28/02/21

Per qualche dollaro in più...

Come rovinare le cose più belle: Leone e Clint insegnano...

Una terribile e inaspettata pandemia. Immediatamente i centri di ricerca specializzati si mettono al lavoro: menti e tecnologia arrivano a livelli inaspettati. I vaccini vengono preparati in un tempo record e sembrano anche funzionare perfettamente. Magnifico!

Cosa importa, in fondo, se ci sono state impreparazioni, errori, scelte insoddisfacenti, governi incerti e cose del genere. Ora tutto potrebbe prendere una piega positiva. L'intera faccenda potrebbe rappresentare una vera conquista dell'efficienza e intelligenza umana. Ci vorrebbe tanto poco e potremmo rispondere da vera creatura dell'Universo. Tutti sarebbero soddisfatti: la popolazione che si libera da un incubo, i governi che alla fine riescono a tamponare la tragedia, le case farmaceutiche che hanno usato i migliori mezzi per aiutare il mondo e si sono fatti anche un mucchio di soldi (giustamente, viste le risorse impiegate).

Fermi tutti, ecco il punto. Non basta 100 per essere contenti, ci vuole sempre 101! Se si può guadagnare qualche dollaro in più, perché non accettare traffici nascosti di geopolitica e distruggere una configurazione quasi perfetta, benché terribile e a lungo incompresa? Il cinismo è il vero vincitore e rovina tutto ciò che di buono è stato sicuramente fatto. No, i tempi di Sabin sono finiti, l'era del cinismo più bieco è iniziata (o forse c'è sempre stata. a parte figure anomale nella loro cosmica normalità) e l'uomo dimostra ancora una volta di essere un vero intruso nell'armonia cosmica.

Meglio approfittare al massimo e al diavolo il prossimo, chi ha più bisogno, l'etica e una visione di vera collaborazione, di condivisione, di uguaglianza sociale.  Una grande occasione fallita... ancora una volta.

E tutto ciò per qualche dollaro in più*... e senza nemmeno avere un Clint Eastwood a disposizione per giocare in modo "pulito"!

 

(*) Due parole su questo film. Giudicato da buona parte della critica un film di "mestiere" è, più giustamente (a mio parere), un film "popolare". Nel senso che può essere compreso e ammirato da tutti, pur essendo girato in modo magistrale, sia nell'interpretazione degli attori, nelle scenografie, nelle pause, nei cambiamenti di ritmo e, non certo ultima, nella colonna sonora che accompagna perfettamente ogni singola azione. In fondo, non erano forse "popolari" molti dei capolavori del nostro VERO rinascimento? Inoltre, viene proprio a fagiolo la morale finale: è molto più appagante ottenere giustizia (anche se la vendetta non è un gesto veramente utile allo scopo) piuttosto che... qualche dollaro in più...

2 commenti

  1. Mario Fiori

    Enzo purtroppo le cose "popolari" vanno criticate e affossare sono pericolose per gli interessi dell'essere bipede che così perde quel fatto di essere umano. E poi ci sono i signori negazionisti, che fanno solo ed esclusivamente il gioco dei potenti: negando evidenze e creando fake invece di ragionare seriamente e interessarsi a ciò che accade veramente alle spalle di tutti mentre è sicuramente in corso una pandemia (che non è fasulla) ma si gioca al "dio" denaro. Creare assurde fake così per non combattere poi quelle ufficiali (che ci sono) e nascondano quello che tu dici.

  2. caro Mariolino,

    si potesse risolvere tutto con un bel duello all'ultimo ... dollaro!

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