28/01/21

Un equinozio "speciale"? *

Anticipiamo i media, una volta tanto!?

Cari amici, forse mai come quest'anno (particolarmente freddo in Piemonte) stiamo aspettando la primavera! Ancora un piccolo sforzo e arriverà il 21 di marzo, il giorno dell'equinozio (in realtà credo che quest'anno avvenga il 20... ma poco importa). Finalmente, udremo "augelli far festa...". Può anche darsi che sia la pandemia sia il caos, che attorno a lei sta sollevando appetiti politici del tutto personali, si quietino  e ci permettano un po' di serenità. Anche i media saranno d'accordo o torneranno a prospettare visioni catastrofiche di altro tipo? Temo proprio di sì e allora vi racconto in anteprima ciò che potrebbe succedere. Non ditemi, poi, che non vi avevo avvertito.

Per iniziare, guardiamo questa bella immagine della Terra.

Ottima. Ma chi la sta vedendo così? Un corpo celeste, ma di quelli che ci fanno visita solo ogni tanto (meno male...). E questa volta questa visione molto suggestiva si avrà proprio il 21 marzo da parte del piccolo asteroide 231837 (non ha ancora un nome... ma io proporrei springcrash, tanto per parlare sempre e soltanto con inglesismi, vanno tanto di moda per dire e non capire cosa si sta dicendo (ricordatevi il "flan"). Beh, poco male...  ogni giorno vi sono decine di frammenti planetari che rasentano la Terra e spesso la colpiscono dando luogo alle meravigliose meteore e magari a luminosissimi bolidi, se si è fortunati. Uno di più, uno di meno...

Le cose non stanno proprio così. Questo visitatore (molto curioso, forse troppo!) sta viaggiando a circa 34 km/s rispetto alla Terra. Accidenti una bella velocità. Probabilmente, dovrebbe avere una densità di circa 3 g/cm3, data la sua alta riflettività. Bene, ci fa molto piacere... ma, in parole pratiche, cosa vuol dire? Sicuramente poco, se non ci fosse di mezzo il diametro di questo "signore", sicuramente compreso tra gli 800  e i 1700 metri. Ah! Qui le cose si fanno veramente "interessanti". Un oggetto del genere lo possiamo confrontare con il gigantesco Monte Everest e farebbe la sua bella figura.

Quasi, quasi ci viene voglia di fare qualche calcolo... anzi fatelo pure voi, dato che l'energia cinetica del visitatore vale sempre e comunque il prodotto della sua massa per la sua velocità al quadrato, divisa per due. Trasformatela in megatoni, ad esempio, e vedrete che viene fuori un bel numero!

L'importante è, comunque, che se la tenga per sé... E se non lo facesse e volesse trasferirla sulla Terra attraverso un bell'impatto?  Guardiamo la sua orbita e posso dirvi che il 21 marzo lui e la Terra coincideranno in un solo punto.

Ci sarebbe poco da ridere e il Cosmo batterebbe di sicuro il virus quanto a danni alla popolazione mondiale. L'impatto con un oggetto di un chilometro, soprattutto dotato di questa velocità, sarebbe a dir poco terrificante, oltre al limite della catastrofe globale, ossia anche se picchiasse in Alaska, gli australiani (o i sudafricani... ah, ah, ah...), non potrebbero sentirsi al riparo.

Inverno nucleare "ecologico", terremoti, devastazione di molta tecnologia, stragi immense nella popolazione più povera (come sempre...). Insomma, un quadro apocalittico, meno catastrofico di quello subito dai dinosauri, ma, comunque, niente male.

Insomma, avremmo un equinozio tutt'altro che felice.

Fortunatamente, l'orbita di questo "rompiscatole" si conosce piuttosto bene e si può essere sicuri (ma lo vorranno essere anche i media?) che sfiorerà soltanto il nostro pianeta, magari mandandoci un tacito messaggio : "State attenti a giocare col fuoco e a sentirvi onnipotenti... basterebbe una mia piccola accelerazione o decelerazione e di voi ne farei un solo boccone".

La distanza a cui passerà sarà veramente ridicola nella scala del Sistema Solare, ma tranquillizzante per il nostro piccolo mondo disastrato eticamente e moralmente: circa due milioni di chilometri, solo poco più di cinque volte la distanza della Luna.

Va bene, cari amici, per questa volta ci è andata bene e ci potremo godere il tanto sospirato equinozio, sicuramente accompagnato da bellissime immagini "scientifiche" del simpatico asteroide. E saremo anche pronti ad affrontare per tempo le "sparate" che, se avranno tempo e voglia, i media elargiranno a piene mani.

 

Questo simpatico asteroide non è il primo (né sarà l'ultimo) a ricordarci quanto siamo fragili nei confronti dell'Infinito Teatro del Cosmo! QUI parliamo degli altri simpaticoni che ci hanno sfiorato negli ultimi... 100 000?... 100?... no, solo negli ultimi DIECI ANNI :(

7 commenti

  1. Mario Fiori

    Carissimo Enzo, attendo con "ansia" le notizie dei media. Non abbiamo capito che è veramente inutile difronte all'Universo creare panico, mistero , notizia: lui va avanti da solo e lo fa benissimo fregandosene del  bipede insensato...o forse no, forse è molto più saggio  (lo è sicuramente anzi) e ci fa capire chi comanda ma lo fa anche con amore.-

  2. caro Mario,

    se non ci fosse stato il Covid, penso che ci sarebbero stati articoli roboanti e magari trasmissioni "ad hoc" con grandi esperti... In questa situazione forse passerà in secondo piano. Stiamo a vedere...

  3. Giorgio

    Caro Enzo,

    stai certo che se qualche cronista d'accatto leggesse il tuo articolo (dubito la partecipazione a questo blog ...senza offesa), comincerebbe a "suonare le trombe del Giudizio" da subito. Nella tua analisi (benigna) hai dimenticato il secondo coefficiente (direi co-deficiente) della equazione: essere i PRIMI a dirlo...non importa se manca un secolo all'EVENTO, quello lo si accenna alla fine..

    Approfitto dell'occasione per chiederti un chiarimento tecnico-scientifico:

    quando accenni a: "dovrebbe avere una densità di circa 3 g/cm3,data la sua alta riflettività"

    Mi illumini d'Immenso ?

    Grazie

  4. caro Giorgio,

    per dirla in breve, gli asteroidi si possono dividere in due grandi categorie, relative più o meno alla distanza da Sole. Quelli più interni (tipo S) sono essenzialmente rocciosi, ricchi di silicio  dei suoi composti. La loro densità si aggira intorni ai 3 g/cm3. Quelli più esterni, sono invece ricchi di carbonio e anche di materiali idrati (tipo C). La loro densità scende fino a 2, in media. Normalmente quelli della fascia più interna, gli S, hanno anche un'alta albedo e quindi riflettono molto la luce, rendendosi così più visibili a parità di dimensioni e distanza. Il contrario per quelli di tipo C. Ora, il nostro piccolo intruso è su un'orbita caotica, per cui non possiamo stabilire se la sua origine era interna o esterna. Tuttavia, sappiamo che è molto riflettente e quindi ad alta albedo. Ne consegue che si stima una densità media pari a quella degli S. Il fatto stesso che il diametro ha una larga incertezza deriva proprio dal fatto che di lui non si conosce l'albedo, per cui le sue dimensioni vengono stimate in base alla magnitudine assoluta, ossia quella che avrebbe a una distanza di 1 UA dalla Terra e dal Sole, con angolo di fase uguale a zero. La formula che serve a passare dalla magnitudine al diametro ha bisogno dell'albedo, per cui se ne inserisce una tipica degli S e l'incertezza deriva da un valore massimo e minimo dell'albedo ipotizzata.

    Mi sa che dovrò scrivere un articolo a riguardo... (se non l'ho già fatto...). Sai, ho sempre un po' paura di parlare di asteroidi perché sembrerebbe di giocare in casa... Chiamalo "pudore"...

    Buona ... MATTINA !

  5. Cosa farei mai senza Scherzy??!! 8-O

  6. Giorgio

    Chiarissima spiegazione!

    Ed ora, grazie alla "catalogazione umana" di Scherzy, passo alla lezione dettagliata.

    Buona SERATA

Lascia un commento

*

:wink: :twisted: :roll: :oops: :mrgreen: :lol: :idea: :evil: :cry: :arrow: :?: :-| :-x :-o :-P :-D :-? :) :( :!: 8-O 8)

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.