25/11/15

Perché non parlo dei capelli della Terra… **

Immagino che tra poco apparirà anche sui giornali e tutti diranno che la Terra ha dei capelli di materia oscura. Nessuno sa ancora se esiste, di cosa è fatta, eppure non solo si descrive su larga scala, ma si applica a un pianeta come la Terra. Penso che Galileo, Newton, Einstein e colleghi avrebbero gridato allo scandalo! Non ne voglio parlare, ma vorrei comunque fare un “distinguo”.

17/11/15

Un buco nero è veramente nero? ***

Prima o poi dovremo veramente dedicarci ai buchi neri in modo abbastanza articolato, senza utilizzare troppe frasi fatte di dominio pubblico. Avevamo già cominciato, ma poi si è capito che era meglio sospendere per attendere la relatività generale e il concetto approfondito di curvatura. Questo breve articolo può essere considerato un leggero antipasto e una specie di QUIZ, anche se la soluzione ha dei risvolti che vanno ben al di là di quanto si possa spiegare in poche righe. Limitiamoci, quindi, alla trattazione più semplice e immediata. Consideriamolo solo un piccolo tentativo per capire quanto realmente sappiamo di un buco nero, in attesa di parlarne con maggiore dovizia di particolari…

23/10/15

Due colpi di fortuna… astronomici! **

La fortuna aiuta gli audaci. Un motto spesso veritiero. Nel nostro campo andrebbe leggermente corretto: la fortuna aiuta la ricerca sempre più accurata e precisa. Prima o poi, porta a scoperte estreme. Ne riporto due che, al di là dell’interesse intrinseco, ci mostrano due fenomeni piuttosto rari che, per essere visti “in diretta”, con i tempi umani, introducono un valore aggiuntivo.

14/10/15

Se un processo funziona perché cambiarlo? **

L’Universo ci ha insegnato un paio di cose fondamentali: (1) i processi e le leggi che applica nel suo Teatro sono sempre estremamente semplici. Chi le complica è spesso la mente umana, quando non riesce ancora a capirle e spiegarle. Una volta raggiunto lo scopo, appaiono spesso come le uova di Colombo; (2) se un processo funziona, perché cambiarlo? L’Universo, perciò, tende a usare i metodi sicuri e non gli importa chi lo stia usando, piccolo o grande che sia. I dischi di accrescimento seguono perfettamente queste regole. Le loro caratteristiche sembrano semplificarsi e -soprattutto - le loro caratteristiche sono le stesse sia per le piccolissime nane bianche che per i giganteschi buchi neri galattici. Un bell’aiuto per la ricerca futura.

29/08/15

Come costruire una ciambella cosmica ***

Il disco di accrescimento di un buco nero galattico si spinge normalmente molto vicino all’orizzonte degli eventi e presenta una luminosità crescente verso la zona più interna dove le particelle vengono accelerate sempre più. Ne consegue che la componente di luce ultravioletta, la più energetica nell’intervallo vicino a quello visibile, non deve certo essere trascurabile… Come mai, invece, il quasar più vicino a noi mostra una netta carenza di radiazione ultravioletta? Probabilmente solo perché due “pasticceri” stanno costruendo una gigantesca … ciambella.

19/02/15

Quante “tagliate con la rucola” esistono nel Cosmo? *

Il titolo di un recente lavoro condotto su oltre 3000 galassie sembra aver dimostrato un legame molto stretto tra buco nero centrale e la materia oscura che circonda la galassia ospitante. Il titolo non lascia dubbi: CONNECTING DARK MATTER HALOS WITH THE GALAXY CENTER AND THE SUPERMASSIVE BLACK HOLE (Il legame tra l’alone di materia oscura, la zona centrale della galassia e il buco nero supermassiccio). Chi la fa da padrone è, senza dubbio, la materia oscura.

09/01/15

Una coppia può creare o distruggere, ma l’informazione esiste sempre *

Ho accoppiato due fenomeni completamente diversi sia per gli oggetti coinvolti che per le scale di grandezza. Tuttavia, in entrambi le situazioni, il ruolo principale lo gioca una “coppia” molto stretta. In un caso l’informazione arriva attraverso un segnale continuo e ripetitivo, nell’altro da un improvviso silenzio.

22/12/14

Attenzione all’imbuto! ***

Chi non ha mai visto una delle figure più usate in letteratura per rappresentare i buchi neri come deformazioni dello spazio-tempo? Mi riferisco ai celebri “imbuti”. Una geniale descrizione grafica che deve essere, però, capita con tutti i suoi enormi limiti. Cerchiamo di costruirla e di capire quanto sia “fittizia” e quanta confusione potrebbe creare se non interpretata correttamente.

18/12/14

Il “vero” raggio di Schwarzschild ****

Questo breve articolo è solo un’appendice alla trattazione dei buchi neri, dedicata ai più esperti. In particolare, vuole solo “dimostrare” qualitativamente che la determinazione dell’orizzonte degli eventi attraverso la velocità di fuga è solo un sistema semplice e alternativo, ma concettualmente non corretto. Schwarzschild è arrivato alla soluzione in modo ben più complicato, risolvendo un caso particolare della relatività generale.

18/12/14

Come abbandonare “dolcemente” un buco nero **

Purtroppo, il nostro buco nero casalingo ha poco a che vedere con quelli descritti dalla relatività generale. Oltretutto, con le maniere gentili, si può abbandonare facilmente. La differenza tra i due ci permette di entrare nella problematica dello spazio-tempo e iniziare a comprendere le eccezionali caratteristiche dell’oggetto forse più famoso dell’Universo.

13/12/14

Un buco nero fatto in casa **

Chi ha mai detto che per fare un buco nero ci vuole una stella enorme e che questa debba morire in modo molto spettacolare? Tutti? No, non crediamoci. Qualcuno, o forse molti, dicono anche che solo la mente eccezionale di Einstein e le sue teorie rivoluzionarie hanno fatto pensare a questo “oggetto” così misterioso e terribile. No, non crediamo nemmeno a loro. Basta conoscere la meccanica di Newton, avere qualche strumento d’avanguardia (cercatelo sul web…) e potremmo costruirci il “nostro” buco nero da mettere sotto l’albero...