26/12/21

No, non mi sono dimenticato di Webb *

No, cari amici, non vi stupisca il mio silenzio... Sto preparando almeno un paio di articoli dedicati al nuovo telescopio spaziale Webb. Ci vuole ancora un po' di tempo per sistemarlo nella giusta posizione e non c'è fretta.

Innanzitutto, cerchiamo di non dare troppo ascolto a ciò che stanno dicendo i media (tra pochissimi giorni non ne parlerà più nessuno...), zeppo com'è di imprecisioni e di false aspettative. Diciamo subito come stanno le cose.

Il Webb non ci permetterà di vedere il Big Bang e nemmeno qualcosa che preceda il momento in cui si è creata la radiazione cosmica di fondo (RCF). Purtroppo, Webb  cerca di "vedere" e ne segue che ha bisogno di luce. Prima della radiazione di fondo, luce non ce n'era e quindi... niente da fare! Ciò che invece riuscirà a fare è vedere un'ape sulla Luna, grazie alla sua straordinaria capacità risolutiva. Inoltre, indossa degli occhiali infrarossi, per cui riuscirà a vedere oggetti la cui luce è molto "arrossata" (molto antichi) e altri che sono circondati da tanta polvere scura. In parole povere, riuscirà a leggere molto meglio nella fase oscura, quella che segue la RCF. Scorgerà le galassie appena nate e cercherà di descriverne le caratteristiche. Un salto indietro nel tempo che potrebbe anche deludere, a prima vista, ma che è invece una fase estremamente importante e ancora incerta, ossia il periodo di costruzione delle grandi città cosmiche. Detto in termini di tempo vuol dire tornare indietro di un paio di centinaia di milioni di anni (rispetto a quanto riusciamo a "vedere" oggi) e scrutare con i giusti occhiali nella nebbia del periodo oscuro.

Rappresentazione artistica del James Webb Space Telecope

Ne parleremo diffusamente, così come parleremo della sua ottica, della sua posizione privilegiata e della sua strumentazione. Lasciamo che apra tutte le sue parti più preziose e che si metta in orbita attorno al punto lagrangiano L2 con  il Sole. Diventerà un nuovo "pianetino", orbitando il Sole e dando le "spalle" a lui, alla Terra e alla Luna, libero di guardare il Cosmo senza disturbi. Avrà anche uno schermo protettivo che gli permetterà di lavorare a una temperatura di non molto superiore allo zero assoluto. Un vero capolavoro che merita di essere descritto con calma, precisione, anche se in modo divulgativo, utilizzando anche qualche video esplicativo. Insomma, a modo nostro!

Per adesso vi lascio von uno schema del passo in avanti (anzi, INDIETRO) che permetterà di compiere a chi vuole conoscere chi siamo, da dove arriviamo e, forse, dove andremo.

Nel contempo, non dimentichiamoci di LISA, l'interferometro spaziale che, una volta messo nella giusta configurazione, riuscirà forse a penetrare nel vero buio cosmico e avvicinarsi realmente al Big Bang. Lui. infatti, non avrà bisogno della vista, ma solo del "tatto", ossia di captare le deformazioni spaziotemporali causate dalle onde gravitazionali emesse durante la formazione della materia.

A presto!

11 commenti

  1. Leandro

    Una domanda da profano: considerando che è posizionato in L2 avrà una posizione fissa nel cielo notturno?

    Ho letto che per lavorare nell IR non è  sufficiente mantenerlo alla temperatura dello spazio ma sembra necessario un sistema criogenico ad hoc ( dicono che la temp sia di -220 gradi)

    Grazie

  2. Arturo Lorenzo

    E si, ieri sono riuscito a vedere la diretta del lancio collegando lo smartphone alla tv . Incredibile ( esserci riuscito, visto che eravamo a tavola per pranzo :lol: ) .

    Da quanto ho capito, il JWST orbitera' attorno al punto L2 percorrendo un'orbita circolare in un piano perpendicolare alla congiungente Sole-Terra, a 1,5 milioni di km dalla Terra. Poiche' la Terra orbita attorno al Sole ruotando anche su se' stessa, il JWST non si vedra' (per chi avesse i mezzi per vederlo..) fermo in cielo come un satellite geostaziobario. Occorrera' inseguirlo con apposite antenne inseguitrici per inviare i comandi e ricevere i dati delle osservazioni. Il nostro caro Prof. Vincenzone ci dara' sicuramente tutti i dettagli nei prossimi articoli.

  3. per Leandro:

    il telescopio è posto in L2 e quindi rivolverà attorno al Sole solidalmente con la Terra. Ovviamente, lui sta teoricamente fermo mentre la Terra gira su se stessa. Inoltre, descriverà un'orbita tipo Halo attorno al punto L2. La temperatura ottenuta con lo scudo termico si aggirerà sui - 225 °C, e vi è un sistema criogenico in grado di portarla a - 235 per il vicino infrarosso e a - 265 per il medio.

    per Artù:

    dici bene, ma la posizione vicino a L2 darà anche un grande aiuto nella trasmissione dei dati.

     

  4. Massimo

    Lo spazio tempo non esiste e Lisa misurerà solo lo spazio e le onde gravitazionali senza che noi abbiamo una geometria corretta da gravità quantistica.

    Il tempo non è una dimensione aggiuntiva, è metafisica.

    Si tratta solo di distanze percorse dal moto relativo d'oggetti nello spazio e loro trasformazioni termodinamiche irreversibili del calore durante la distanza percorsa.

    James Webb ci dirà la cosa ovvia che il metodo scientifico ha reso un tabù, ovvero fare previsioni facili senza spendere cifre assurde per la ricerca della prova col metodo: cioè che esiste vita su altri pianeti e questo attraverso l'analisi spettrografica dell'atmosfera, ma non riceveremo un bit di onde radio da civiltà extratterestri.

    Altra cosa banale ce l'ha detta Kepler, le stelle hanno pianeti e i pianeti sono cosa comune nei sistemi stellari, ma era vietato crederci fino a misurazione, anche se ciò era la cosa più banale, noi non siamo speciali e non viviamo in un sistema speciale basta questo per sapere fare queste previsioni.

    Decenni di sciocche dispute su questa cosa con professoroni arroganti che in nome del tempio metodologico (ma qui è fanatismo e si nota) seminavano acido (H2DO4 con D=ubbio al posto di Solfo) fatto di dubbio a cacasenno, con altri seguaci minori del fanatismo a seguirli in tale cosa in nome di un metodo Prometeico che a dire loro può tutto.

    La struttura delle leggi fisiche note ci dice che i componenti primordiali di sistemi planetari dovuti agli elementi dati dai processi di supernova (per ragioni d'energia dei nucleoni all'interno degli atomi gli elementi da fusione termonucleare si fermano al numero atomico del ferro e questo accade anche stelle che saranno alla fine giganti rosse come in supernova con esplosione da rimbalzo gravitazione del nucleo, dove queste seconde producono anche piccole quantità di elementi più pesanti ) e fusione di stelle di neutroni (producono gli elementi più pesanti della tavola di Mendelev), fanno sì che con la radiazione delle stelle su comete ed asteroidi vengano prodotti aminoacidi in quanto sono ricchi di ghiaccio d' acqua, di ghiaccio d'ammoniaca, ghiaccio secco e rocce carbonifere, dove questo tipo di materiali sono i costituenti base che formeranno poi i planetoidi da cui i pianeti,  su cui cadranno poi asteroidi e comete che non si sono condensati e vengono gettati nella buca gravitazionale della stella per fenomeni gravitazionali mareali di pianeti formatisi in orbita e ove ci sia un pianeta capace d'atmosfera densa per massa gravitazionale, con acqua liquida, vulcanismo, la vita biologica pare avere un'urgenza d'apparire in quanto è favorita non solo dalle precondizioni di formazione fisico chimica, ma pure dal driver chimico fosforo vulcanico e ha la sorgente di energia proprio nel vulcanismo più che nella radiazione della propria stella come energia di startup.

    Questi sono gli ingredienti di una prima polimerasi a rna.

    Il fatto è che vita batterica, o anche vita complessa, deve necessariamente esserci viste le premesse ed è solo questione di tempo trovarla o meglio di potenza (James Webb è più potente), ciò non significa vita che sviluppa un snc auto consapevole di esistere al punto tale da scoprire alcune leggi della fisica e con esse sviluppare tecnologia, liberando energia in potenza sempre incrementale e ampliando il suo raggio di azione e colonizzazione tecnologica devasta ambiente.

    Quella non la troveremo, come non l'ha trovata il Seti e il perché è facile e nuovamente non è siamo speciali la risposta, l'equazione di Drake dice che la variabile frazionaria L indica la durata di una civiltà tecnologica.

    L'equazione di Drake anche con valori modesti su tutte le variabili assumendo anche pochi  pianeti per ogni sistema stellare (tra gli strali di tanti poveri geni incompresi che dicevano non ci sono prove che sia così, smentiti poi da Kepler che c'ha confermato che avere pianeti orbitanti intorno alle stelle non è raro) ci dice che ci devono essere tante civiltà.

    Ok.

    Fermi in tempi non sospetti fece un paradosso sugli alieni: se sono così tanti dove sono tutti quanti?

    Fermi non era ottimista, pensava che a seguito delle leggi della realtà che producono darwinismo, competizione, dilemma del prigioniero (il dilemma del prigioniero nel dilemma della pastura comune per esempio), conflitto, egoismo e ogni delirio che un ego riesce a produrre, ci saremmo auto distrutti da soli con un conflitto bellico grazie ad armi da genocidio come quelle atomiche.

    Fermi, un genio ma anche un ennesimo Prometeo che a sua volta per svettare aveva asfaltato fior fiore di colleghi, non considerava il problema termodinamico come ragione di auto estinzione.

    Cosa che Carl Sagan al suo contrario comprese, infatti per scongiurare questa cosa reale s'inventa il mito della tecnologia matura, quella che supera l'attuale adolescenza tecnologica al posto di questa immatura che sviluppata e applicata ci devasta ed erode l'ambiente di cui siamo parte e così, inventandosi quella che non c'è e non può esserci, lancia la mission del Seti alla ricerca della trasmissione dell'extraterreste costrendo l'aspettativa metafisica di quando la troveremo e gli chiederemo come hanno fatto a uscire dall'infanzia (immatura) tecnologica diventando una civiltà tecnologica a lunga durata in modo da sapere come fare e che esiste la possibilità di questa cosa (metafisica annidata in metafisica).

    Il silenzio continua e il paradosso di Fermi ha due spiegazioni come una semplice equazione di secondo grado: 1) le civiltà L si autodistruggono con una bella guerra con tecnologie da estinzione - 2) prendono il controllo i padroni dei mezzi di produzione e per non perdere il loro sistema di ricchezza e potere non fanno più guerre (multinazionali + servizi d'intelligence privati + sistemi di controllo sociale compresi i protocolli a tracciamento come l'IP etc) e così facendo portano il loro ecosistema al collasso mentre sviluppano una industria spaziale e la intelligenza artificiale da unire in robotica mineraria spaziale, illudendosi di salvare solo loro, ma falliranno in quanto la termodinamica non lascia scampo alle specie finto intelligenti (Prometeismo), in quanto l'estinzione è la regola, la sopravvivenza l'eccezione e ogni estinzione di massa rimodula l'evoluzione.

    Chi non è proprio adatto si fa fuori da solo e tutti quelli che fanno L o non sono tutti adatti, oppure qualcuno lo è, allora ha capito cosa faceva, ha spento tutto ed è uscito da L.

    Per cui il grande silenzio non s'interromperà.

    Buon 2022.

  5. Giorgio

    Massimo,

    con estrema fatica sono riuscito a leggere un terzo del "pistolotto Natalizio" che ci hai ammannito.

    Unica considerazione positiva :

    Solo così si riesce ad apprezzare ciò da cui ci ha "protetto" Enzo in questi anni !

  6. Massimo

    E' un insulto Giorgio e nascondendo pure la tastiera che insulta, perché allusivo dato che è intensionalmente nascosto volontariamente tra le righe.

    Ho disturbato il prometeismo autocelebrativo e la cosa ha subito dato fastidio al circolo che deve dire e pensare la stessa cosa autoconfemandosi nel credo di gruppo in celebrazione autoreferenziale prometeica, mi scappa da ridere.

    Evita di rifarlo, trova argomenti reali.

  7. caro Massimo,

    non abbiam bisogno di pistolotti che tendono solo a imporre una dubbia volontà di mettersi in mostra... Si vede dall'uso quasi ossessionante di parole difficili invece che di semplicità... Ti prego, viaggia pure verso altri lidi...

  8. Alberto Salvagno

    Parlando di cose più serie, ho scoperto un'ulteriore mia ignoranza: a 1,5 milioni di km dalla Terra, se mi riparo dalla radiazione solare con uno schermo, che temperatura trovo? Pensavo a qualcosa di più dello 0 assoluto, ai 2 e rotti gradi della Rcf, insomma ai -270 gradi Celsius circa. Invece ora scopro che ci fa tanto caldo da dover addirittura accendere il condizionatore per lavorare con gli Ir.

    Tutto questo tepore che arriva evidentemente solo per irraggiamento, da dove viene? Dalla volta di astri che vediamo dando le spalle al Sole? A metà strada tra il Sole e Proxima fa più fresco? E tra la nostra Galassia e Andromeda, a una milionata di anni luce?

    O c'è anche un calore di convezione, nonostante gli atomi siano ben pochi? Quanto vuoto misurerei con un vacuometro?

  9. Dal Sole soprattutto, caro Albertone. D'altra parte usa  i pannelli solari e, quindi...

  10. Ops, avevo frainteso la domanda... Immagino dallo stesso bus e dal suo utilizzo energetico..

  11. aggiungo ancora: lo scudo è praticamente perfetto, ma qualcosa riesce, comunque, a penetrare riscaldando il sistema.

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