte se ne può anche sacrificare qualcuno o, forse, è più giusto pensare che il pianeta preso di mira si stufi delle piccole beghe delle due signore e preferisca andarsene per proprio conto. Meglio soli che in mezzo a quel caos continuo.

I veri problemi nascono quando le stelle hanno la stessa dimensione e sono relativamente vicine (qualche decina di unità astronomiche). Mettersi assieme e formare un solo disco? Difficile scelta, dato che entrambe si sentono in grado di gestire la propria prole. Formare due dischi così vicini? teoricamente sì, ma gli scontri dinamici e le perturbazioni sarebbero sicuramente terribili. Peggio di due galli in un pollaio…

Purtroppo, queste decisioni non vengono mai prese da stelle mature e razionali, ma da stelle giovanissime che nemmeno arrivano al milione di anni. Da quanto racconta ALMA ai suoi confidenti, sembra che ne siano successi di tutti i colori tra due stelle che ha appena osservato. Nessuno voleva cedere e si parla di una vera e propria guerra all’ultimo grano di polvere o molecola di gas.

Conclusione? Sono nati due dischi proto planetari ma del tutto “sbilenchi”, che niente avevano a che fare con il piano orbitale delle due stelle, ognuno che girava per conto suo. Una vera e propria guerra, come mai si era vista nella galassia. E se lo dice ALMA ci si può credere.

Nessuno pensava che la faccenda portasse a qualcosa di buono, ma mettere bocca tra due stelle giovani che litigano non conviene a nessuno.

Nell’Universo, però, difficilmente ci si ostina a seguire strade insensate o inutili: prima o poi si mette la testa a posto.

E così, dice sempre ALMA, le due stelle si sono accorte che i loro tentativi di superare la compagna o di far finta che non esistesse, avrebbe rovinato qualsiasi tentativo positivo. Sarebbero quasi sicuramente rimaste entrambe a bocca asciutta. Ne valeva la pena? No, nel Cosmo anche le stelle giovani sanno ragionare e trovare una soluzione pacifica.

Anzi, il loro poteva diventare un esempio per tutte le altre coppie nelle loro condizioni. Potevano tentare a costruirsi due dischi indipendenti, ma era più che logico correre ai ripari e accettare una pace ben più proficua. Una stretta di mano molto… calda e via nell’unione degli sforzi: un bel disco protoplanetario unico, molto grande, che le vedesse entrambe al centro.

La doppia osservata recentemente da ALMA. Si notano tre dischi proto planetari, ciascuno con un orientamento diverso. Il colore blu è relativo a gas che viene verso di noi, quello rosso a gas che si allontana. L’orientamento dei dischi è indicato dalle linee tratteggiate. Una guerra che sembra finita in una pace duratura che farà impazzire gli stuiosi. Meno male che noi conosciamo bene ALMA… Fonte: Credit: Christian Brinch, NBI, KU
La doppia osservata recentemente da ALMA. Si notano tre dischi protoplanetari, ciascuno con un orientamento diverso. Il colore blu è relativo a gas che viene verso di noi, quello rosso a gas che si allontana. L’orientamento dei dischi è indicato dalle linee tratteggiate. Una guerra che sembra finita in una pace duratura... che farà impazzire gli studiosi. Meno male che noi conosciamo bene ALMA… Fonte: Credit: Christian Brinch, NBI, KU

Quella che era nata come guerra si è trasformata in una pace duratura e in un tentativo di verificare una situazione al limite delle possibilità. Due dischi singoli e un disco per tutte e due. Chissà che divertimento e quante situazioni inaspettate e interessanti che saranno considerate giochi di prestigio. Tutto è bene ciò che finisce bene: le guerre nel Cosmo trovano subito una via d’uscita pacifica. La Natura non si fa male da sola e chi non lo capisce può solo essere un essere umano sapiens sapiens…

Ovviamente, ALMA è trattata bene perché regala agli scienziati quello che vogliono. Non può certo fare sapere a tutti i sentimenti delle stelle. Loro, per i professori molto seriosi, sono solo ammassi di materia capaci di produrre sufficiente calore interno per innescare certe reazioni molto energetiche, come abbiamo raccontato QUI.

Quel sistema binario deve aver passato periodi di turbolenza nel gas. La parola “turbolenza” risolve, spesso, tutti i problemi. In altre parole, vuole solo dire che non si è ancora capito cosa è successo…

I ricercatori hanno già chiesto di potere usare nuovamente ALMA, per entrare nei dettagli del puzzle. Chissà se la prossima volta ALMA dirà la verità, che noi già sappiamo, o continuerà a rimanere ligia ai suoi doveri di serietà scientifica?

Articolo originario QUI

 

Di quanti tipi possono essere i dischi protoplanetari? Ne parliamo QUI

NEWS del 4/10/2021 - Osservato un sistema triplo con tre dischi protoplanetari molto "particolari"...

2 commenti

  1. Mario Fiori

    Interessante scoprire  quante varietà di Sistemi Planetari si possono formare in sistemi binari e quanti panorami si vedebrero da vicino, anchè se poi, in certi casi, la confusione e i pericoli sarebbero sicuramente più che in una metropoli terrestre...oddio non lo sò però...l'uomo per confusione fatta e che fa mi sembra quasi insuperabile.

    Carissimo Enzo, da due dischi di due stelle poi , così cooperativamente, uniti, quanti Pianeti si potrebbero formare?

  2. caro Mario,

    la mia idea è che non ne nascerà nessuno, se non nel disco comune. Gli altri si daranno fastidio... ma non facciamolo sapere alle stelle, se no tornano a litigare  :mrgreen:

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