Ma i cavernicoli erano proprio... cavernicoli?

Terza e conclusiva parte dell'articolo sui quasi-cristalli: l'impossibile diventa possibile, anzi reale.
L'intrigante argomento dei quasi-cristalli non può essere affrontato senza alcune necessarie premesse, relative alle basi teoriche della mineralogia e della cristallografia. Questo primo articolo intende illustrarne i concetti fondamentali; ad esso ne seguirà un secondo, focalizzato sulle strane peculiarità dei quasi-cristalli e sulla loro "impossibile esistenza" ed un terzo, conclusivo, che aprirà una finestra proprio su questa "impossibilità".
Non prendetevela con me se torno ancora una volta a parlare di questa tecnica tanto cara agli antichi greci. La "colpa" è del nostro amico Frank che mi ha pungolato varie volte nei commenti in questo recente articolo.
Torniamo a parlare di quel genio matematico che è stato Srinivasa Aiyangar Ramanujan, l'uomo che giocava con la matematica e che non aveva paura dell'infinito.
La geometria "applicata" delle prime civiltà ci stupisce sempre di più. Probabilmente, la geometria nasce addirittura prima del linguaggio, come si può evincere anche dalla disposizione di molte strutture megalitiche.
Mi spiace che nessuno abbia provato a risolvere questo "problema" che ci riporta alla Scuola d'Atene. Io trovo queste antiche costruzioni veramente interessanti e istruttive. Riporto, perciò, tutti i passaggi.
Abbiamo imparato in modo molto schematico, ma sufficiente allo scopo, a disegnare ciò che il nostro occhio vede. Esso vede tutto proiettato su un piano e in tale piano tutte le linee parallele devono convergere in un punto. In altre parole, abbiamo introdotto la prospettiva centrale, ossia quella forse più ovvia e comune. Attraverso di lei è possibile finalmente creato uno spazio reale in cui inserire, come volumi ben definiti, anche le figure siano esse oggetti, edifici o anche persone. Il Rinascimento insegna...
Dopo il coltello del calzolaio, Archimede introduce, nel lemma 14, anche la saliera (Salinon). il nome deriva sicuramente dalla forma, anche se vi sono altre ipotesi in proposito.
Festa della donna? Quote rosa? Ridicole manifestazioni al pari di Halloween! No, non sono un maschilista, anzi...
Prendiamo spunto dall'intrigante problema della capretta legata a una corda per ricordare un paradosso di Zenone, Blade Runner, una rana in miniatura e un'equazione trascendente.
I giapponesi, oltre a tutti i loro misteri, i loro riti, le loro cerimonie, il loro modo di pensare e agire, ben diverso da quello occidentale, ci hanno anche regalato una geometria del tutto speciale, veramente affascinante. Iniziamo a entrare in questo mondo, dove intendo tornare spesso ...
Da sempre l'umanità è ossessionata dalla costruzione di automi: macchine che si muovono e si comportanto come essere viventi. Ma cosa c'entrano i nostri amici gatti?
Qualcuno si è mai chiesto come facciano a essere vere due definizioni di ellisse che sembrano non avere niente in comune? Sì? Ebbene ecco la risposta. La faccenda, detta in modo molto pratico, si riduce a verificare una strana uguaglianza che vede coinvolti un coltello, un cono, due chiodi, un filo e una matita.