04/12/18

OSIRIS-REx ha raggiunto Bennu *

Ieri il piccolo asteroide Bennu è stato raggiunto dalla sonda OSIRIS-REx. Tutto bene e adesso si comincerà a lavorare... Una recente simulazione me lo rende particolarmente simpatico.

Lo vediamo ruotare e colpisce quell'enorme masso che sembra essere stato incollato nella parte in basso. Se la rotazione fosse più veloce se ne sarebbe, probabilmente, già andato per la sua strada... Ne vedremo delle belle.

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Bennu non supera i 500 m di diametro e potrebbe anche essere un oggetto potenzialmente pericoloso tra un paio i secoli, secondo i calcoli eseguiti dal caro amico e collega Andrea Milani, dell'Università di Pisa, scomparso pochi giorni fa in un incidente stradale mentre andava in bicicletta (forse un malore)... un pezzo di  passato che  torna in mente con estrema nitidezza... questa è la vita!

Va beh... torniamo a noi. Da quanto si riesce a vedere questa volta la regolite sembra esserci, ma è meglio attendere le operazioni future e le visioni a più alta risoluzione. Bennu è, inoltre, un asteroide abbastanza speciale per essere un NEA. Normalmente essi provengono dalla zona più vicina a Marte, dove, però la composizione è di tipo siliceo (tipo  S). Bennu è invece di composizione carbonacea, tipica delle zone più esterne della fascia. Tuttavia, in modo del tutto inaspettato, esiste una famiglia di oggetti carbonacei proprio vicino alla risonanza 3/1 con Giove. Una famiglia che avevamo evidenziato nel 1998-2001 proprio durante la nuova classificazione e attraverso osservazioni spettroscopiche, separandola dalla più grande famiglia di Nysa. Un gruppo di tipo tassonomico F che ha come oggetto più grande Polana (QUI e QUI). Data la sua vicinanza alla risonanza non era difficile che qualche frammento potesse essere stato spedito verso la zona più interna del Sistema Solare (e lo avevamo anche proposto).

Oggi vedo che Bennu viene proprio considerato un probabile "figlio" di Polana e quindi me lo sento un po' mio... Dopo i pezzi di Vesta, ecco un pezzo di Polana.  Da Wikipedia (versione inglese): " Bennu probably began in the inner asteroid belt  as a fragment from a larger body with a diameter of 100 km. Simulations suggest a 70% chance it came from the Polana family" .

Bene , non ci resta che aspettare le novità e i pezzi che si riusciranno a riportare sulla Terra.

La sua forma troppo regolare per essere un frammento così piccolo potrebbe attribuirsi a un fenomeno simile a quello riscontrato sui "dischi volanti" di Saturno (Atlas e Pan): polvere che si accumula lungo la zona equatoriale a causa della rotazione. Ovviamente, i dischi volanti di Saturno hanno una "cintura" equatoriale molto più marcata, avendo a disposizione tutta la polvere ghiacciata degli anelli.

Nel frattempo, possiamo renderci conto che l'Universo, quando vuole, ci prende proprio in giro... Cosa dire, infatti, della somiglianza quasi perfetta tra Ryugu e Bennu? Due fratelli siamesi!

Potrebbe essere vero? Beh... le forme dei frammenti ben poco hanno a che fare con l'oggetto da cui si sono originati. Inoltre, sono entrambi su orbite caotiche e i loro elementi orbitali cambiano in continuazione, però... lasciatemi fare un po' di fantascienza attraverso la figura che segue e che li confronta...

confronto

Forme uguali e orbite nemmeno troppo diverse... Niente da fare: un altro scherzo ben riuscito dei nostri amici fotoni ed elettroni... ne sono quasi sicuro!

 

In QUESTA sezione d'archivio sono raccolti gli articoli dedicati alla missione OSIRIS-REx

 

3 commenti

  1. Paolo

    Mah, sei sicuro che sia uno scherzo di fotoni ed elettroni?

    Sai è da un pò di tempo che Papalscherzone dice che sta lavorando come ragazzo cubo...  guardando la forma dei due asteroidi forse ho capito cosa intendeva... :mrgreen:

    Paolo

  2. PapalScherzone

    Mai che si possa avere un po' di praivasi in questo circolo... :roll:

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