13/02/23

I signori degli anelli **

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Raccontiamo i corpi planetari: alla scoperta dei corpi che di "minore" hanno soltanto le dimensioni

 

Chiamarli minori è sempre meno appropriato. Nel loro piccolo stanno scalzando Saturno dal trono...

Forse non dovremmo stupirci più di tanto se i corpi minori, come alcuni satelliti e addirittura asteroidi, come Cerere,  nascondessero al loro interno oceani di acqua liquida: d'altra parte come potrebbe dissetarsi il Piccolo Principe?

Dopo Europa, Encelado, Plutone, anche il piccolo Mimas (di cui abbiamo parlato QUI, ma Guido a breve approfondirà l'argomento...) potrebbe conservare una grande distesa di acqua liquida.

Ma non è soltanto un problema di "acqua", molti di loro si fregiano di avere dei mini satelliti, cercando di rivaleggiare con i pianeti maggiori. Giocano senza dubbio le collisioni mutue capaci di distruggere il corpo originario e formare oggetti secondari. Questa netta scalata verso configurazioni inaspettate fino a pochi decenni fa, ha reso alcuni (ma saranno molti, senza dubbio) piuttosto... vanitosi. Perché non cercare di costruirsi anche degli anelli?

E così ecco che, nel loro piccolo, anche i corpi minori hanno cercato di impreziosire il loro aspetto. I primi a mostrare questa caratteristica sono stati il centauro Chariklo  e il pianeta nano Haumea.

I due anelli del primo (del diametro di poco maggiore di 200 km) sono stati scoperti da terra, ma il telescopio Webb li ha osservati nuovamente lo scorso ottobre. Ovviamente, nemmeno il Webb può riuscire a distinguere un anello così debole e ha dovuto ricorrere a un'occultazione stellare. La perdita di luce della stella si vede chiaramente nell'immagine che segue. Chariklo non occulta la stella, ma soltanto gli anelli.

Fonte: NASA, ESA, CSA, Leah Hustak (STScI)

Haumea, invece, è un pianeta nano transnettuniano con un diametro medio di 1500 km, ma una forma decisamente allungata di ellissoide a tre assi. In altre parole ha la forma di equilibrio idrostatico di un oggetto in rapida rotazione. Sono stati scoperti ben due satelliti e, più recentemente, un anello: un piccolo sistema planetario in miniatura. Forma allungata, rapida rotazione, satelliti e anello sono quasi sicuramente imputabili alla sua evoluzione collisionale.

Ricostruzione del sistema di Haumea. Fonte: Pablo Carlos Budassi.

Tutto molto bello e -addirittura- ovvio. In particolare gli anelli si trovano esattamente dove si dovrebbero trovare, come ci ha già insegnato Saturno. Che essi si siano formati per espulsione di massa dal corpo centrale oppure per  distruzione di un satellite, l'importante, per potersi formare un anello, è che esso si trovi all'interno del limite di Roche, in modo tale che le forze di marea siano abbastanza forti da escludere la possibilità di una "ricostruzione" sotto forma di satellite (ricordiamoci che i satelliti più piccoli di Saturno si sono probabilmente "ricostruiti" più volte).

Ma i corpi minori sono un po' dispettosi, forse per la scarsa considerazione che hanno avuto per tanto tempo. Ed ecco uscire allo scoperto il terzo oggetto con un sistema di due anelli: Quaoar, un transnettuniano di circa 1100 km di cui si era già scoperto un satellite di dimensioni notevoli, circa 170 km. Per scovare i suoi due anelli è stato utilizzato il gigantesco telescopio da 10 m delle Canarie e la "solita" occultazione stellare. Tutto bene, perciò... perché mai dire che sono "dispettosi"? Basta guardare la figura che segue, dove sono indicati sia gli anelli reali sia la posizione dove essi avrebbero dovuto trovarsi, ossia all'interno del limite di Roche di Quaoar.

Fonte: Osservatorio di Parigi

Insomma... la posizione degli anelli va contro le ipotesi già assodate. E' necessario tornare a studiare la situazione ed ammettere che i corpi minori ne sanno un più del diavolo.

Quanti anelli scopriremo? Sicuramente tanti e il telescopio Webb si è già detto pronto a fare la sua parte. Accidenti... chi l'avrebbe detto che il più autorevole telescopio al mondo si sarebbe dedicato anche allo studio dei piccoli corpi?

Articolo originale QUI

 

Gli anelli sono molto comuni nel Sistema Solare, ne parliamo QUI

2 commenti

  1. Alberto Salvagno

    Non è che Quaoar si sia dotato di una costellazione di satelliti artificiali tipo Starlink? E che i Musks non siano degli alieni ahimè diffusi in tutto l'Universo?

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