18/11/20

Una vasca da bagno che perde più di quello che riceve *

Un classico problemino da scuole elementari che, però, sembra che nessuno in Italia sia capace di risolvere. Scusatemi... avevo promesso che non avrei più parlato di COVID, ma il troppo stroppia...

Immaginiamo di avere una vasca da bagno, che ha il solito foro . Oggi, all'interno della vasca, che può contenete 1000 litri d'acqua, ci sono 500 litri. Tuttavia, dal foro ne escono 100 ogni giorno, mentre ne vengono inseriti 10. Domanda: la vasca si riempirà, prima o poi, oppure no?

Bene, la risposta sembrerebbe facilissima: NO. In poche parole, se esce ogni giorno sempre più acqua dal foro di quella che  viene aggiunta, la vasca continuerà a essere sempre più vuota.

E, invece, in Italia, relativamente alle terapie intensive, succede esattamente il contrario. Ogni giorno, le autorità e la stampa ci dicono che nella vasca "terapia intensiva" vengono inseriti un numero di persone decisamente minore del numero di persone che, con un po' di cinismo, ne escono giornalmente (ossia muoiono). Dovrebbe seguirne che le terapie intensive dovrebbero svuotarsi e, invece, capita proprio il contrario. Nemmeno Archimede sarebbe riuscito a spiegare questa conclusione del tutto assurda.

Ovviamente, il problema parte da ipotesi che dovrebbero essere ovvie:

(1) Si sa che il 90% dei morti per COVID hanno presentato gravissime problematiche ai polmoni e che quindi, LOGICAMENTE, dovrebbero essere stati ricoverati in terapia intensiva.

(2) Ne dovrebbe seguire che la stragrande maggioranza dei morti per COVID si dovrebbe trovarsi ricoverata in terapia intensiva.

(3) Se così fosse, però, ne seguirebbe che il numero di morti ricoverati in terapia intensiva, la stragrande maggioranza dei morti totali per COVID, uscirebbero ogni giorno attraverso il "foro", mentre ne entrerebbero un numero decisamente inferiore. Basta leggere nelle tabelle ufficiali il NUMERO di NUOVI ingressi giornalieri nelle terapie intensive e il NUMERO di morti per COVID giornalieri. Il primo è SEMPRE nettamente inferiore  al secondo.

Si dovrebbe concludere, a ragion di logica da scuola elementare, che le terapie intensive, visto il flusso attuale, dovrebbero SVUOTARSI sempre di più... e, invece, ci viene detto il CONTRARIO, ossia ci viene detto che la vasca si sta riempiendo. Una soluzione completamente assurda.

Come spiegare questa strana faccenda? Solo in due modi:

(1) Non è vero che le terapie intensive sono intasate e ce lo dicono solo per spaventarci. Però, però... i medici sembrerebbero essere veramente sull'orlo del collasso.

(2) Non è vero che chi muore giornalmente di COVID è ricoverato in terapia intensiva, ma da tutt'altra parte. In poche parole, in terapia intensiva entra solo una piccola parte degli ammalati gravissimi con problemi respiratori e, di conseguenza, ne muoiono solo pochi, ossia solo pochi escono dal foro della nostra vasca. Talmente pochi che i nuovi ingressi riescono a superarli  e a riempire la vasca.

La seconda ipotesi sembrerebbe la più logica e corretta. Tuttavia, pone problemi veramente mostruosi. Essa, infatti, ammetterebbe che la maggior parte dei morti per COVID finisce i suoi giorni in luoghi diversi dalle terapie intensive. Dove? A casa, in corsie ospedaliere non idonee alla loro gravità, nelle ambulanze, sotto i ponti, nella cuccia del cane, ecc., ecc.?

In questo caso, che sembra il più sensato, visti i numeri che ci propongono, si deve concludere che chi sta veramente male entra in terapia intensiva solo per fortuna, per caso o, molto meglio, perché ha gli agganci giusti, può dire cose che non si vorrebbero far sapere, fa parte della maggiore industria italiana, quella delle mafie, è parente dell'amico dell'amico del pezzo grosso politico o, più in generale, fa parte di chi ha potere economico o ricattatorio. Si potrebbe perfino pensare che la maggior parte dei posti in terapia intensiva sia già prenotata da chi, magari, ha paura di prenderselo e vuol mettere le mani avanti (a volte bastano solo soldi e potere per ottenere questo favore.)

Se così non fosse, perché mai non ci forniscono GIORNALMENTE il numero di morti per COVID deceduti in terapia intensiva? Sarebbe il numero più facile da recuperare e invece viene nascosto, adducendo motivi di complessità che non si possono spiegare al volgo. Basterebbero due persone: uno che conta le entrate e uno, posto vicino al "foro", che conta le uscite DEFINITIVE. Solo così potremmo veramente capire le vere cause della saturazione delle terapie intensive.

Temo che, ancora una volta, le diseguaglianze sociali si stiano accentuando sempre di più. Io che pago le tasse non riuscirò mai a entrare in terapia intensiva e morirò a casa, guardato da una sanità che ha dei limiti numerici e burocratici non all'altezza della situazione, mentre gli evasori, le cui tasse le pago sempre io, seguono la linea diretta, nel caso avessero bisogno, delle terapie intensive. Per loro le porte sono sempre aperte: soldi, amicizie, ricatti valgono più delle vere necessità.

Non è che tra noi ci sia un giornalista che prenda la palla al balzo e vada a controllare di persona e -magari- ci dia il numero così facile da ottenere, ossia quanti litri escono EFFETTIVAMENTE dalla vasca da bagno? O -perché no?- un operatore sanitario (di qualsiasi livello) che ci spieghi, una volta per tutte, la realtà della situazione, con DATI, però, e non con parole vaghe  e incontrollabili.

Forse, capiremmo anche come si riesce a dare il numero  di coloro che muoiono a casa PER COVID e non solo CON il COVID. Ci vorrebbero autopsie... che barzelletta! Pensiamo a un malato terminale che si prenda un raffreddore. Quando muore diremmo che è morto CON il raffreddore o è morto DI raffreddore?

Cari amici, non so assolutamente come un paese basato sulla corruzione e il favoritismo possa venirne fuori. Mi basterebbe soltanto avere quel numero, che nessuno ci riesce (o vuole) dare. Anche solo per risolvere finalmente il problema della vasca da bagno. Purtroppo, in questa società profondamente INCIVILE non esiste più un Archimede.

12 commenti

  1. mauro robusti

    purtroppo la cosa si ripete anche per i tamponi, la gente normale deve rimanere in coda per giorni, mentre per gli evasori i tamponi ci sono semprae in tempi brevissimi. Anche per le cure non ci si spiega come certi vip guariscono quasi sempre.

    mauro

    cremona

  2. michele celenza

    Se poi guardiamo anche al fatto che si specula sulle bombole vuote per l'ossigeno .....

    Siamo il più bel paese del mondo  ed anche avente/o ha avuto la popolazione più intelligente ed operosa purtroppo mostriamo spesso le nostre magagne

     

  3. Fabrizio

    Aggiungo una ipotesi a quelle indicate da Enzo. L'ipotesi si basa su una diversa interpretazione del numero dato dai media ed utilizzato da Enzo come flusso di ingresso alla vasca. In realtà suppongo che non si tratti del numero di nuovi ricoverati, cioè del flusso in ingresso alla vasca, ma si tratti già della variazione di livello dell'acqua nella vasca, cioè la variazione del numero di ricoverati. In pratica si tratta della differenza tra due istantanee fatte a distanza di 24 ore delle numero di ricoverati in terapia intensiva. Sotto questa ipotesi, la contraddizione evidenziata da Enzo non si presenterebbe. La mia ipotesi si basa sul fatto che nei dati forniti dalla protezione civile c'è solo il dato della occupazione delle terapie intensive, almeno per quanto ho capito. Credo i media facciano riferimento a questo dato per le loro elaborazioni.

    Detto questo, rimane comunque anche a me l'impressione e la preoccupazione che le strutture pubbliche non riescano a fornire una adeguata assistenza ai malati e che questo peggiori il decorso della malattia, già di per se stessa pericolosa. Non mi riferisco alla terapia intensiva, almeno non solo a quella, ma principalmente alla fasi iniziali della malattia.

    Abbiamo visto personaggi importanti, tutt'altro che giovani e in non brillanti condizione di salute, cavarsela bene e velocemente dopo un adeguato ricovero, anche solo preventivo, nel reparto  solventi (paganti) di presigiose strutture private.  Sono sinceramente contento per loro e gli auguro di mantenere la salute riacquistata.

    Purtroppo non altrettanto bene è andata a questi signori  "La coppia viveva a Sesto San Giovanni. Sono stati ricoverati l'11 novembre al San Gerardo di Monza, quando avevano già la febbre da diversi giorni"

    https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/11/17/news/coronavirus_sposati_63_anni_muoiono_stesso_giorno_sesto_san_giovanni-274715689/"

    Altro indizio è quello della situazione di questa estate. Alcuni medici importanti dicevano che i casi che trattavano avevano una evoluzione molto meno grave di quelli dei mesi precedenti. Non credo che il fatto riportato non fosse corretto. Sospetto solo che nella sua interpretazione si siano invertite causa ed effetto. Cioè che le evoluzioni della malattia erano meno gravi perché gli ospedali erano meno carichi e fornivano cure più tempestive e non che gli ospedali erano meno carichi perché le evoluzioni della malattia erano meno gravi.

    Altro indizio è stato quello della Germania che, almeno inizialmente, aveva un numero di decessi percentualmente molto inferiore a quello di altri paesi. Si è fatto molto caso al loro numero elevato di terapie intensive. Ma forse anche il livello dell'assistenza fornita per evitare che si arrivi alla TI ha contribuito a rendere migliore la loro situazione.

    Tutto questa mi fa pensare che la stato della sanità pubblica sia anche più grave di quello che appare dalle informazioni che circolano. Un salto di qualità tale da ribaltare questo stato di cose credo sia irrealistico pensarlo.

    Non ci rimane che prendere tutte le precauzioni possibili per salvaguardare noi stessi e gli altri anche oltre quello che è imposto per decreto. Questo non significa chiudersi totalmente, ma evitare situazioni a rischio cercando le altrnative a rischio minore.

     

     

     

     

  4. Grazie Fabry!

    Se così fosse, sarebbe in realtà proprio il numero da me richiesto. Tuttavia, dato che viene spesso presentato nei media come "NUOVE terapie intensive", farebbe subito pensare agli ingressi. E poi, non sarebbe male sapere anche quanti morti escono dalle TI, per avere un'idea più precisa dell'attivazione della sanità pubblica (tempi per tamponi che diventano lunghissimi per gente normale e che sono rapidissimi per gente speciale). Provate a telefonare alle ASL e agli ospedali in  questo periodo. Ore di attesa... Se uno  avesse un bisogno immediato? Fatti suoi... E non va meglio con le segreterie dei medici che sono super occupate per ore e ore. Bisogna andare di persona, ma se uno sta proprio male, come fa? Aggiungere centralini e personale?  No, troppo difficile burocraticamente! Meglio pensare al Natale "economico" e poi che tutto ricominci come prima, peggio di prima...

    Siamo proprio un popolo incivile e corrotto profondamente! Questa è la vera malattia, ben peggiore del già bruttissimo COVID.

  5. Aggiungo...

    il numero 2 si può ottenere in vari modi... ad esempio:

    10 - 8 = 2

    2 - 0 = 2

    le cose sarebbero molto diverse...

     

  6. Fabrizio

    Purtroppo credo che questa intervista di oggi al prof.Galli sia in tema.

  7. Paolo

    Caro Enzo, giusto così per provare a ragionare sui dati che vengono forniti e su quelli che non vengono forniti, vorrei provare a fare qualche breve ragionamento.

    Ogni giorno vengono forniti i dati sugli incrementi dei posti occupati in Terapia Intensiva, ma non vengono forniti né i dati sui nuovi ricoveri in T.I., né quelli sui pazienti dimessi dalla T.I o di quelli deceduti in T.I.

    Usando l'esempio della tua vasca noi sappiamo che se ieri c'erano 500 litri oggi ce ne sono più di 500, ma non sappiamo quanti ne sono usciti e quanti ne sono entrati.

    Per esempio: oggi in Terapia Intensiva sono stati occupati 58 posti in più rispetto a ieri, ma ovviamente le persone che oggi sono finite in T.I sono molte di più.

    Se i 753 morti delle ultime 24 ore fossero stati tutti in Terapia Intensiva (io penso che solo una parte di questi sono morti in T.I.), nelle ultime 24 ore si sarebbero liberati 753 letti, occupati oggi da nuovi pazienti a cui si sommano i 58 posti in più occupati rispetto a ieri, ossia le persone finite in Terapia Intensiva nelle ultime 24 ore sarebbero 753 +58 = 811!

    Lo stesso ragionamento vale per i posti letti occupati negli ospedali, poiché noi conosciamo l'incremento rispetto a ieri (+430), ma non sappiamo quanti letti nel frattempo si sono liberati, poiché qualcuno è stato sicuramente dimesso, per cui le persone finite nelle ultime 24 ore in ospedale sono sicuramente di più rispetto all'incremento di 430 posti letti.
    Se per esempio nelle ultime 24 ore fossero stati dimessi 500 pazienti (è un numero a caso poiché il dato non viene fornito) oggi le persone ricoverate in ospedale sarebbero state 930 (500 +430).
    Infine anche il rapporto che viene fornito tra nuovi positivi e tamponi totali risente del fatto che quasi 1/3 di quei tamponi viene fatto a persone che stanno verificando se si sono negativizzati.
    Il rapporto corretto dovrebbe invece tener conto solo del numero di tamponi fatti a nuovi soggetti (casi testati) e per fortuna questo dato si può ricavare.
    Dei 234.834 tamponi effettuati, solo 124.237 sono quelli effettuati su nuovi soggetti, pertanto mentre viene dato in pasto ai giornali il rapporto nuovi positivi (oggi 34.283)/tamponi totali (234.834) x 100 = 14,59 %, quello realmente indicativo non viene fornito, per cui bisogna calcolarselo: nuovi positivi (oggi 34.283)/tamponi eseguiti su nuovi soggetti (124.237) x 100 = 27,59%. :roll: 
    Paolo

  8. Mauro

    Il problema della vasca da bagno, qualora ci sia effettivamente, nasce anche dai tagli che hanno fatto alla sanità nei decenni scorsi, e ora ne paghiamo le conseguenze, ma questo nessuno lo dice, è sempre colpa del popolo che non si attiene alle regole impartite.

  9. :mrgreen:

    Comunque, da fonti SICURE ho saputo che i morti in terapia intensiva solo solo 1/6 dei morti totali.

    E poi volevo ancora ribadire che il numero delle terapie intensive che potrebbe scendere rispetto al giorno prima è molto ingannevole.

    X sia il numero di posti occupati in TI al mattino

    Oggi ne entrano in TI 20, ne muoiono in TI 10 e ne escono guariti 5

    Totale TI alla sera = Y = X + 20 - 10 - 5 = X + 5  (numero che ci viene fornito alla sera )

    Domani ne entrano 50, ne muoiono 60 e ne escono guariti sempre 5

    Totali TI  alla sera = Y + 50 - 60 - 5 = Y - 15 = Z (numero che ci viene fornito alla sera)

    Magnifico:  il numero di posti occupati in TI è sceso  (Z < Y) !!! Stiamo andando meglio, malgrado ci siano più morti.

    E chi se ne frega se ne sono entrati in TI di più... nessuno ce lo dice, ci dicono solo la differenza che sta migliorando, ossia il numero di posti occupati scende. Evviva! Tutti liberi per Natale e poi pazienza se la fase tre sarà ancora più grave...  per Carnevale e Pasqua c'è ancora tempo!!!

    Anche Zaia diventa un genio!!!

  10. paolo

    Eh si è proprio così e lo stesso accade per i ricoveri... Quando si forniscono dati parziali e non quelli completi è facile maneggiare i numeri a proprio piacimento o convenienza. Chi parla di trasparenza fornisca i numeri dei nuovi pazienti finiti in T.I. e in ospedale e quelli dimessi o deceduti nelle T.I. e negli ospedali, oppure si abbia il coraggio che gli affari sulle compere natalizie contano più della salute!

  11. come non condividere le tue conclusioni? :-? :(

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