20/06/20

Neanche ai buchi neri piace l'isolamento **

Anni e anni di osservazioni e adesso i raggi gamma ci confermano che anche ai buchi neri non piace stare soli...

Immaginate la dura vita di un buco nero galattico. Quello stupido bipede del terzo pianeta della stella Sole continua a volere descrivere la mia vita fin nei minimi particolari, decidendo perfino se sono nato prima della galassia o dopo o insieme o chissà che altro ancora.

Ma, insomma!, almeno un po' di privacy in quell'importante momento che è la nascita di un futuro "Governatore". Infatti, non ancora nato o ancora in fase di sviluppo ecco che già mi devo assumere compiti colossali come quello di mantenere in limiti accettabili le nascite nella mia Nazione-galassia: non troppi individui, ma nemmeno troppo pochi. Per far questo sono spesso costretto a nutrirmi in modo perfino eccessivo e la mia digestione è spesso un po' faticosa come dimostrano i getti ultra energetici che si creano a causa dell'accelerazione terribile del materiale che sta per cadere nella mia bocca e il campo magnetico che la circonda.

Getti a volte improvvisi e a volte trattenuti. In parole tecniche (per lui), quel bipede parla di dischi di accrescimento e di fuga di particelle ad alta energia dalle zone vicine al mio asse di rotazione. Il mio nome viene cambiato in AGN, ossia in Nucleo di Galassia Attiva. Tutto molto interessante, ma sono sempre sotto continuo scrutinio... e pensare che sono "nero" proprio per nascondermi da troppe curiosità!

Mah... vi posso assicurare che essere il "capo" indiscusso di una popolazione immensa di stelle è proprio un lavoraccio, senza un attimo di tregua... e sempre con gli occhi di quel bipede addosso. Crede di scoprire tutto su di me, facendo a volte il minimo sforzo: inserisce qualche parametro dentro quella ancora più stupida macchina che è il computer e poi si fida ciecamente dei risultati, inventandosi fenomeni e meccanismi che io non mi sogno nemmeno di seguire. Ci vuole proprio tanta pazienza!

Certe volte malediciamo quel simpatico e arzillo umano che pasticciando con il suo spaziotempo curvo e con tante belle strutture matematiche, che loro chiamano tensori, ha dato il via alla nostra scoperta. Accidenti... senza di lui forse saremmo rimasti nascosti o quantomeno avvolti ancora da tanto mistero. Tuttavia, davanti a tanta fantasia "universale", non possiamo che toglierci il cappello e mostrare che siamo senza "capelli" (ma questa è un'altra storia).

In ogni modo, anche se siamo un po' scorbutici, a volte permalosi, e apparentemente sempre desiderosi di comandare, il nostro carattere è spesso dolce. Non siamo "musoni" solitari e, detto in tutta sincerità, siamo in tanti e stiamo molto bene in compagnia di amici (e amiche), anche molto "stretti". Non abbiamo nemmeno paura del "diverso", dato che, spesso e volentieri, questi amici provengono tra altre Nazioni, i cui abitanti hanno colori e lingue differenti dalle nostre. Nell'Universo l'amicizia è un obbligo!  Tuttavia, tra i nostri getti e il disco di materia che ci circonda e che si scalda emettendo radiazioni, le nostre amicizie sono rimaste a lungo e facilmente nascoste.

Faccio un esempio terra-terra, giusto per farmi capire da quel bipede... Immaginiamo di essere in un  mare perfettamente tranquillo e piatto. Se passa un motoscafo, il bipede se ne accorge subito per via delle onde che si sollevano improvvise. Immaginiamo, adesso, lo stesso mare in tempesta... beh, sarebbe molto più difficile capire che sta passando lo stesso motoscafo, dato che le sue onde spariscono quasi totalmente in quel caos di acqua e vento.

La stessa cosa capita a noi... se sono in una fase turbolenta di mare tempestoso (in poche parole, di "grande abbuffata") la presenza di un amico attorno a me, che produce in maniera simile qualche bella onda (getto), può passare facilmente inosservato. E così siamo riusciti a fare per molto tempo. Poi, sempre quel terribile vecchietto dai capelli bianchi scompigliati ha permesso di farci sentire, attraverso quelle che vengono chiamate "onde gravitazionali", nei momenti in cui decidiamo di unirci e diventare un solo corpo e una sola anima.

I più intelligenti tra i bipedi hanno, allora, pensato che possiamo esistere anche in coppia... e giù con calcolatori e simulazioni che alla fine danno sempre quello che si vuole ottenere. Ma quelli sono tentativi di spiegazione che passano veloci come le foglie al vento. Molto più pericolosi sono quegli umani che si affidano alle osservazioni e, sfruttando la tecnologia più avanzata, ci seguono in silenzio per molto tempo.

Per loro è stata una enorme fortuna scoprire che i nostri getti sono particolarmente "udibili" nei raggi gamma. Detto e fatto, hanno costruito un telescopio (il Fermi LAT, Large Area Telescope) capace di sentire benissimo proprio quei potentissimi raggi. Per anni e anni hanno lavorato in silenzio e adesso ecco che dicono a tutto il mondo dei bipedi (in realtà solo a quei pochi che li ascoltano, dato che a scoprire e a imparare si guadagna troppo poco) che esistono probabilmente molte coppie di buchi neri tra gli AGN.

Fonte: ESA

Spulciando i dati, provando e riprovando sono riusciti a separare le onde del motoscafo da quelle del mare in tempesta. In modo simile a ciò che capita alle nostre sorelline Pulsar, dato che uno gira intorno all'altro (o meglio attorno al comune baricentro), il nostro getto viene modulato e mostra una quasi sicura periodicità. Ben undici coppie di amici sono state scoperte così, ma molte altre sono sotto analisi continua.

Dovremmo essere irritati da una nuova violazione della nostra privacy, ma noi, in fondo, siamo teneri e buoni e accettiamo di venire studiati e analizzati da chi lavora con serietà e si fida delle osservazioni. Solo dopo può anche tentare una visione teorica più generale. Interpretazione, non fabbricazione a tavolino!

Chiedo scusa se ho parlato in modo schietto e naturale, senza utilizzare termini umani difficili e anche posticci. Noi buchi neri siamo fatti così: grandi, grossi, ma sempre un po' infantili...

Tanti saluti da una simpatica coppia di buchi neri galattici!

Articolo originale QUI

P.S.: So che a qualcuno non piace questo modo troppo discorsivo e "umanizzato" di presentare l'astrofisica, una delle Scienze che può diventare molto seriosa e complicata (o complicabile). Tuttavia, questa volta, ho voluto esagerare con una precisa intenzione. Tutte le similitudini e gli accenni scherzosi possono mettere alla prova i meno esperti nel riconoscere i vari fenomeni di cui stiamo parlando. Scherzy, come al solito, inserirà i link opportuni...

6 commenti

  1. PapalScherzone

    Maremma papallina, Enzone caro, questo articolo è una fucina di link a ciel... ops... a cosmo aperto! 8-O
    Ma quando il link si fa duro, i duri cominciano a linkare :-P

     

     

  2. sai come si dice qui sulla Terra: linkando si impara :mrgreen:

  3. Mario Fiori

    E invece è bellissimo il tuo modo di raccontare e fare capire le cose caro Enzo.

    in fondo siamo comunque una cosa sola fatta di atomi, di particelle, di energia di forze.

  4. e io ti ringrazio caro Mario e devo darti anche ragione sula seconda frase...

  5. Alessandro

    Carissimo Enzo. .un racconto questo, che tra pochi anni potrei proporlo a mio figlio ..sono certo che capirebbe come si comporta un buco nero.. meraviglioso. .

  6. grazie Ale, sarebbe un onore per me!

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