23/05/20

Un troiano con la coda *

Alan Fitzsimmons, che simpatico ragazzo e che bella mente. Dopo la "gavetta" ha trovato un ottimo posto (professore) all'Università di Belfast. Tanti bei ricordi... e sono proprio contento che sia lui ad annunciare la scoperta di un... troiano con la coda!

In collaborazione con il progetto ATLAS (monitoraggio degli oggetti con  possibile rischio d'impatto) delle Hawaii, Alan si era accorto che uno dei moltissimi troiani che si sono rintanati sulla stessa orbita di Giove, ma a distanza di sicurezza, mostrava senza ombra di dubbio una piccola coda cometaria. Eravamo ancora nel 2019 e poi il debolissimo oggetto si è nascosto dietro al Sole.

Ricordiamo che i troiani occupano i due punti lagrangiani L4 e L5 nel sistema Sole-Giove e ospitano un numero elevatissimo di asteroidi.

Al centro il Sole, il puntino blu è Giove, i puntini verdi sono i punti di Lagrange del sistema Sole-Giove

A quelle distanze, e con le caratteristiche composizionali mostrate, era ormai più che sicuro che fossero oggetti contenenti molto ghiaccio, quasi un vero passaggio tra asteroidi rocciosi e comete ghiacciate.

Tuttavia, mai si era vista una qualsiasi attività su questi oggetti. Probabilmente, sono molto antichi e rappresentano ciò che si è salvato, da quelle parti, dalla non trascurabile presenza gravitazionale di Giove. Insomma, non rintanati, ma sopravvissuti. Proprio perché molto antichi, la crosta che li ricopre e il calore solare non riescono a far più sublimare il ghiaccio e restano oggetti ricchi di acqua, ma del tutto inerti.

Sono stati già scoperti altri asteroidi che improvvisamente hanno dato segni di vita cometaria (per esempio 6478 Gault), ma sono oggetti che per la prima volta (il più delle volte) si sono spinti troppo vicini al Sole. Si pensa che ve ne sia un'intera popolazione... Ma per un troiano, su orbita ben lontana dalla fascia principale, le cose sono diverse.

Tra le possibili spiegazioni ne vengono date due come le più probabili: l'oggetto è stato catturato recentemente da Giove (ossia una specie di cometa diventata troiano) e quindi ha ancora molto materiale da far sublimare oppure è un normale vecchio troiano che ha subito un impatto da un fratellino che ha messo a nudo il ghiaccio sporco sottostante la crosta. Dato che le orbite dei troiani sono tutto meno che regolari (i loro elementi orbitali oscillano anche di molto pur restando all'interno della zona non pericolosa) è facilissimo che abbiano avuto e abbiano tutt'ora una vita collisionale intensa. Io, personalmente, propongo per la seconda ipotesi, anche perché la cattura e l'immissione nella fascia dei troiani non è impresa da poco.

Nell'immagine che segue si vede il debole oggetto, con la sua chioma gassosa, in mezzo a un numero incredibile di stelle che certo non hanno aiutato la scoperta e lo studio. A destra la stessa zona, con il troiano, ripulita artificialmente...

Fonte: ATLAS

Gli studi continuano... grande Alan & co.

P:S: io ho sempre fatto il tifo per i troiani e non per i greci...

 

QUI tutti gli articoli finora pubblicati della serie "I miei amici asteroidi"

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