21/11/17

I MIEI AMICI ASTEROIDI (10): Chiedo perdono all’Universo, ai miei asteroidi e a voi lettori *

Preso dall’euforia delle onde gravitazionali, mi sono lasciato andare senza freni nelle braccia di una nuova forma di informazione e di una conquista  epocale. Nel far ciò ho “snobbato” gli altri sensi umani, prendendo una cantonata che l’Universo mi ha subito fatto notare, con grande finezza e tempismo.

Mi spiego meglio… “Sentire” in qualche modo lo stropicciamento dello Spaziotempo, oltre che a ricevere le onde elettromagnetiche, sembrava (ed è) un qualcosa di eccezionale, pari alla conquista dell’America e forse anche di più. In modo molto tenue avevo accennato che questo modo di “sentire” assomiglia un po’ al “tatto”, ma era solo una debole constatazione di relativa importanza.

Molto più chiaramente avevo giudicato gli altri sensi umani (tatto, gusto, odorato, udito) utili solo per la vita di tutti i giorni, dove le distanze sono infinitesime e l’Universo sembra ancora una sfera lontanissima. Innanzitutto, avrei dovuto dire che i sensi umani più “limitati” non si usano solo sulla Terra, ma anche nel nostro Sistema Solare.

Lasciando perdere le missioni spaziali (che comunque esistono e come), dobbiamo ricordare che pezzi di asteroidi e/o di comete continuano a piovere sulla Terra, attraversando l’atmosfera. Ne consegue che possiamo toccare (tatto) le meteoriti, che hanno percorso sicuramente milioni e milioni di chilometri. Ma possiamo anche sentirne il profumo (?), ossia usare l’olfatto. In teoria potremmo fare come in “De Gustibus” e assaggiare il pezzetto di roccia planetaria. Tuttavia, spesso e volentieri, i meteoroidi più grandi arrivano al suolo producendo un rumore molto netto sia durante l’attraversamento dell’atmosfera che al loro arrivo catastrofico sul terreno (l’impatto non-impatto della Tunguska si è sentito, con le orecchie, fino a Parigi). E non parliamo, poi, di eventuali terremoti o maremoti che fanno sicuramente stropicciare non l’enorme lenzuolo dello Spaziotempo, ma almeno il fazzoletto in cui viviamo. Chiedete ai dinosauri se hanno o non hanno sentito con tutti i loro sensi l’impatto di 65 milioni di anni fa!

Una grave mancanza, la mia, soprattutto perché dovrei ricordare la grande amicizia avuta con gli asteroidi (proprio io avevo parlato di Vesta e dei suoi frammenti, eucriti, diogeniti, ecc., che possiamo prendere in mano…). Ma anche la Luna e Marte ci mandano pezzi del loro terreno, senza bisogno di andare a scavare in loco. Infine, pensiamo all’acqua che ci è stata regalata, in gran parte, da una pioggia continua e drammatica di asteroidi e/o, magari, anche di comete.

Sì, potrei dire, per salvarmi in corner, che queste sono cose di tipo locale, concentrate in un sistema che è meno di un punto per l’Universo. Ed allora ecco che l’Universo mi (ci) ha mandato un segno ben chiaro che i nostri sensi possono e potranno venire ancora più utili… basta sapere valutare il tutto senza stupide classificazioni o graduatorie.

Abbiamo appena parlato dell’asteroide alieno ‘Oumuamua.  Nuove osservazioni e calcoli (bisogna fare in fretta prima che sparisca nello spazio intergalattico) ci hanno detto che assomiglia a un “fuso” o a un “ago”, con una lunghezza dieci volte superiore alla larghezza. Inoltre, il suo colore rosso deriva quasi sicuramente dal lunghissimo tempo passato a ricevere raggi cosmici di ogni genere e tipo. Calcolando la sua velocità, si è cancellata l’idea che provenga dal sistema di una stella piuttosto vicina, ossia Vega. Probabilmente, la sua origine è molto, molto più lontana e non è impossibile che in futuro possa uscire dalla Via Lattea.

Fonte: ESO
Visione artistica dell'asteroide alieno: un vero "fuso". Fonte: ESO

Ho detto forma a “fuso” e ciò mi ricorda una favola (quanto sono importanti per tutti!) molto famosa: la Bella Addormentata nel Bosco. In quel caso, il fuso di una fata maligna e invidiosa aveva punto la principessa, facendo cadere il mondo nel silenzio, nel buio, nella non-vita. In qualche modo tutti i sensi umani erano stati bloccati, congelati… In questo caso, invece, la favola si snoda al contrario. Un mio sbaglio, un mio modo di vedere poco universale e molto terrestre, ha  avuto bisogno di un fuso per rimettermi sulla giusta direzione.

Sì, caro ‘Oumuamua, hai proprio ragione tu. Questa volta non mi hai punto sulla pelle, ma nello spirito e nella mente. Mi hai fatto risvegliare e capire che esistono pezzi di roccia che potremo, un giorno magari non troppo lontano, toccare, sentire e gustare con tutti i sensi. Pezzi di roccia che provengono da qualche parte della nostra galassia o, addirittura, da altre galassie. Il tempo dell’Universo è diverso dal nostro e certi viaggi si svolgono abitualmente.

E’ arrivato un alieno, che mi ha fatto capire come i nostri sensi potranno essere utilissimi in futuro, non solo per i vicini di casa, ma anche per asteroidi coraggiosi, ricchi di informazioni enormi e difficilmente rilevabili con la vista e con il tremore spaziotemporale.

Riuscire a calarsi su di loro o a prenderne un pezzetto… missione fantascientifica? Forse, ma già sto pensando a due satelliti-sentinelle posti nei punti lagrangiani L4 e L5 di Nettuno, che possano dare il via a una missione sempre in rampa di lancio. Cosa ancora impensabile, ma sempre più fattibile di un viaggio su un sistema stellare distante centinaia o migliaia di anni luce. Insomma, se Maometto non può andare alla montagna, cerchiamo di usare le montagne che vengono da Maometto…

Chiedo umilmente scusa a ‘Oumuamua e all’Universo tutto. E anche a voi, cari lettori, per avervi dato indicazioni non esatte. L’asteroide intergalattico acquista un valore ben diverso di quanto si potesse pensare superficialmente. Forse, forse, ha un valore (per ora simbolico) che pareggia quello delle onde gravitazionali…

Per saperne di più potete andare sulla comunicazione dell’ESO (in italiano) in cui le varie caratteristiche e le varie determinazioni sono spiegate perfettamente (con tanto di curva di luce).

Comunicazione ESO QUI

Articolo originale QUI

 

QUI tutti gli articoli finora pubblicati della serie "I miei amici asteroidi"

 

9 commenti

  1. Franco Mantovani

    Scusa Vincenzo, circa le dimensioni, mi sembra di capire dall'articolo originale che è abbia un raggio di circa 102  metri (+- 4).

    Confermi?

    Grazie.

  2. caro Franco,

    il 102 +/- 2 è il raggio medio che deriva dalla conoscenza della magnitudine assoluta (quella che avrebbe a 1 UA dal Sole e dalla Terra) e dall'albedo. Tuttavia, la curva di luce ci dice chiaramente che il rapporto tra gli assi a e b (supponendo una forma a ellissoide a tre assi,  a>b>c) deve stare nel rapporto 10 a 1. Ne segue che la forma sferica è ben lontana dal vero e si può stimare, partendo dal raggio medio che deriva dalla luminosità, che ci si trovi di fronte a qualcosa di pari superficie ma assimilabile a un sigaro di 4oo metri di lunghezza per circa 40 di larghezza. Un gioco che si usa sempre per stimare le forme degli asteroidi e le loro dimensioni quando si conoscono sia la magnitudine assoluta che la curva di luce...

    Qualcosa di molto simile a quanto abbiamo raccontato qui:

    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2017/11/14/miei-amici-asteroidi-9-datemi-un-punto-luminoso-vi-svelero-un-mondo/

     

  3. Franco Mantovani

    Grazie. In effetti questo articolo non lo avevo ancora letto....! :oops:
    Qunto devo ancora imparare ! :-|

  4. Beh... caro Franco... siamo in due!!!! :roll:

  5. Luigi

    Leggevo che alcuni ricercatori pensano possa trattarsi di una formazione di materia oscura, con la possibilità dato il suo enorme peso, di ruscire a deviare la traiettoria di Mercurio e impercettibilmente di Terra e Luna... Scansarsi è d'obbligo...

  6. caro Luigi,

    non userei di certo la parola "ricercatori" per chi prospetta bufale del genere... Se non altro l'asteroide si vede benissimo! Come sarebbe possibile se fosse fatto di materia oscura? Cerchiamo di capire sempre molto bene quali sono le fonti... Di 100 siti internet, 99 sono di solito inadeguati (e non aggiungo altro)...

    Ti prego, perciò, di non inserire ipotesi del genere su questo blog che lotta per una diffusione scientifica... :-?  :wink:  Anche se sono sicuro che tu stia scherzando... ma qualcuno potrebbe anche crederci!

  7. caro Luigi,

    seguendo le tue indicazioni ho cercato la fonte della notizia. In realtà, ho trovato l'articolo dell'Università di Stanford. Se posso permettermi , lo considero un gioco molto pericoloso, proprio sapendo come le notizie si trasmettono nei media. Ovviamente, lo studio accetta per ipotesi che la materia oscura rifletta la luce (e l'accetta anche se sembra cosa del tutto impossibile) e, quindi, riesce a determinare certi parametri che comportano certe conclusioni. Una specie di racconto fantascientifico, basato su ipotesi del tutto immaginarie.  Penso che i ricercatori abbiano voluto fare un tentativo un po' scherzoso (improvvisamente una cosa oscura diventa luminosa...) e magari proprio diretto a prendere in giro i colleghi. Non so...

  8. Luigi

    Si Vincenzo, mi scuso del fatto di non aver messo l'ultima frase... Scansarsi dalla notizia... Naturalmente il commento era a fondo ironico!

  9. L'avevo capito sicuramente, caro Luigi, ma sai com'è adesso il mondo delle "fake news" e dobbiamo stare molto attenti....

    Il grave di queste notizie bufale, mirate normalmente a denigrare qualcuno o qualcosa a scopi per lo più politici, è che stanno distruggendo l'ironia... Si stanno confondendo le due cose e la seconda sarà costretta a scomparire (e già lo sta facendo). Magari, tra non molto, tutti i nostri racconti e commenti (come il tuo) di tono ironico saranno presi di mira dalle forze dell'ordine perché giudicate fake news...

    quasi quasi mi hai stimolato a scrivere qualche riga direttamente nel sito... grazie! :-P

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