21/03/19

L'acqua calda di Bennu è un nettare prodigioso *

I primi lavori scientifici sull'asteroide Bennu sono usciti e sarebbe facile (per pochi, sembra...) dire che scoprono l'acqua calda. Almeno per coloro che hanno sempre studiato e analizzato con attenzione gli asteroidi... Un acqua calda, però, che conferma in pieno quanto gli asteroidi siano veramente i depositari delle più antiche informazioni  del Sistema Solare e della vita sulla Terra.

Gli asteroidi che incrociano le orbite dei pianeti interni sono sicuramente frutto di collisioni. Quante volte ve l'ho detto? Bene, la struttura a sassi grandi e piccoli che si trova su Bennu ne dà la ovvia conferma: alcuni sono troppo grandi per essersi prodotti attraverso impatti successivi alla sua creazione e quindi devono riferirsi ai pezzi originatisi nell'impatto che lo ha separato dall'asteroide padre. Insomma siamo di fronte a un "pile of rubble", un ammasso di sassi raggruppatisi insieme subito dopo la nascita violenta, grazie alla piccola autogravitazione. Un oggetto piuttosto giovane e che forse, proprio per questo, non ha avuto tempo di rivestirsi di polvere fine e spessa.

Sassi... che Bennu ha conservato... Fonte: NASA/Goddard/University of Arizona
Sassi... che Bennu ha conservato... Fonte: NASA/Goddard/University of Arizona

Proprio ciò che mostrava Paperino nella celebre vignetta di Carl Barks. No, io non ne sono affatto sorpreso e ci avrei giurato ben prima dell'incontro... Così non sono sorpreso di sentire dire che all'interno di Bennu ci sono sicuramente zone vuote, in continua sistemazione: provate a mettere insieme tanti massi dalle forme irregolari e provate a vedere se riuscite a fare una quasi-palla che non abbia tanti buchi all'interno.

Fonte: James Tuttle Keane/Nature Geosciences
Fonte: James Tuttle Keane/Nature Geosciences

Il mini oggetto ruota piuttosto velocemente attorno al suo asse. Ne segue una ovvia lotta equatoriale: chi dovesse scivolare su una buccia di banana aliena potrebbe facilmente lasciare Bennu e iniziare a orbitargli attorno o abbandonarlo per sempre. Se la scivolata capitasse al polo probabilmente niente succederebbe, ma a latitudini intermedie si sarebbe facilmente trascinati verso l'equatore e poi dovreste sperare di afferrare qualcosa di resistente che non venga trascinato via con voi. La lotta avviene tra l'accelerazione centrifuga e la gravità di quel piccolo ammasso di rocce "incollate" assieme dall'autogravitazione. Possiamo vederlo in un modo "stellare": anche Bennu ha il suo Lobo di Roche, ma per lui esso a volte è sopra e a volte è sotto la superficie. Stare sotto vuol dire essere governato da Bennu; stare sopra vuol dire scappare verso il mistero... insomma evitate di correre, di fare salti o di inciampare!

Bennu e Ryugu hanno la stessa forma romboidale? Beh... ne avevo già accennato da qualche parte... Vi ricordate i dischi volanti Atlas, Pan e Daphne di Saturno? Bene, sembrano proprio ingrassare enormemente lungo il loro equatore. Sappiamo perché: la polvere degli anelli cade su di loro e viene trascinata verso l'equatore dove la velocità di rotazione è maggiore. In piccolo capita anche ai nostri asteroidi che hanno meno polvere a disposizione, ma che tendono a ingrassare maggiormente nella zona equatoriale. Zona equatoriale come zona di lancio... da cui possono facilmente partire piccoli razzi rocciosi risucchiati dall'accelerazione centrifuga. Scoperte inimmaginabili? Nemmeno per sogno... molti lo sapevano già e sono ben contenti di vederlo confermato in loco. Ve lo assicuro! Intanto, cominciamo pure a pensare a meteoriti lanciate da Bennu attraverso la sua base missilistica equatoriale... e poi non stupiamoci più di tanto.

Bennu è un asteroide di tipo C, le fonti delle condriti carbonacee , legate a oggetti molto distanti (le condriti ordinarie sono quelle più comuni, originatesi nella zona interna degli asteroidi, ma ricche di silicio e molto meno  di acqua e composti organici))... materiale fondamentale per la vita sulla Terra. Ovviamente si è dimostrato che contiene moltissima acqua nei suoi minerali oltre che tutte quelle molecole complesse che in tempi lontani hanno riversato sulla Terra il lavoro svoltosi nelle stelle e consegnato alle nubi molecolari. Mezzi di trasporto fantastici, veramente primitivi e privi di tutte quelle condizioni poco affidabili che capitano nelle comete, troppo bizzose per essere studiate adeguatamente. I grossi massi sono pezzi dei genitori, sicuramente intatti e non influenzati da troppe elaborazioni successive. Ma sì, stupiamoci pure che adesso tutti dicono che sono loro i veri messaggeri  della vita. Non voglio certo ripetere le discussioni avute ai tempi della decisione sulla meta della missione Rosetta. Meglio tacere...

Acqua calda. In qualche modo sì... ma acqua calda che dovevamo toccare con mano molto tempo fa. Finalmente ci siamo riusciti, ma tante urla di giubilo e di meraviglia sono chiari indicatori di una ignoranza di base non certo apprezzabile.

QUI il numero di Nature con ben sette lavori preliminari su Bennu.

 

In QUESTA sezione d'archivio sono raccolti gli articoli dedicati alla missione OSIRIS-REx

 

3 commenti

  1. Giuditta

    1) La mia ignoranza in materia non mi permette purtroppo di afferrare il concetto del perché tali corpi ingrassano solo sull'equatore. I massi tendono a scivolare verso l'equatore (ma perché proprio lì non ho capito...) e a trattenerli in zona è la gravità o la forza centrifuga?

    2) Il link segnalato riporta all'articolo di media inaf e non a Nature.

    Grazie.

  2. cara Giuditta, ben venga la divulgazione ma un minimo di basi si devono avere. Ti sei mai chiesta perché gli oggetti che ruotano velocemente si schiacciano ai poli? Bene è un gioco di forze centrifughe. Un oggetto che ruota verso i poli viene trascinato verso l'equatore dove la forza centrifuga è maggiore. Un bel libro di fisica sarebbe l'ideale. Se vai a vedere io ne ho anche scritto uno molto divulgativo... ma necessita, ovviamente, delle basi di matematica.

  3. Mario Fiori

    E' meraviglioso come i "tuoi" Asteroidi sorprendano sempre e confermino sempre pure i toui studi e le tue previsioni.

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