23/04/17

Pautasso e l'Analemma (4)

Ora che Oreste ha trovato un valido alleato nel fedele lettore Signor Paolo, si sente molto più sicuro ed è pronto ad affrontare questo nuovo capitolo che lo vedrà impegnato a districarsi tra Soli veri e Soli finti in competizione tra loro. Vediamo cosa succede...

 

Capitolo 4

Quella sera non se ne fece nulla. Quando Mattia, dopo cena, propose di riprendere il discorso, la risposta di Pautasso fu: “Mi è venuto un mal di testa, ma un mal di testa, che è meglio che me ne vada subito a letto...” E così fece.

Solo la mattina seguente, dopo colazione, Mattià tornò alla carica.

“Se te la senti, possiamo riprendere il discorso di ieri. Sai, ho pensato di rifare tutto il ragionamento in un modo che porti facilmente a rispondere alla domanda su cui ci eravamo fermati.”

Pautasso sentì un vago formicolio dietro le orecchie, mentre udiva la sua voce che rispondeva alla proposta. “ Benissimo, sono pronto, adesso sì che comincia il bello!” Ma in cuor suo provava una sensazione di smarrimento all'idea di dover riprendere il combattimento con quei capricciosi movimenti terrestri: un po' in ritardo, un po' in anticipo, mai regolari, per i quali Mattia provava tanto entusiasmo.

“Oggi però vedremo le cose dal nostro punto di vista, da qui dove ci troviamo...”

“A Cuneo !”

“Sì, Oreste, a Cuneo. Dicevo, se guardiamo verso sud, lì c'è il nostro meridiano, è lì che il Sole passa a mezzogiorno.”

“Quando a Termoli sono le 12 e 30...”

“Certo, l'orologio segna le 12 e 30... Devi pensare che quando guardiamo il Sole e lo vediamo muoversi, il suo movimento è la combinazione di due diversi movimenti. Il Sole si sposta verso est, di circa un grado al giorno, in realtà in certi periodo è più veloce e in altri è più lento. Poi c'è il movimento dovuto alla rotazione della Terra che in un giorno fa un giro su se stessa.”

Pautasso si era fatto attento e voleva dire la sua.

“Quindi il movimento della Terra è molto più veloce di quello del Sole e questo è il motivo per cui vediamo il Sole andare a Ovest”

Mattia proseguì, stava arrivando il punto cruciale.

“Certo, ma ricordiamoci che il Sole ha una velocità variabile...Ecco, vediamo questo disegno che ho fatto per noi, ieri sera:”

eccentricita-sole

 

Facciamo finta che sull'orbita ellittica ci siano due Soli: uno è quello vero che si muove più velocemente quando è più vicino al Perielio e più lentamente quando è nel punto opposto, all'Afelio.

L'altro Sole, finto, che vedi rappresentato in grigio, si muove con una velocità invariabile, qualunque sia la sua posizione. Misureremo il ritardo o l'anticipo del Sole vero su questo Sole finto, che ragiona come gli orologi.

“Forte!” A Pautasso brillavano gli occhi.

“Vediamo un po': i due Soli partono insieme, Il Sole vero, vedendo che il perielio è proprio lì vicino si mette a correre e distacca il Sole finto, che procede al suo passo costante. Ora dimmi, come vediamo passare i due Soli dal nostro punto di osservazione locale?”

“Qui, a Cuneo, siccome la Terra gira anche lei in senso antiorario, vediamo passare prima il Sole finto e, con un certo ritardo, il Sole vero.”

“Bene, questa situazione si ripete ogni giorno, ma via via che il perielio è più lontano, il Sole vero rallenta, come sappiamo, finchè si metterà al passo con il Sole finto che, imperturbabilmente, non ha mai cambiato ritmo.”

“E questo lo possiamo capire dal fatto che ogni giorno il ritardo del passaggio del Sole vero su quello finto si riduce.”

“Appunto, e dove si ritroveranno appaiati, secondo te?”

“Ma all'afelio, no?”

“Proprio all'afelio, ai primi di luglio, quando non avremo alcun ritardo nel passaggio del Sole.”

“E adesso, Mattia cosa succede?”

”Succede che il Sole vero, vedendo che l'afelio è vicino se la prende comoda e si lascia superare dal Sole finto. Quello lì l'afelio non lo guarda neanche!”

“Eh sì, Oreste, come vedi nella figura, in questo periodo il Sole finto, con il suo passo costante, cadenzato, prende un bel vantaggio, mentre il Sole vero resta indietro e dal nostro punto di osservazione lo vediamo passare prima di quello finto”

“Vero, ma ogni giorno riduce un po' questo distacco, perché l'afelio è più lontano e il perielio è più vicino!”

“Sì, infatti, quando il perielio è più vicino, il Sole vero riprende a correre, il suo ritmo accelera e supera quello del Sole finto finché, in un finale travolgente, lo raggiunge proprio sul traguardo. A questo punto sono di nuovo pari e li vediamo passare insieme.

“Quasi quasi non ci credo, ma ho capito tutto!” Pautasso si era davvero entusiasmato.”Non vedo l'ora di andare al CAC (Circolo Archeofili di Cuneo, ndr) per raccontare questa meraviglia al presidente.”

“Adesso che abbiamo visto tutto quanto, non ci resta che rispondere alla domanda di ieri sera...”

Se da inizio anno, ogni 90 giorni, fotografassimo a mezzogiorno la zona di cielo centrata sul meridiano locale, memorizzando la posizione del sole al suo passaggio, quali immagini otterremmo?

Aggiungiamo il particolare che, essendo a Cuneo, il “mezzogiorno” corrisponde alle ore 12.30. Inoltre, per tutto il periodo in cui è in vigore l'ora legale, corrisponderà alle 13.30.

Pautasso prese la matita che era sul tavolo e fece questo disegno...

disegno pautasso

Siete d'accordo con lui?

Se non siete d'accordo diteci per quale motivo.

Le ipotesi su cui Mattia e Oreste hanno ragionato sono di una Terra con il piano equatoriale complanare al piano dell'eclittica, in altre parole con l'asse di rotazione perpendicolare al piano dell'orbita di forma ellittica.

 

QUI trovate gli altri articoli dedicati alla scoperta dell'analemma da parte di Oreste Pautasso

QUI potete trovare racconti di vario tipo dello stesso autore, Mauritius, insieme a quelli di Vin-Censu

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